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A casa raccontai il necessario ai miei genitori e ai miei zii di quello che era successo la serata prima mentre il giorno dopo a scuola ero nell'ingresso con la mia migliore amica, alla quale le stavo raccontando per filo e per segno ogni minimo particolare.
Da quando ero atterrato a Milano mostrandole le foto scattate in giro per la città, all'albergo anche se non era niente di che. Dal momento in cui ero in fila con la mia ansia e le mie paure alla descrizione dell'interno del Forum, dal soundcheck al meet and great.

"Cioè Bec te ne rendi conto? Io ero tra le sue braccia e non mi ci volevo più staccare, era come dire essere a casa però non una casa vera, ma una casa di braccia ed era così bello, cioè avrei voluto che non terminasse mai quel momento e poi da idiota gli ho detto che era il mio compleanno e mi ha fatto gli auguri e..." mi interrompo prendendo fiato.

"E...? Federico non tenermi sulle spine, voglio sapere proprio tutto" mi incita.

"E quando presi il cellulare per farci la foto, lui me lo tolse e ne scattò due, cosa che non aveva fatto con gli altri presenti, di cui una in cui mi da un bacio sulla guancia e oddio ancora non ci credo" e continuo a parlare finché la campanella non segna l'inizio della giornata scolastica e so che ancora non le ho raccontato tutto, nemmeno di ieri mattina con la conversazione che ho avuto con Giuseppe e durante la ricreazione non posso mettermi e sclerare davanti a Simone e il suo gruppo, mi toccherà aspettare a fine lezioni.

Parlando del diavolo, entra in classe con quella sua aria da "so sempre tutto io" e si siede al banco dietro a me e Bec, qualcosa non mi quadra poiché lui insieme a Giuseppe e Manuel si siedono all'ultima fila così che possano commentare tutti senza che nessuno se ne accorga.
Mi volto verso la professoressa che fa l'appello e pongo tutta la mia attenzione a quella donna senza pensare che alle mie spalle ho il mio nemico.
Inizia la lezione di storia e poi la professoressa esce dall'aula essendo che un collaboratore scolastico le dice gentilmente che è desiderata in segreteria.
La mia migliore amica si volta prestando tutta la sua attenzione a me.

"E poi come continua?" ed io le faccio cenno che non voglio parlare davanti alla persona che ho dietro ma come se lui mi avesse letto nei miei pensieri, mi fa capire il motivo per cui si è seduto lì.

Si poteva benissimo immaginare che era per darmi fastidio d'altronde.

"Già Federico come continua? Cioè non so cosa di cui tu stia parlando ma adoro farmi i cazzi tuoi è davvero un bell'hobby, anzi raccontami del tuo adorato cantante da quattro soldi, quello a cui sei andato per il concerto o forse non mi vuoi dire che lo avrai abbracciato e ti sarai messo a piangere, scommetto anche che ci hai fatto una figura di merda e lui detesta di averti come fan, o quanto cose mi devi raccontare. Oppure Peppe, cosa mi avevi accennato? Ah si giusto che hai cantato tutto il tempo al concerto? " dice in breve tempo Simone parlando in modo veloce ma al tempo stesso chiaro.

"Non sono affari tuoi" digrigna a denti stretti Bec per poi continuare riferendosi a Giuseppe "e tu cosa diavolo facevi lì se nemmeno è il tuo idolo? "

Giuseppe abbassa la testa, ciò che andrà a dire son sicuro che non mi piacerà ma soprattutto so che mentirà. Ormai ho imparato a capirlo quando mente e quando dice la verità, lui non è bravo in queste cose ma credo che il ragazzo al suo fianco non è nemmeno bravo a capirlo.

"Oh, lui era lì perché glielo ho gentilmente chiesto io di andarci e di dirmi tutto ciò che avresti fatto così che io possa prenderti in giro" parla Simone al posto dell'interessato.

"Quindi non gli parli sempre di tutto Giuseppe, gli dici solo ciò che ti conviene" questa volta sono io a parlare.

Bè certo non tradirei mai la sua fiducia però non è che posso sempre passare per quello idiota davanti agli occhi della persona che mi odia. Non ho né accennato al fatto al motivo per cui lui è nel gruppo di Simone e né alle parole dette ieri in aeroporto e che capisca per una volta per tutte che deve terminarla di fare il suo schiavo e di obbedirgli sempre.
Il resto della giornata passa normalmente tranne che durante la ricreazione sono stato per tutto il tempo in silenzio ad osservare fuori dalla finestra mentre la pioggia cadeva giù e mentre di tanto in tanto mi voltavo verso gli ultimi banchi e avevo lo sguardo del mio ex migliore amico addosso.

Tornato a casa, Bec pranzò da me per il fatto che avrei dovuto raccontargli il resto e fu così.
Le parlai anche della conversazione e lei capì allora a cosa si riferivano quelle parole che dissi durante la prima ora.
E arrivai al fatto che Benjamin mi avesse notato.

"Ma quanto sono stupido" e mi tirai uno schiaffo in fronte pensando al mio artista.

Tra ieri che ero stanco ed oggi a scuola che me ne ero dimenticato, mi ricordai che ancora non gli avevo risposto poiché mi aveva scritto un messaggio di cui nemmeno sapevo cosa trattasse.

"Già sei stupido e credo che tu intenda al messaggio" mi legge nel pensiero.

"Ma tu sai leggermi proprio nel pensiero " affermo.

"Perché sono la tua migliore amica ed ora leggi quel dannato messaggio altrimenti lo faccio io al tuo posto" mi minaccia con una penna.

"E va bene" dico prendendo il cellulare dallo zaino e andando su instagram nei direct.

Vado nella chat con Benji e leggo il suo messaggio.

B3nm: Ehy Fede, come stai?

Quattro parole, semplici parole ma un sorriso spontaneo esce dalle mie labbra, poi soprattutto perché si ricorda il mio nome.

Ma se il tuo nick su instagram è Federicofederossi è ovvio che si ricorda il tuo nome.

Giusto.

Ho sempre ragione.

Mi ero dimenticato che hai sempre ragione.

"Bè cosa ti ha scritto? " e noto Bec sporgersi verso il mio cellulare e gli mostro il messaggio.

Scusa se ι ℓσνє уσυ //Fenji// Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora