CAPITOLO 8

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Eric

Non pensavo il mio fattore rigenerante funzionasse così bene.
Le lenzuola erano fresche e attorcigliate intorno alle mie gambe, il cuscino era morbidissimo e dei dolori nessuna traccia.
Aprì gli occhi ancora un pò repellenti alla luce del sole del mattino che entrava dalla finestra. Ad occhi socchiusi mi sembrò di vedere qualcuno  lì sulla sponda del letto.
-Megan?- sussurrai.
Gli occhi finalmente misero a fuoco la figura che si rivelò essere qualcun'altro.
-Mi dispiace deluderti Eric ma sono solo io- rispose Lydia.
-Perdonami, non volevo...-
-Tranquillo, non è un mistero ciò che provi per lei. Voi vampiri pensate di nascondere i vostri sentimenti con quel vostro fare da duri ma, in questo modo, non fate che renderli più evidenti- mi bloccò lei.

Rimasi a guardarla per qualche secondo: il suo candore era del tutto innaturale, era persino più bianca di me. I capelli bianchi erano perfettamente lisci senza un increspatura. Sul viso non vi era stampato  neanche un segno del cuscino, eppure aveva ancora indosso il pigiama.
Stava lì ferma aspettando che io dicessi qualcosa così mi sbloccai.

-C-che ci fai qui?- le chiesi.
-Ero preoccupata- disse mettendosi in piedi.
-Eri preoccupata?- chiesi incerto.
-Che c'è? Solo perchè sono nuova, perchè sono l'Erede di un impero di ghiaccio non posso preoccuparmi per un mio amico?-
"Amico?" pensai.
-Sembri molto sorpreso Eric, perchè?-
-Non pensavo di trovare te tra tutti qui al mio risveglio. Non pensavo di trovare nessuno a dire il vero-
-Suvvia Eric! Sei così pessimista! Guarda il lato positivo!-
-Il lato positivo?- dissi facendole eco.
-E quale sarebbe?!-
-Sei il primo vampiro nella storia ad aver dormito!- esclamò l'Erede a braccia distese.
La guardai torvo.
-Se voleva essere una battuta, non era per niente divertente Lydia-

-Dai Eric! Esci da quella tua aurea scura, quand'è stata l'ultima volta che hai sorriso?!-
-Non saprei.
Ma... perchè ne stiamo parlando?- sbottai un pò innervosito.
-Scusa, non vorrei rovinarti il tuo primo risveglio. Il fatto è che ieri sera è stato tutto così veloce che non ne ho avuto il tempo. Volevo solo ricordarti che hai un' amica. Tutto qui- rispose lei avvicinandosi rapidamente alla porta per uscire.
-Hey!- esclamai.
Lei si fermò.
-Qualche volta, quando hai tempo, potresti darmi qualche dritta su come si fa ad essere così impeccabili appena alzati dal letto- le dissi un pò imbarazzato.
-Mi farebbe molto piacere- rispose lei, poi uscì dalla camera e mi ritrovai solo.

Il silenzio mi catturò per qualche istante poi scesi dal letto pronto a vestirmi.
-Okay, affrontiamo la giornata!-

Hanna

Merida non mi piaceva affatto.
Il mio istinto di cacciatrice mi diceva forte: "Recidile la testa!"
Ma cercavo di non dare troppo ascolto a quel lato di me, anche se, nella maggior parte dei casi si rivelava utile.

Penso di essere stata la prima a svegliarmi quella mattina: i vampiri esausti, l'Angelo ferito, la Regina della Magia ancora nelle braccia del suo arciere, e Jimmy, beh, lui dormiva e basta.

Scesi le scale e andai in cucina. Fuori nevicava ancora ma ormai non più forte come durante la notte.

Mi ci voleva qualcosa di caldo.
Non appena entrata, vidi Lydia seduta al tavolo di legno con il capo chino su una tisana fumante, camomilla direi dall'odore.
-Buongiorno- dissi.
Ma lei non rispose.
-Hey Lydia- continuai.
La ragazza allora alzò la testa e lo sguardo nella mia direzione.
-Va tutto bene?- le chiesi preoccupata.
Lei annui.
-Certo- aggiunse.
-Non preoccuparti-

"Non mi convinceva per niente"

-Ci beviamo una camomilla insieme?- le proposi.
Lei accettò accennando un sorriso.
-Come mai stamattina sei così giù di morale? È per ieri sera?- chiesi.
Lei si innervosì un poco alla domanda, che le risultò forse un pò impertinente e ficcanaso.
-Scusami, non conosco mezzi termini per parlare con una persona. Di solito cerco sempre la via più diretta per arrivare al punto- le confessai.

LOST WINGS: THE RESURRACTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora