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Johnny deglutì, Chittaphon anche.

Quest'ultimo lanciò la mascherina a terra e, di colpo, saltò addosso all'americano, abbracciandolo.
-"Non ci posso ancora credere che tu sia qui, di fronte a me"-
Lo strinse forte, gli passò ancora una volta le mani tra i capelli, come per assicurarsi che fosse lì, che non fosse solo la sua immaginazione.
E a quanto pare, l'americano lo capì.
-"sono qui, non preoccuparti"- mormorò.
Sentì la sua felpa bagnarsi, e capì che sì, egli stava piangendo di nuovo.
Un abbraccio disperato, le braccia che stringevano i loro corpi con la paura che tutto quello fosse un sogno. Chittaphon potè giurare che sì, quello era il posto dove doveva stare, accanto a lui. E che sì..

Non erano solo le sue mani a profumare di vaniglia.

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