Capitolo 33

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Davanti a ma ci sono due cavalli sellati, una lo riconosco subito: Lissa. Noah è fra di loro che li tiene per le briglie e sorride per poi rimanere a bocca aperta una volte che mi osserva meglio.

Con passo incerto mi avvicino a lui e agli animali <Cosa fanno qui?> chiedo accarezzando il muso di Lissa <Mi ha aiutato Eduard a portarli qui. Sei bellissima> il suo sguardo non smette di attraversarmi il corpo, le gambe scoperte fino ad appena sopra il ginocchio, il vestito blu e la mantellina rossa con il cappuccio calato sulla testa.

Arrossisco per il complimento abbassando gli occhi <Forza, andiamo> Noah mi si avvicina dandomi un bacio sulla fronte <Vuoi che ti aiuti?> sorrido per il gesto ma scuoto il capo, nonostante abbia addosso un vestito riesco a salire sul cavallo da sola <Oh, volevo tenerti fra le braccia> per un momento sembra rimanerci male ma alla fine sorride e mi porge le briglie di Lissa <Potrai abbracciami quando scendo> lo rassicuro, i suoi occhi brillano, felici, e poi imita il mio movimento per mettersi in sella.

<Dove andiamo?> chiedo sistemandomi meglio il vestito per non far vedere nulla <Seguimi> Noah da un colpetto sulla natica del cavallo che parte oltre la quercia, verso un sentiero innevato coperto dagli alberi.

Mi godo il panorama che ci circonda e ogni tanto mi accorgo che Noah mi asserva sorridendo, gli occhi dolci ma allo stesso tempo lo vedo un po' agitato.

<Siamo arrivati> si ferma ad un dirupo e come se fosse una magia inizia a nevicare, alzo lo sguardo e un fiocco di neve mi cade sul naso facendomi ridere <Dove siamo?> chiedo guardandomi intorno e poi me ne rendo conto: oltre a quel dirupo c'è il meraviglioso panorama della città, tutto è illuminato, luci di ogni colore rallegrano il paese che festeggia il santo Natale <È bellissimo> dico senza trovare le parole adatte, mi volto verso il principe accanto a me e vedo le lucine riflesse nei suoi occhi, il suo profilo perfetto illuminato mi fa innamorare di più di lui.

Arrossisco non appena mi becca a fissarlo
<Ti piace?> chiede <Si, è meraviglioso> il sorriso che gli nasce sulle labbra mi scioglie vorrei tanto baciarlo <Mi dispiace per stasera, non sapevo che ci sarebbe stata anche Candy, e non mi aspettavo nemmeno quello che ha fatto. Non volevo ferirti Luna, è l'ultima cosa che vorrei fare. Quando ti sei allontanata sono andato subito da Eduard ad organizzare tutto questo. So quanto adori Lissa e quanto ti piace andare a cavallo> allora non era sparito con lei, era al ranch di Eduard.

Sembra che il macigno che avevo sullo stomaco si fosse polverizzato andando via <Ti ho portato una cosa> dice frugando con una mano nel taschino interno del cappotto, estrae una scatolina blu elettrico vellutata <Buon Natale Luna> me la allunga, lo fisso per qualche istante ad occhi aperti, eravamo d'accordo che il telefono nuovo era il regalo di Natale, sono anche stupita del gesto e tremendamente curiosa.  

Lo afferro con mani tremanti, ci impiego qualche secondo di troppo per aprirlo e quando vedo il contenuto della scatola il cuore mi si ferma subito, la vista diventa annacquata e vorrei urlare dalla gioia.

Tocco il grazioso ciondolo d'oro a forma di cuore, c'è incisa una scritta e sbatto più volte le palpebre per mettere a fuoco, quando le leggo alzo subito lo sguardo <Noah> sussurro incapace di articolare un'altra parola di senso compiuto <Volevo farti capire quello che provo e ho pensato di fare in modo che tu lo possa portare sempre con te in modo che te lo ricordi> ascolto rapita le sue parole che mi riempiono il cuore, guardo di nuovo la scritta con lettere eleganti e continuo a non credere a ciò che leggo <Tu mi ami?> chiedo come se le parole di prima non avessero esaurito questa mia domanda

<Ti amo follemente Luna, da quando eravamo piccoli ma io ero troppo cocciuto per ammetterlo> questa volta una lacrima mi scappa da un occhio tracciando una linea sulla guancia cadendo giù dal mento <Anch'io ti amo Noah, non ho mai smesso di farlo> si avvicina con il cavallo in modo da poterci sporgere, con le mani mi prende le guance baciandomi, le farfalle mi invadono lo stomaco mandandomi in subbuglio.

Sarò io la tua principessa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora