Enobaria to Katniss

99 9 2
                                    

Cara Katniss,
io e te non abbiamo mai avuto l'occasione di poter parlare a quattr'occhi e quindi non conosci la mia storia. Quando ho vinto i miei primi Hunger Games, il presidente Snow mi aveva promesso che non avrei mai più avuto a che fare con Capitol City (una promessa che aveva fatto a tutti). Poi quando annunciò la 3° Edizione della Memoria, capii che mi aveva mentito ed io ero caduta nella sua stupida trappola. L'unica cosa che mi ripetevo di continuo era che dovesse pagare per tutto quello che aveva fatto negli anni precedenti. Quando Plutarch venne da me per mettermi al corrente del piano, io accettai subito di farne parte; al contrario, il mio compagno di distretto Brutus non era molto convinto. Mi diceva che se Snow ne fosse venuto a conoscenza, avremmo pagato con la vita. A me non importava molto: sono figlia unica e i miei genitori sono morti anni fa. Non avevo nessuna paura di morire, anzi. Durante i 75° Hunger Games, non mi sarei mai aspettata di vedere gli hovercraft di Capitol City mentre ci portavano via da quell'arena che stava crollando. Durante quel periodo di prigionia, devo ammettere che non mi hanno trattata male, probabilmente perché vengo dal distretto 2, uno dei preferiti da Snow. Mi ricordo come se fosse ieri le urla di Peeta e Johanna mentre venivano torturati e i pianti continui di Annie. Non riuscivo a capire cosa gli stavano facendo, però bastava per capire che stavano peggio ogni giorno che passava. Il resto credo che tu lo sappia già. Adesso sono tornata a casa mia, nel distretto 2, ma ora vado nelle scuole di tutta Panem per raccontare tutto quello che mi è successo. Spero che questo serva in modo che in futuro non si ripeta più. Sicuramente sarai d'accordo con me! Mi farebbe piacere se ci incontrassimo un giorno per conoscerci meglio.

Un saluto, Enobaria

Letters to KatnissWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu