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“È c-chiuso...” afferma con gli occhi lucidi Marta.

“Ma come? Ma che ore sooo - ODDIO MA MANCA MEZZ’ORA ALL’INIZIO!” Legge sul l’orologio l’altra bionda.

Tutte le ragazze si bloccano improvvisamente a guardare la grande entrata per il concerto chiusa che bloccava il passaggio tra loro e i loro idoli.

Niente da dire che Marta scoppiò a piangere con Michela che, oltre a sentirsi tremendamente in colpa, accarezzava la sua schiena per darle un po’ di sollievo, mentre la più grande imprecava ai quattro venti calciando tutto ciò che incontrava davanti.

5 anni. Avevano aspettato 5 anni della loro vita, sperando anche in un solo concerto in Italia da parte del gruppo che amavano di più al mondo e proprio nel momento in cui stavano per raggiungere il loro sogno, se lo vedevano sparire come niente da davanti.

Mentre il mondo intero sembrava cader loro addosso, un uomo sulla quarantina le adocchio e vedendole in completa confusione, si avvicinò a loro.

“Hey ragazze. Vi è successo qualcosa?”

La maggiore si ferma a fissare intensamente e con rabbia l’intruso mentre la cugina più piccola si avvicina dicendo mortificata: “Ehm... eravamo venite qua per il concerto e ci eravamo messe in fila quando ci siamo accorte che ci avevano rubato lo zaino così lo abbiamo cercato ovunque, ma dopo averlo trovato, l’entrata era già chiusa perciò....”

“Ragazze ma quello che mi state dicendo è vero? Non è che mi state mentendo solo per poter entrare senza pagare il biglietto?!” Chiede l’uomo.

La maggiore scatta quasi urlando: “Mentendo?! Ho speso tutti i miei risparmi per quel biglietto che, a quanto pare, non userò mai!”

“Forse posso aiutarvi..” aggiunse l’uomo.

“E come?” Chiede Sabina.

“Vedete, sono uno della sicurezza e se mi accertassi di quello che state dicendo, potrei farvi entrare.”

“Mio dio può farlo davvero?! Ehm, vediamo...
Ah! Guardi! Lì in cima c’è una telecamera, potrebbe controllare i video di oggi pomeriggio.” Disse Michela in preda alla speranza. “E qui ci sono i nostri biglietti. Quello di Sabina era nello zaino rubato, ma a quanto pare hanno preso solo quello.”

Il signore prese il mano la ricetrasmittente chiedendo informazioni. Dopo un paio di minuti arrivò risposta dall’altra parte, con un sonoro ‘Tutto confermato. La storia è vera. Falle antrace dal retro.’

“Che mi vanga un colpo...!” Esclamò Marta sentendo quelle ‘dolci’ parole.

“Seguitemi.”

Le tre ragazze iniziarono a seguire i passi di quel signore come se fossero quelli di Dio, venuto dal cielo per compiere un miracolo.

(E che miracolo!)

Davanti a loro si aprì una porta nera da dove partiva un lungo corridoio scuro e tappezzato di televisori che riquadravano il palco.

Si sentivano le persone più fortunate al mondo, ma lo sarebbero state ancora di più di li a poco quando sentirono urlare, scherzare e cantare in coreano.

Tutte e tre persero un paio di battiti, per non dire che il cuore si fermò per una manciata di minuti, quando girando l’angolo ed entrando in una stanza più illuminata, si trovarono davanti i 7 ragazzi più importanti delle loro vite che le guardavano straniti.

I BTS.

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Ragazzi mi spiace veramente se questo capitolo è corto ma all'inizio questo e i 2 capitoli precedenti erano uno so lo è quindi x non farlo troppo lungo abbiamo deciso di dividerlo. Spero vi piaccia!

Kisses ♡

♡Euphoria♡Where stories live. Discover now