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Era la mattina seguente.

Le tre coppie si erano svegliate tutte pressapoco nello stesso orario, visto che tutto il gruppo e il resto dello staff si sarebbe dovuto riunire per decidere il da farsi del resto della giornata.

Si ritrovarono nella sala ristoro e in un orario preciso, sul presto, così da non trovare troppe persone a disturbarli.

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Michela si era svegliata prima di Tae e si era pure, in primo luogo, cambiata per poi far alzare l'idol, visto che vederlo dormire in modo così scompigliato e da bambino, le piaceva troppo. Alla fine, si vide costretta ad andare a svegliare il ragazzo e lui una volta aver aperto gli occhi le sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi a scatoletta per poi tirarla per un braccio e bloccarla in un caldo abbraccio fra risate e coperte.

Marta invece aveva avuto "Il più bel risveglio della mia vita!". Come aveva pensato lei, visto che una volta aver aperto gli occhi, si ritrovò davanti un Jimin, ancora assonnato, seduto di fianco a lei, che le accarezzava amorevolmente la testa.

E niente.... si muore già di prima mattina! YEAH!

Sabina, a differenza delle altre, aveva avuto un po' più di difficoltà a far alzare Yoongi, visto quanto dormiva profondamente. Dopo essersi alzata e aver passato i primi 15 minuti a provare tutti i modi possibili per svegliare il ragazzo, decise di cambiarsi. La cosa che la sorprese di più fu che, nel mentre che si cambiava, iniziò a canticchiare spontaneamente la melodia della sera, prima di accorgersi che Yoongi la stesse fissando da in cima al letto, con una faccia quasi sorpresa.

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"Allora ragazze, oggi i ragazzi hanno la mattinata libera, ma sta sera devono recarsi fino all'aeroporto per partire per la prossima tappa del tour. Voi cosa avete intenzione di fare?" Chiese il traduttore.

Le tre si guardarono fino a decidere di staccarsi un momento da loro per prendere la decisione con più privacy.

"RAGAZZE IO NON VOGLIO ANDARMENE!" quasi urlò Michela.

"Hey, stai calma Miki. Nessuno qui se ne vuole andare..." disse sospirando la maggiore.

"Non abbiamo altra scelta. Non possiamo lasciare tutto e partire. Anche se vorrei tanto..." Rispose sconsolata la minore.

"E chi ti dice che non possiamo?" Continuò Michela. "Nessuno può effettivamente fermarci. Pensateci... Sabina: so che è brutto da dire, ma i tuoi si sono separati e a nessuno dei due frega più di te, abiti in una merda di appartamento nella zona più malfamata della città e il tuo lavoro ti spacca la schiena per niente. Tu, Marta: i tuoi genitori passano la maggior parte del tempo a lavoro, lasciandoti a casa con i tuoi nonni decrepiti che, a costo di farti diventare cattolica, ti attaccherebbero al crocifisso di Gesù, in più stai studiando coreano e cosa ci sarebbe di meglio di questo? Infine ci sono io: i miei non sanno nemmeno che esisto e ho lasciato la scuola, oramai andare ovunque sarebbe meglio che ritornare a casa."

Le altre tue si guardarono un po' spaesate.

"E infine: PORCA VACCA, PARLIAMO DI BTS! Se non ci burtiamo su una cosa del genere, ce ne pentiremo a vita!"

Un ultimo sguardo...

"Allora... ci state?"

"Ci sto!"
"Ci sto!"

Era deciso.

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"Allora ragazze, cosa avete scelto di fare?"

Le tre spiegarono un po' la situazione e, se fosse stato per i ragazzi cantanti, le avrebbero portate dietro ovunque, ma in realtà non era così facile come cosa.

"Sentite, so che vorreste e che per i ragazzi va bene, ma sarebbe poi un problema se non avessimo l'autorizzazione di un adulto e l'agenzia finirebbe nei casini."

"Se è per questo non deve preoccuparsi. Sabina è maggiorenne e non abbiamo più connessioni con i nostri genitori da un bel po' di tempo, che stavamo già preparando le pratiche per nominarla nostro tutore legale. E se la domanda è se i nostri genitori sono d'accordo?! Si, lo sanno e non hanno detto nulla." Disse Marta.

"Ehm, allora suppongo che sia ok. Devo comunque farti firmare un paio di cose Sabina prima di partire per poter far tutto."

"Certo non c'è problema." Sorrise la maggiore.

I ragazzi, intanto, si avvicinarono di soppiatto alle ragazze che stavano ancora discutendo per le varie carte da compilare e con fare quasi bambinesco Namjoon fu l'unico ad aprire bocca.

"W-will you come with us?"

"Mh... y-yeah! YES!"

Esultanza generale.

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La giornata passò in fretta fra chiarriericci, risate e le tre ragazze che cercano di non morire sentendo le varie prove di pronuncia in italiano dei ragazzi che volevano a tutti i costi imitarle.

Arrivò il momento di prendere le varie cose e dirigersi all'aeroporto per poi partire per Berlino.

Erano seduti sul van dai vetri oscurati ed erano sulla strada per l'aeroporto.

"I'm happy that you come with us." Disse Namjoon con un sorriso sincero e amichevole.

"I'm happy you are here with me" disse Taehyung rivolgendo il viso a Michela che era seduta di fianco a lui osservando fuori dal finestrino, finendo poi per girarsi verso il ragazzo è incastonare i loro sguardi.

"Me too" sussurrò Jimin avvicinandosi all'orecchio di Marta che era appoggiata sulla sua spalla. E con ciò, la ragazza si addormentò.

Yoongi invece che era seduto nei 2 sedili in fondo con Sabina, le afferrò il mignolo con il suo senza spiccare parola o volgerle uno sguardo.

E ora si va a Berlino.

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CIAO FRATINE MIE... decimo capitolo per voi. Spero vi piaccia.
Kisses♡

♡Euphoria♡Where stories live. Discover now