-💦E I G H T💦-

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-Punto di vista di Jimin-

«Jimin, mangia.»

Il ragazzo guardava la sua scodella di ramen, con gli occhi spenti, non aveva assolutamente voglia di mangiare.

«Jimin. Ho detto mangia.»

«Non ho fame.»

«Jimin è da ieri mattina che non mangi. E sai che ore sono adesso?! Sono le otto e mezza di sera, cazzo. Non puoi continuare a digiunare.»

Giró lo sguardo, sempre con il volto spento.

«Hoseok, se non rispetti la mia decisione, vattene.»

Disse indicando la porta, con tono freddo.

Il suo amico, inizialmente non voleva saperne di andarsene, voleva aiutarlo, ma Jimin non glielo permetteva.
Alla fine decise di andarsene, convinto che prima o poi la fame avrebbe preso il sopravvento e Jimin si sarebbe arreso.

«Ti prego, cerca di dimenticartene.»

Disse mentre attraversava la porta, intento ad andarsene.

Finalmente, la pace prese il sopravvento nell'appartamento.

Finalmente solo.

Finalmente, poteva far uscire le lacrime che minacciavano di uscire da ore.

Un senso di benessere lo avvolse, finalmente tutta quella tristezza, mescolata alla rabbia e alla confusione stava uscendo, lo stava abbandonando, lasciando solo una sensazione di vuoto, sopportabile.

Aveva il viso bagnato, da quelle lacrime amare che lasciavano i suoi piccoli occhi.

Aveva bisogno di affetto, ne aveva cosí tanto bisogno.

«Jungkook...»

Prese il telefono, intento a chiamarlo, ma una forte sensazione di paura lo travolse.

«E se succedesse anche a lui...?»

Pensó di lasciar perdere, ma quando bloccó lo schermo, di nuovo si sentí riempire di quelle sensazioni che aveva tirato fuori poco prima.

Di nuovo riaprí la schermata con il numero di Jungkook protagonista, e decise finalmente di avviare la chiamata.

Ogni beep era traziante, voleva sentire la voce del castano al piú presto, prima che quelle sensazioni decidessero di uscire nuovamente.

«Jiminie!»

E a quella voce che tanto sperava di sentire, scoppió a piangere nuovamente.

«S-stai piangendo?! Che c'è Jimin?!»

Chiese allarmato, al suono dei suoi singhiozzi.

«Ti prego, Jungkook... ho bisogno di te.»

I singhiozzi si facevano sempre piú frequenti e forti, gli faceva quasi male la gola.

«A-arrivo subito, aspetta solo qualche secondo...!»

«NO!»

Disse agitandosi di piú, per poi sospirare rumorosamente, cercando di riprendere fiato a quel pianto isterico.

«Non voglio che succeda anche a te!»

Tremando, sussurró quella frase con quell'ultimo filo di voce che gli rimaneva.

«Jiminie... Non preoccuparti, ti prometto che staró attento. Non posso lasciarti cosí...!»

E chiuse la chiamata.

Ancora con la paura che non voleva cessare, entró su WhatsApp per lasciare un'ultima messaggio al ragazzo.

-WhatsApp-

“Ti prego Jungkook,
non riuscirei mai a
perdonarmi se ti facessi
male anche tu, cercando
di venire a consolarmi...”

Jungkook: “Apri
le braccia, non appena
arriveró, mi butteró tra
loro e ti stringeró forte.”

“❤️”

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S O F T  E V E R Y W H E R E
So che è corto, ma ci stava benissimo così, e un po' di suspance non fa male a nessuno :'D

Mi raccomando fatemi sapere con un commento se vi sta piacendo la storia :D

Ciao🍃


-🌹My Angel🌹-  ‹Jikook› Where stories live. Discover now