-🌄F O U R🌄-

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Jimin era tornato da poco nella sua dimora, buia e silenziosa.
In verità non aveva fatto altro che pensare a Jungkook, non solo gli aveva salvato la vita, ma gli aveva dato il suo numero, per poi dirgli di chiamarlo!

«Cosa vorrà significare tutto questo?»

Si chiese confuso e curioso, allo stesso tempo.
Si sedette sul suo amato divano, comodo, come sempre, ed esitando prese il foglietto, dato dal suo salvatore poco prima, dalla sua tasca.

Si mise ad osservarlo.
Avrebbe dovuto scrivergli?
Oppure chiamarlo?
O forse era troppo presto?

Un momento dopo, alzó lo sguardo.

«Ma perché sono cosí agitato?»

Sussurró a sé stesso, realizzando come si stesse comportando.

«Jimin, sembri una ragazzina»

Pensó, portando il pollice e l'indice sulle sue palpebre appena chiuse, strofinandole.
Sbuffó, e alla fine decise solo di salvare quel numero.
Poco dopo, si ritrovó sullo schermo poco illuminato, una scritta che diceva:

"Il Mio Salvatore"

Rimase a fissare quel nome per un po', ma subito dopo cancelló ogni singola lettera, per poi far comparire al suo posto un semplice "Jungkook".

«Jungkook...»

«nome stupendo per una persona stupenda»

Scosse la testa molto velocemente, per togliersi dalla mente ció che aveva appena pensato.

-Punto di vista di Jungkook-

«Andiamo... Ti avevo detto di chiamarmi...!»

L'affascinante ragazzo si ritrovó a sbuffare rumorosamente, aspettando che "il suo amato Jimin", lo chiamasse.

Poco dopo sentí per tre volte lo stesso suono secco provenire dalla porta del suo covo, la sua camera:
Qualcuno stava bussando.

Dopo un suo infastidito "Si...?", si udì una voce bassa, ma dolce allo stesso tempo.

«Ehi, poppante, è ora di cena.»

Il suo amatissimo fratellone lo stava chiamando, e anche molto gentilmente!

Subito dopo quell'orripilante nomignolo, si sentí la voce stridula di una signora non molto anziana che diceva:

«Porta rispetto a tuo fratello, Tae!»

«Non importa, mamma!»

Si trovó a gridare Jungkook, cercando di comunicare con sua madre che si trovava al piano sottostante, probabilmente avere un'udito supersonico era una cosa di famiglia.

Rinunció alla speranza di ricevere una chiamata da Jimin quella sera, e rimpianse il fatto di non aver chiesto il numero anche a quel ragazzo.

Dopo cena, tornato in camera come un fulmine, sotto lo sguardo confuso della madre, Decise di mettere in pratica il lampo di genio che gli era venuto durante la cena.

Già, non aveva smesso di pensare a lui nemmeno durante la cena.

Con il telefono in mano, entró su Instagram, e scrisse in fretta il nome "Jimin" sulla barra di ricerca.

Scorse tutti i Jimin, in cerca di quello giusto, finché un certo "J.P._95", mostró la foto di quel ragazzo tanto adorabile.

In fretta e furia premette il tasto "segui", e gli scrisse.

-Instagram-

“Ti avevo detto di
chiamarmi...
Sto aspettando...”

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Ehi... Mi piace tantissimo questo Jungkook fangirl, haha.

Scusate il capitolo corto, ma spero comunque che vi piaccia💕

Bene, io vi saluto.

Ciao! 🍃

-🌹My Angel🌹-  ‹Jikook› Onde histórias criam vida. Descubra agora