CAPITOLO 3 L'UOMO DEL MISTERO

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CAPITOLO 3

L'UOMO DEL MISTERO


A due giorni di cammino da Goijara, Goija e il suo cavallo erano ormai giunti sui confini tra la terra dell'acqua ed il regno di Forember. La ragazza era esausta ma spinta dal ricordo e dalle parole del nonno a raggiungere Forember al più presto, mentre galoppava il cavallo di colpo si fermò

"E ora che hai? Vai! Vai! Louis andiamo"

Il cavallo, sulle rive di un fiume, si abbassò costringendo Goija a scendere dalla sella

"Non possiamo continuare ad avanzare ancora, devi recuperare un po' di forze. Hai già fatto qualcosa di straordinario ad arrivare sin qui senza fermarti ma ora devi riposare"

Goija, rivolta verso il fiume, non riuscì a capire chi le stesse parlando finché non si voltò verso Louis ma, invece del cavallo del nonno, vide un ragazzo sui vent'anni con capelli e occhi castani, avvicinarsi a lei

"Tu chi sei? E dov'è il mio cavallo?"esclamò stupita Goija "Come chi sono? Sono Louis"

"Hai voglia di prendermi in giro? È impossibile ciò che dici"

La ragazza continuò a gridare il nome del cavallo ma senza avere risultati

"E va bene, visto che non mi credi e ora che ti spieghi un po' di cose. Il mio nome è Louis Forst e sono originario di Aralia"

"Aralia dici??"

"Si, non so se ne sei a conoscenza ma alcuni del nostro popolo hanno la capacità di trasformarsi in animali. Per la precisione pos-siamo mutare il nostro corpo in quello dei primi tre animali nonvolanti con cui veniamo a contatto da piccoli. Come avrai notato una delle mie trasformazioni è quella in cavallo"

"Scusami, faccio fatica a crederti"

"I miei genitori persero la vita tra i confini di Icer e Goijara in uno scontro con gli uomini di ghiaccio, non so il motivo per cui ci attaccarono, si dice che non vogliano stranieri nel loro territorio, pensare che la mia gente era li in missione di pace. Mia madre riuscì a nascondermi, io scappai e sulla riva di un fiume incontrai una persona a te familiare: il Gran Maestro Manacq. Lo ricordo come fosse ieri, gli raccontai l'accaduto e mi chiese di tornare a Goijara con lui. Non avevo alternative, ero solo un bambino, quindi decisi di seguirlo. Giunto in città, tuo nonno mi offri vitto e alloggio, mi fece da maestro e almeno un'ora ogni giorno veniva da me a raccontarmi storie sulla mia terra e sugli altri regni. Una sera, ricordo, mentre cenavamo, d'improvviso Manacq si fece scuro in volto e mi costrinse a promettergli che nel caso un giorno una persona mandata da lui mi avesse detto "l'ombra è tornata", l'avrei portata da Gard uno dei suoi più fedeli amici, ed è così, che come vedi, è andata"

"È strano, il nonno non mi ha mai detto nulla su di te"

"A me invece di te ha raccontato molto, Manacq ti descriveva sempre, passava ore a parlarmi di te. Anche se ora non è più qui con noi, puoi essere sicura che lo hai reso fiero"

"Ma perché l'ombra è tornata? Cosa vuol dire? E poi perché dobbiamo andare nel regno verde da Gard?"

"Ti ho detto tutto quello che so, penso che le risposte le trove- remo quando raggiungeremo la nostra destinazione"

Goija sorrise

"Pensavo tu fossi solo un animale, pensa che se non avessi parlato avrei fatto il bagno davanti a te"

"Ahahah, era meglio se tenevo la bocca chiusa allora... Io vado in cerca di cibo, fa pure un tuffo nel fiume se vuoi, al mio ritorno accenderò un piccolo fuoco, mangeremo e riposeremo un po'"

Elelya: Il potere della luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora