CAPITOLO 11 IL PALAZZO DI DRAN

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CAPITOLO 11

IL PALAZZO DI DRAN

Al mattino i ragazzi si svegliarono nei carri che avevano continuato ad avanzare per tutta la notte

"Ancora non ci credo, da quando il nostro viaggio ha avuto inizio ci siamo sempre fermati per riposare, questa volta siamo stati fortunati" disse Hyperia

"E non dimenticare tutte le scorte di cibo, non dobbiamo preoccuparci neanche del pranzo" rispose Louis

"Ei voi, non cullatevi troppo, il viaggio è ancora lungo e chissà cosa ci aspetta" disse Orei

"Ma dai amico mio, su con la vita! Finalmente un po' di relax, goditelo" disse sorridendo Louis

In quel momento i carri si fermarono, i ragazzi aprirono le tende e videro un lago dentro ad un cratere inattivo di un vulcano "Scendete pure, faremo una sosta qui, devo far riposare i cavalli e riparare alcune ruote del carro" disse Sydo

"Quando saremo pronti a ripartire vi chiamerò io, voi intanto godetevi questo luogo" disse l'uomo che guidava il carro con le scorte. I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte, il lago era bellissimo, tutti avevano voglia di tuffarsi in acqua

"Coraggio amici, scendiamo da quel sentiero e raggiungiamo la riva" disse Hyperia

Goija, Orei e Louis la seguirono, Erif invece gridò:

"Perché fare tutta quella strada quando ci si può tuffare da qui"

Il ragazzo prese la rincorsa e fece un tuffo nel lago da un elevata altezza, gli altri raggiunsero il bordo del cratere per controllare le sue condizioni. Erif non tornava a galla, corsero a riva senza mai perdere di vista il punto il cui l'amico si era tuffato

"Erif, Erif" gridava Goija

Quando raggiunsero la riva, il ragazzo emerse dall'acqua per respirare

"Sei uno stupido!" gridò Goija

"Ci hai fatti spaventare" disse Hyperia

"Che fate ancora li, l'acqua è stupenda" rispose Erif mentre nuotava

I quattro si lanciarono in'acqua, iniziarono a schizzarsi e a sfidarsi in gare improvvisate di nuoto tra loro. Hyperia, con i suoi poteri, creò alberi acquatici formando un intero boschetto sul lago, Louis, mutato in lupo, catturò pesci vicino le rive, Orei sfruttò l'ambiente creato dall'amica per alle- narsi e fare esercizi fisici, Goija intravide Erif a largo che nuotava, s'immerse sott'acqua e senza farsi notare lo raggiunse facendolo spaventare

"Non ti avevo visto, come fai a trattenere il respiro sott'acqua per così tanto tempo?" chiese Erif

"Ricordi? Vengo della terra dell'acqua, è una dote che ho da quando sono nata" rispose Goija

"Hai un'abilità utile"

"E non è l'unica! Ti andrebbe una gara di nuoto?"

"Certo, non si è mai visto che mi sottraggo a una sfida" "Lo vedi quello scoglio, chi lo tocca prima vince"

"D'accordo, al mio tre si parte, uno due tre"

Erif partì di scatto e nuotò con tutte le sue forze verso lo sco- glio, Goija aspettò che il ragazzo arrivasse a pochi metri dal traguardo poi sparì sott'acqua riapparendo con la mano sullo scoglio due bracciate prima che Erif lo toccasse

"Come diavolo hai fatto?" chiese Erif

"L'acqua è il mio elemento, so nuotare veloce come un pesce, a quanto pare ti ho battuto"

Elelya: Il potere della luceWhere stories live. Discover now