e v e r y t h i n g

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EVERYTHING

jjk.

Una settimana dopo, Jimin si sentiva molto meglio- aveva detto che il suo cuore si stava ancora rimarginando e stava cercando di rimettere insieme i pezzi, ma non gli faceva più male come prima. Inoltre, ogni volta che lui e Jeongguk vedevano Yoongi con la grande cicatrice sulla sua fronte, datagli dal minore stesso, scoppiavano in una grossa risata.

"Beh, sei stato steso, ma quei segni ti donano. A quella faccia di merda di Yoongi sembra che sia stato lanciato un pomodoro in faccia." disse Jimin una volta, mentre stavano pranzando e lui fissava Yoongi con molta rabbia.

Jeongguk sapeva che le parole del suo hyung e il suo costante farneticare erano parte del processo di restaurazione del suo cuore, quindi non l'ha mai fermato nel farlo. Anche se a volte era un po' noioso, ma, dopotutto, a cosa servono i migliori amici se non per questo?

In quel momento, Jeongguk era con Taehyung sulla spiaggia. Il cielo era a tratti blu, con nuvole grigie e viola, dato che il sole tentava di scomparire tra le onde del mare. Non c'era molto vento e la sabbia sotto i piedi nudi dei due ragazzi era talmente tanto fredda da far venire i brividi alle gambe del minore.

Si tenevano la mano e camminavano. Il silenzio tra di loro era rassicurante come sempre e rigenerante dopo il lungo e burrascoso giorno che avevano avuto.

Taehyung era più distante del solito, ma non aveva allontanato Jeongguk e non si era chiuso nella gabbia dei suoi stessi pensieri.

Come di solito faceva.

O almeno prima.

Quando, ad un tratto, ghiaccio,buio e smarrimento ricoprirono i suoi occhi, le labbra e le sue parole, non facendolo neanche muovere.

"Tae, è tutto okay?" chiese Jeongguk aderendo al calore che emanava il corpo dell'altro ragazzo.

"Lo sarà, piccolo. Non preoccuparti." gli sorrise regolarmente e Jeongguk sospirò, "voglio darti una cosa."

Tirò fuori dalla sua tasca una piccola lettera blu, la piegò ancora in due e la diede a Gukie.

"Piccolo, devi aprire questa lettera dopo questi quattro giorni, okay? Promettimi che non la guarderai neanche prima di allora." disse Taehyung con tono serio.

Jeongguk prese la lettera e la mise nel suo zaino annuendo.

Era ovvio che Jeongguk avrebbe fatto come gli diceva Taehyung.

E non avrebbe fatto nessuna domanda, dato che sapeva che non avrebbe avuto una risposta.

"Adesso vieni qui e baciami." disse ancora Taehyung guardandolo sentendo il desiderio risvegliarsi all'improvviso.

E Jeongguk lo fece, si mosse lentamente contro le labbra del maggiore che davano di sale e mistero. Lui ricambiò il bacio come se stesse affogando nel mare avanti a loro e Jeongguk era l'ultima boccata d'aria. Dolci melodie proveniente da un violino riecheggiavano nella mente del corvino, illuminando e colorando il retro delle sue palpebre come se fossero fogli e la musica un pennello.

Le mani di Jeongguk si fermarono sul petto di Taehyung e si allontanò per guardarlo. I suoi occhi riflettevano il cielo che cambiava ogniqualvolta che sbatteva le palpebre, dato che comparivano stelle che danzavano nelle sue iridi.

Taehyung era così bello.

E Jeongguk era così tragicamente innamorato.

Il suo petto era troppo piccolo per il suo cuore, così lasciò che si rompesse, cadendo nella sabbia da cui Taehyung lo riprese.

Il castano lo baciò dolcemente di nuovo e tenne il corpo dell'altro stretto al suo.

Anche se il cuore di Jeongguk cadde, poteva sentire il battito del maggiore. Per lui quello era tutto.

Tutto.

Tutto.

Tutto.

Ecco quello che loro erano.

last night. taeggukWhere stories live. Discover now