Cronache di Hope Hopkinson

Psycho Sitter -pt.1

Mi piacerebbe cominciare con questa storia, ovvero la prima ficcyna che ho letto appena entrata su Wattpad. Ero nuova e non sapevo ancora a cosa stavo andando incontro.
Così, quando ho visto questa storia horror con tre milioni di visualizzazioni, mi sono detta "Deve essere una bella storia se così tanta gente l'ha letta"
Erravo. Oh, se erravo.
Se cercavo una storia horror intrigante e spaventosa, ciò che ho trovato sono stupidità, trash e Harry Styles con gli occhi cambia colore e una vocina malvagia nella testa.
Quindi, senza ulteriori indugi, vi do il benvenuto su Psycho Sitter.

Tutto comincia con la nostra protagonista Hop- ehm Cassandra,
che esce da scuola con la sua amica Summer. Fuffa, Cassandra torna a casa, dove i suoi genitori si stanno preparando per andare in Australia una settimana. Si scopre che arriverà una babysitter per prendersi cura di Cassandra e di suo fratello di otto anni, Ben.
Fuffa, i genitori partono e, improvvisamente, si spengono le luci e bussano alla porta.
Oh, ma chi sarà mai? Ma naturalmente il nostro Enrico Stile! Hello, dear!
Il nostro caro ragazzo chiama Cassandra "piccola" e chiede dove sia la cantina. La nostra prode eroina si stranisce e, giustamente, gli chiede perché  voglia saperlo.
La sua risposta?
"Per legarti e lasciarti lì"

Okay, Enrico. Prima di tutto stai calmo.
ANYWAY, Henry costringe Cass a portarlo in cantina e a lei parte il pippone mentale: perché il cielo è blu? Perché la forchetta si chiama così? Perché tutto attaccato si scrive staccato e staccato si scrive tutto attaccato? Ma soprattutto, perché Henry ha tatuata la scritta 'I am sorry'?
Fuffa, Enrico schiaffeggia Cass perché lei ha detto al fratellino di chiamare la polizia ma il bambino non ha trovato il cellulare.
Uscire fuori e chiamare aiuto dato che la porta è aperta no, eh?
Sono scemi.
Henry si incazza e se ne va in cucina a bestemmiare per un'ora, mentre i due mentecatti rimangono in cucina immobili come amebe.
Ripeto, uscire a chiamare aiuto no, eh?
Fuffa, ad Henry cambiano colore gli occhi e accoltella il piede di Cassandra, poi la fa svenire.
Il giorno dopo, Cassandra e Ben tentano la fuga, ma prima Cass deve prendere una cosa di fondamentale importanza.
Cosa? Vi starete chiedendo.
I vestiti

Cassandra, che noi chiameremo Ameba, dice al fratello che se ne devono andare e cosa dice, questo bambino degno del Premio Nobel per la Scienza?
"Perché stiamo uscendo da qui?"
...
Ora, ho capito che c'ha otto anni, ma ci arriverebbe anche il mio pesce rosso morto suicida (riposa in pace, Sheppard).
I due fuggono nel bosco difronte casa loro ma, sorpresa sorpresa, Henry li sgama e li insegue armato di pistola.
I due cerebrolesi lo seminano e cosa fanno?!
Si addormentano.
In mezzo al bosco.
Con uno psicopatico alle calcagna.
...
Come direbbe Gandalf:

Grazie, G. Mi hai tolto le parole di bocca.
Vabbè, i due si svegliano e si mettono ad accarezzare un cerbiatto, che per Ameba significa speranza e bla, bla, bla...RAGA, VI STA INSEGUENDO UN PAZZO E VOI CONTEMPLATE UN CERVO! *momento sclero terminato*
I due sono tutti carini e coccolosi con l'animale (che, a mio parare, li prende per scemi) PERÒ, c'è un però...
Acquattato tra le ombre c'è il nostro pazzo preferito e no, non sto parlando del Joker, bensì di Stile, Enrico Stile che ci delizia con una conversazione con la sua parte malvagia, ovvero una specie di Darth Vader nella sua testa. In sintesi, era la parte malvagia ad aver fatto del male ad Ameba, il povero Enrichetto non c'entrava nulla.
Se, certo, come no.
Comunque Henry si incazza con il Darth Vader nella sua testa e urla.
I due fratelli lo sentono e cercano di scappare ma Henry spara a Ben.
Morirà? Non lo sapremo mai.
I buoni propositi con cui ho cominciato a scrivere sono finiti, ora ho bisogno di una camomilla...o di un calmante per orsi.
La mia vocina nella testa vi saluta, se qualcuno volesse consigliarmi qualche orrore da recensire è il benvenuto.
Andate in pace (o in guerra, dipende)