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Sabina, allo stremo per le corse del pomeriggio passato alla ricerca dello zaino rubato, chiese di poter andare a riposarsi. Neanche a farselo ripetere due volte, Yoongi la prese per il braccio e l'accompagnò nella sua stanza. Lui che solo a sentire la parola 'dormire' scattava e gli si illiminavano gli occhi.

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Mentre salivano con l'ascensore, tra di loro si era creato un silenzio a dir poco imbarazzante.

Entrambi stremati fino all'ultimo non erano capaci di spiccare parola, anche se Sabina avrebbe voluto molto iniziare una conversazione. Per lei che odiava il silenzio e gli approcci imbarazzati, quella era la peggior situazione che si potesse creare. Abitava da sola sì, ma, appena poteva, teneva accesa la musica. Anche se solo al minimo.

L'ascensore si fermò al terzo piano e il ragazzo fu il primo ad uscire per poi farsi seguire dalla minore fino alla camera.

Si fermò davanti a una porta, ne estrasse la chiave elettronica e l'aprì in un sol movimento. Entrò per primo e poi aspettò che Sabina si introdusse nella stanza per poi chiudere porta alle loro spalle.

Senza aver ancora spiccato una sola parola, il rapper si lanciò a peso morto nel letto a una piazza e mezza.

Appena si entrava, subito sulla sinistra, si trovava il bagno tappezzato di piastrelle lucide simili a piccoli pezzetti di legno e il lavandino, la doccia di un candido marmo bianco.

La moquette arancione del pavimento conduceva poi a quello che poteva assomigliare a un piccolo salotto. Sulla parete di destra, un divano in tessuto bordeaux. Davanti ad esso, nella parete opposta si trovava una tv poggiata su un mobiletto in legno. In mezzo, era posizionato un basso tavolino da caffè in vetro.

Quello giusto per distruggere gli stinchi. Maledetto!

Pensò sabina.

Infine, sul fondo della stanza c'era il letto. Rosso di coperte, con la testiera appoggiata alla parete di sinistra, con sopra un enorme specchio che ricopriva la parte di muro sovrastante.

La parete in fondo era stata sostituita da un enorme vetrata che mostrava l'intera Roma in tutta la sua bellezza notturna.

Con calma, la ragazza si avvicinò alla vetrata e diede un'occhiata al di fuori, finché non sentì il ragazzo dietro di lei, picchiettare sulle le coperte per incitarla a stendersi a fianco.

Sabina afferrò il messaggio e si sistemò accanto rilassandosi. Dopo essersi coricata con comodo, si ritrovò davanti un Yoongi che aveva seguito ogni suo piccolo movimento e che ora la stava fissando direttamente negli occhi.

Immediatamente, le guance della ragazza si tinsero dello stesso colore delle lenzuola.
Il ragazzo di fronte a lei sollevò delicatamente una mano per poi andare a spostare qualche ciocca di capelli che era caduta davanti agli occhi della più piccola.

Tra una carezza e l'altra il cantante sussurrò un: "Goodnight."

Sabina, che intanto aveva già chiuso gli occhi, si addormentò fra un tocco e l'altro del ragazzo dei capelli neri.

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La stanza era illuminata da una luce fioca che proveniva dalla camera accanto. Le urla dei genitori che litigavano stavano diventando sempre più forti e risuonavano per tutta la casa.

Sentì mobili spostarsi, vetri e piatti rompersi e tutto intorno a lei stava diventando offuscato e poco chiaro.

La testa le faceva un male tremendo fino a farla collassare a terra stringendo le mani sulle le tempie e strizzando più che poteva gli occhi.

Ad un tratto, tutto si bloccò. Il dolore pure e al suo posto cominciò una dolce e fievole melodia. Era leggera e delicata.

Sabina riaprì gli occhi lentamente mostrandole un enorme prato fiorito viola scuro, un sole splendente che si ergeva nel cielo, l'aria pura e fresca che le invadeva i polmoni e quella fievole melodia.

Dolce. Soffice. Poi tutto ritornò nero...

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Sabina si svegliò un po' di soprassalto. Si mise a sedere sul letto. Girandosi verso lo specchio, notò di star piangendo.

Tastò di fianco a sé e si rese conto di essere sola sul letto. Alzò lo sguardo e vide Yoongi seduto sul pavimento con il computer poggiato sul tavolino di vetro che la fissava perplesso.

"Are you ok?" Chiese con tono preoccupato.

"Eh, mh." Rispose Sabina annuendo e passando un braccio davanti al viso per asciugare le lacrime.

La ragazza di sollevò in piedi e raggiunse il moro sedendosi nel divano dietro di lui. Erano le 04:30 del mattino.

Appena poggiò gli occhi sullo schermo la diciottenne si rese conto di ciò su cui stava lavorando l'Idol.

"New song?" Chiese sbalordita.

Avevano appena rilasciato un nuovo album ed era incredibile il fatto che dovessero lavorare ancora così tanto.

Il ragazzo annuì lentamente grattandosi la nuca e bevendo un sorso del caffè che aveva preparato lì di fianco.

Era solo la base e non era nemmeno completa.

"Lyric, together. Sound base, me." Cercò di dire nel miglior modo possibile per farsi capire.

"Ah, ok. Can I hear it?" Disse Sabina indicando l'orecchio non essendo sicura che avesse capito.

Subito il ragazzo si girò dalla parte dello schermo e cliccò play.

In un attimo, la melodia si diffuse per tutta la stanza e, solo dopo alcuni secondi, Sabina si accorse che il suono era lo stesso che aveva sentito nel sogno di poco prima. Immediatamente, gli occhi le divennero lucidi e una lacrima scese lentamente rigando la guancia. Il pezzo terminò in modo brusco e secco facendo fare un piccolo sussulto alla ragazza che desiderava ardentemente la fine di quell'armonia.

Il ragazzo di girò di scatto sentendo il singhiozzo della ragazza e subito il suo sguardo si impietrì vedendola in quello stato.

Esclamò un "Oh my god" mettendosi immediatamente in ginocchio e asciugando il viso della ragazza in lacrime.

"It's warm." Sostenne la ragazza dicendo la prima cosa che le capitò per la testa, mentre i polpastrelli candidi di Yoongi le sfioravano le guance.

"What?" Chiese il ragazzo non riuscendo a collegare il suo commento.

"The song." Indicò lo schermo. "It's very warm." Finì la ragazza.

Yoongi si limitò a seguire il discorso della giovane per poi finire per perdersi all'interno dei suoi occhi verdi.

Il ragazzo si voltò, preso dall'ispirazione, e cominciò a provare alcuni accostamenti per terminare la base.

In tutto ciò, Sabina si stese sul divano e cominciò a giocherellare con le ciocche nere del più grande finendo per addormentarsi.

Inutile dire che quella notte, Sabina sognò di nuovo il prato fiorito e la calda melodia di Yoongi.

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Hey hey guys... ecco a voi l'ottavo capitolo. Mi space non aver potuto pubblicare prima ma sono piena di impegni quindi cerco di scrivere appan posso e ho l'ispirazione.
Goodnight.
Kisses♡

♡Euphoria♡Where stories live. Discover now