t w o

351 30 1
                                    

TWO

jjk.

Mi dispiace, Jeongguk.

"Dispiaciuto per cosa esattamente? Per avermi fatto credere alle sue fottute bugie, per poi spezzarmi il cuore così?" gridò il corvino tirando un pugno all'albero vicino, facendo uscire del sangue dalle sue nocche.

Jeongguk non sapeva perché Taehyung fosse andato da lui nel cuore della notte, quando lui poteva benissimo star dormendo o piangendo.

Ma Taehyung si rifiutava di lasciare la sua mente, i suoi pensieri, le sue emozioni, il suo cuore, i suoi sogni e anche il suo respiro. Lui era in tutto quello che Jeongguk faceva e Jeongguk doveva fare qualcosa.

Infatti, ora si trovava nel parco vicino, difronte ad un albero colpendolo con tutta la forza che gli rimaneva.

Anche perché non gli rimaneva nient'altro.

Tutto il suo corpo sentiva la mancanza di Taehyung così tanto ed erano passati solo due giorni.

Perché lui l'amava ancora. Lo amerà sempre.

I miei sentimenti per te non sono uhm così profondi.

"Allora perché l'hai fatto sembrare come se lo fossero, fottuto pezzo di merda?" pianse ancora Jeongguk colpendo l'albero ancora con il suo pugno già sanguinante.

Ma dato che i tuoi lo sono, forse è uhm meglio restare amici?

"No! No! No, non è meglio così! Ti odio!" gridò ancora, cadendo sulle ginocchia e cominciando a singhiozzare.

Mi dispiace che sia dovuto succedere. Mi sento davvero male, Gukie, davvero.

"Come se io ti credessi ancora. Ti ho amato per così tanto e sono stato così fottutamente cieco, non mi sono mai accorto di chi tu fossi realmente. Dio, ti odio così tanto." Jeongguk sussurrò nascondendo il suo volto tra le sue mani.

Penso sia meglio se la finiamo qui.
Addio, Jeongguk.

"Sono stato innamorato di te per anni. Quando, finalmente, ho avuto l'occasione di dimostrartelo, tu sei sparito. Non capisco-- sussurrò ancora-- sembrava che tu mi amassi. Sei proprio un bravo attore. Congratulazioni per quello.
Ah, vaffanculo."

Dopodiché si alzò da terra tirando su col naso talmente forte da far uscire del sangue, di cui non si preoccupò.

Dopotutto, perché avrebbe dovuto?

Jeongguk aveva perso tutto.

E niente aveva più importanza ormai.u-

-

"Whoa, stai da schifo."

"Grazie per averlo precisato, Namjoon. Fottiti." rispose Jeongguk sedendosi sull'erba vicino ai suoi tre amici.

Jimin aveva perdonato Namjoon e Jin per la questione di Yoongi, ma Jeongguk non ancora e dubitava che l'avrebbe fatto presto. Nonostante ciò, uscivano di nuovo insieme. Non avevano comunque un'altra opzione.

"Come ti senti, ragazzino?" chiese Jimin e si morse il labbro con un'espressione preoccupata.

Jeongguk si accertò di nascondere i segni sulle sue mani e finse un sorriso.

"Sto bene. Voi come state, ragazzi?"

Così loro iniziarono a parlare delle loro giornate, di persone che Jeongguk neanche conosceva, sparlando e ridendo.

Il corvino sentiva che ogni parola da loro pronunciata fosse un mattone che andava poi a formare un muro alto e indistruttibile.

Jeongguk non sentì più cosa gli altri stessero dicendo.

Gli altri non sentirono più il silenzio di Jeongguk.

-

kth.

Ancora due giorni.

Ancora due giorni e l'avrebbe fatto.

Era la cosa giusta? Anche se non lo fosse stato, non era il momento per avere dubbi.

Era troppo tardi.

Jeongguk era già a pezzi.

Ora doveva distruggersi lui.

•••
emo hours perfette per questa storia💖

last night. taeggukWhere stories live. Discover now