Capitolo 4

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<Luna sbrigati, Sandy ti sta spettando per sistemare le camere> la voce della mamma si fa via via sempre più forte, segno che si sta avvicinando.

Infatti sento il materasso del letto abbassarsi da un lato, sbuffo e abbasso di colpo la coperta emergendo dal mio bozzolo caldo e confortevole <Non penso di essere in grado di fare questo lavoro, non fa per me> Quando ieri sera sono tornata a casa piangendo mamma non aveva fatto domande, credo che avesse già capito e che se lo aspettava. <Si che sei in grado. I reali sono sempre scortesi verso la servitù, ma tu non badare ai loro commenti> ritiro tutto, mamma non ha capito il vero motivo, di certo non mi sarei messa a piangere se qualcuno di quei damerini mi avesse trattato male, no il mio motivo era molto più grande. Forse era meglio che nessuno lo venisse a sapere, tantomeno la mamma.

Mi sposto dal viso una ciocca di capelli uscita dalla crocchia e con lo sforzo più grande che io abbia mai fatto in vita mia mia alzo dal letto <Oh Luna! Non ti sei nemmeno cambiata ieri sera?> guardo in basso e vedo ancora la gonna a tubino nera un po' sollevata sulle cosce e la camicia bianca.

Sorrido imbarazzata verso la mamma che scuote la testa contrariata <Dopo dammeli che li mando in biancheria> si alza dal letto con l'aiuto del bastone e se ne va. <Okay, posso farcela> dico a me stessa prima di sfilarmi gli indumenti del giorno precedente, prendere l'occorrente per farmi una doccia veloce. Il mio bagno privato è vuoto, non ho ancora messo apposto le trousse credo che lo farò al più presto. Entro in doccia e lascio che l'acqua mi scorra sul corpo, è così rilassante ma purtroppo posso rimanere solo qualche minuto.

Quando esco il vetro è appannato e c'è  una lieve nebbiolina, credo che ho usato l'acqua troppo calda.

Torno in camera per vestirmi, prendo dalla valigia un paio di leggins neri con una maglietta a mezza manica del medesimo colore, dalla mia porta socchiusa riesco a sentire delle voci. Una è quella della mamma, l'altra è roca, maschile <Ciao Margherita, è tornata Luna, vero?> trattengo il fiato, conosco bene la persona che ha parlato. <Si è tornata ieri, Noah > cerco di spiare dalla fessura della porta.

Ed eccolo lì, in casa mia, che si passa una mano sul viso. È vestito in modo impeccabile, pantaloni eleganti e camicia bianca, e capelli perfettamente ordinati contornano un volto stanco come se non avessi dormito tutta notte. <E posso vederla? Per salutarla> i miei occhi si aprono di scatto tanto che mi fanno male <Ora è nella doccia, non credo che sia il caso> mamma ridacchia e da un buffetto sulla spalla del ragazzo, tiro un sospiro di sollievo e mi allontano dalla porta, pochi istanti più tardi sento la porta principale chiudersi segno che Noah se n'è andato.

Infilo velocemente gli indumenti che avevo sistemato sul letto, lego i capelli in una coda alta e scompigliata e dopo aver messo le scarpe vado in salotto dove trovo la mamma seduta sul divano che una borsa del ghiaccio sul ginocchio <Ti fa male?> chiedo indicando il ginocchio mentre mi avvicino al divano <Oggi più del solito> sorride. Mi avvicino alla porta per poter uscire e raggiungere Sandy quando mamma mi richiama <Tesoro prima è venuto qui..> so già cosa vuole dire perciò affretto i movimenti ed esco subito dalla porta <Scusa mamma ma sono in ritardo, me lo dirai un altra volta> quando chiudo la porta vi rimango appoggiata prendendo il respiro.

Mi stacco dalla parete e percorro il lungo corridoi che porta al palazzo vero e proprio.

È buffo come due corridoi che stanno nello stesso lungo siano così diversi, questo è grigio e scuro mentre quello delle stanze dei reali è bianco, luminoso e ben arredato. Spingo la porta che separano i "due mondi" e mi ritrovo in un grazioso corridoio che da sul salotto, lì ci sono Sandy e Karen, una signora che ho conosciuto ieri in cucina.

<Eccoti> la ragazza dai capelli rossi mi si avvicina seguita a ruota dall'altra <Allora cara, io faccio la stanza del re e regina essendo molti anni che mi ne occupo so come fare, Sandy si occuperà della stanza degli ospiti ed ogni tanto quella del principe Sean mente tu farai quella del principe Noah, okay?> dio mio ma questa è una congiura! Non solo sta mattina era in casa mia ma ora mi toccherà pure sistemare la sua camera.

Sarò io la tua principessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora