twenty-six

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È la terza volta che riscrivo questo capitolo perché wattpad è talmente tanto simpatico che me lo aveva cancellato tutto

btw, enjoy♡

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"Io esco" disse Hyunjin, mentre si metteva le scarpe e passò a guardarsi allo specchio un'ultima volta prima di uscire.

Si era dato appuntamento con Seungmin alle cinque in una pasticceria da quelle parti, e lui era già in ritardo di dieci minuti.

"Esci? Posso venire con-" stava dicendo Jeongin, ma venne interrotto dal narcisista che disse "Non se ne parla, ho un appuntamento con Seungmin e non voglio nessuno tra i piedi."

Woojin annuì, affiancando il maknae "vedi di comportarti bene"

"mi sono mai comportato male hyung?" ridacchiò Hyunjin, per poi recarsi alla porta.

"Buona fortuna!" disse invece Chan dopo averli raggiunti davanti all'ingresso anche lui.

Stava per uscire, quando il panico prese possesso di lui "No no aspettate appena lo vedo che faccio? Come dovrei comportarmi oddio l'altro giorno gli ho pure scritto che è bellissimo sicuramente avrà pensato che gli vado appresso no no e se si annoia? e se-"

"Smettila di blaterare e vai, che già sei in ritardo cazzone" disse Chan, aprendo la porta e facendolo uscire "Seungmin mi ha già scritto chiedendomi come mai non gli rispondevi a telefono e perché eri in ritardo, gli ho detto una balla quindi ora muovi il culo e vai. Ritornerai in questa casa solo quando il tuo appuntamento con Seungmin sarà finito, e non provare a fare il furbetto, perché se vi incontrerete o no" indicò il suo telefono "lo verrò a sapere comunque." e detto ciò, gli chiuse la porta in faccia.

Hyunjin era con gli occhi sgranati ma poi prese un respiro profondo "Ha ragione Chan, è Seungmin che sta per uscire da solo con un figone come me- cazzo vero saremo da soli!!" si mise le mani nei capelli "ok niente panico Hyunjin, la nonna diceva sempre che agitarsi non porta a nulla e fa pure rovinare la pelle." prese un altro respiro profondo, e riprese la marcia fin quando una voce fin troppo familiare lo interruppe.

"Hyunjinie!" lo raggiunse Seungmin. Aveva corso, e lo poté intuire dal fatto che aveva il fiatone e che aveva la mano appoggiata sul petto.

Hyunjin lo guardò sorpreso, non solo perché la sua più grande cotta si trovava a dieci metri davanti l'ingresso di casa sua quando il loro appuntamento era un chilometro più avanti, ma anche perché lo aveva chiamato di nuovo con quel nomignolo.

Sì certo, quasi tutti lo chiamavano così, ma detto da Seungmin gli faceva un effetto più diverso.

E in tutto ciò, si ritrovò di nuovo ad arrossire come un peperone.

"Come stai?" disse ancora il più piccolo "Chan mi ha detto che hai preso una storta e per questo stavi tardando...così mi sono fatto dire l'indirizzo di casa tua, stai bene? riesci a camminare? vuoi andare al pronto soccorso?" continuava a fare domande, e Hyunjin, a tutto quello non poté evitare di sorridere.

Era un sorriso sincero, che poi diventò una tenera risatina adorabile, del tutto innocente, cosa che fece bloccare anche Seungmin dal parlare a raffica, e si fermò a fissarlo.

"Hyun-"

"Sto bene, scusa se ti ho fatto preoccupare. Vuoi andare da qualche parte?"

Seungmin, nonostante era ancora scosso, annuì sorridendogli a sua volta, dandogli un pugno innocuo sulla sua spalla "Mi hai fatto aspettare davanti ad una pasticceria piena di leccornie in vetrina... ho fame!"

narcissist, seungjinWhere stories live. Discover now