08

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Jimin si recò verso il bagno con lentezza.

Le gambe ancora gli tremavano e il suo intero corpo era dolorante a causa di ciò che era successo.

Si maledisse per essere stato così debole.

Aveva dato a Yoongi ciò che voleva, non era riuscito a resistere.

Non che non gli fosse piaciuto, ma per principio non avrebbe mai voluto dargli quella soddisfazione.

Un sospiro uscì dalle sue labbra quando entrò in bagno, e si poggiò al muro chiudendo gli occhi.

Sei un coglione

Scosse la testa e si avvicinò al lavello, aprendo l'acqua e facendola scorrere.

Quando fu abbastanza fresca ne prese un po' tra le mani e poi si bagnò il viso, cercando di far passare il rossore sulle sue gote.

Si chinò ancora e bevve un goccio d'acqua, per poi prendere della carta ed asciugarsi, guardandosi poi allo specchio.

Aveva ancora gli occhi lucidi e il viso rosso; si sistemò meglio i capelli e sbuffò, per poi uscire dal bagno e recarsi in classe.

Fortunatamente ricordò la strada e riuscì ad entrare poco prima che la campanella suonasse.

Sospirò e si sedette al suo posto, raggiungendo il suo...futuro amico Jungkook.

O almeno sperava, sembrava davvero gentile.

Cercò di sembrare il più naturale possibile nel sedersi, ma fallì miseramente, e si morse un labbro fino a farsi uscire il sangue per non lamentarsi del dolore che aveva.

"Woah Jimin, hai un'espressione sconvolta, che è successo? La segreteria ti ha sconvolto?" piegò la testa Jungkook, guardandolo.

"No, non è...non è niente" scosse la testa arrossendo.

"Sicuro? Ti senti male? Se vuoi posso accompagnarti fuori per prendere un po' d'aria?" fece il più alto con preoccupazione.

"No davvero Jungkook, sei gentilissimo ma è tutto okay" disse piano Jimin, portandosi una mano alla testa.

"Mh...a me non sembra, guarda che possiamo dire al professore che non ti senti molto bene, non è la prima volta che un ragazzo nuovo si sente male il primo giorno" rise piano Jungkook.

Jimin sospirò. "Va bene, ho bisogno d'aria" cedette poi.

Jungkook annuì vigorosamente e si alzò dalla sedia, seguito dall'altro, che sembrava essersi trasformato in un bradipo.

Lo prese a braccetto ed uscì dalla classe, notando che il professore stesse per entrare.

"Professore, mi scusi, Jimin non si sente molto bene, posso accompagnarlo fuori a prendere una boccata d'aria?" Chiese educatamente.

"Oh? Sì certo, ma cosa succede?" Domandò lui preoccupato.

"È solo...mi gira la testa" si morse il labbro Jimin, con nervosismo.

"Allora mi raccomando, prendi acqua e zucchero e mettiti seduto, va bene?" Disse l'uomo guardandolo.

Jimin annuì. "La ringrazio" disse con un piccolo sorriso forzato.

Il professore li congedò e allora i due si avviarono verso il bar.

"Così impari la strada per venire qui, è un po' lontano, devi sempre correre per arrivare prima e non trovare gli altri" fece spallucce, ridacchiando.

Voltò a destra, e Jimin deglutì quando passarono in quel corridoio, davanti ad una porta chiusa.

Eh sì, lì dentro pochi minuti prima era successo il finimondo.

Yah smettila

Scosse la testa e si fece accompagnare fino al bar della scuola.

"Buongiorno, potremmo avere un bicchiere d'acqua con dello zucchero?" chiese Jungkook con gentilezza.

Una donna sulla quarantina si girò annuendo, poi prese un bicchiere e lo riempì d'acqua, poggiandolo sul bancone.

Afferrò due bustine di zucchero ed un cucchiaino e glieli porse.

"Ecco a voi" sorrise poi.

"Grazie mille" fece allora Jimin, prendendo il bicchiere e le bustine.

"Andiamo lì, siamo vicini alla finestra, così respiro aria fresca" esclamò Jungkook quasi saltellando verso il posto accanto alla finestra.

Jimin lo guardò incuriosito, e gli fu inevitabile non sorridere; era così spensierato e allegro, riusciva a contagiarlo.

Lo seguì e si sedette accanto a lui, per poi versare le due bustine di zucchero nel bicchiere e girare col cucchiaino finché non fu sciolto.

"Sei davvero gentile e simpatico, Jungkook-ah" disse poi. "Dimmi che non è una di quelle fregature e che poi ti rivelerai uno stronzo"

Jungkook rise leggermente. "No Jimin, non è una fregatura, cerco sempre di aiutare chi è nuovo e mi piace fare amicizia"

"Oh beh, anche a me piacerebbe fare amicizia con te, dato che sai...con Yoon-"

"Mh...e cosa ci fate voi due qui?" lo interruppe una voce profonda.

La sua voce profonda.

Strinse gli occhi, per poi alzare lo sguardo su di lui, deglutendo.

"Oh, Jimin non si sentiva bene così l'ho accompagnato qui" disse il moro.

"Ah Jungkook-ah, sei sempre così disponibile...e tu cos'hai, Jiminie?" Yoongi fece un sorrisetto storto, guardandolo.

"Solo...mi girava la testa" disse lui supplicandolo con lo sguardo di stare zitto.

"Sì? Chissà perché?" piegò la testa verso di lui.

Jimin si morse il labbro e abbassò lo sguardo.

"Dovresti guardarmi quando mi rivolgo a te, ragazzino" fece Yoongi.

Il minore sospirò e fece come ordinato, per quanto gli risultasse difficile.

"Ecco, meglio" annuì l'altro, per poi girarsi verso Jungkook. "Ci vediamo stasera"

Jimin si girò confuso verso l'altro.

"Perché?" domandò il diretto interessato.

"Ho bisogno di parlare con Seokjin, quindi verrò a cena da voi" rispose il più grande facendo per andarsene, non segnando Jimin neanche di uno sguardo.

"Oh, okay" annuì Jungkook. "A stasera hyung"

Jimin tornò a respirare solo quando il moro se ne fu andato.

"Dev'essere dura averlo in casa" disse Jungkook guardandolo.

"Già...tu lo conosci, da quanto ho capito" gli rispose il più basso.

"Yoongi? Sì beh, mi ha visto crescere" fece spallucce. "A volte è davvero insopportabile, ma in fondo gli voglio bene e so che lui mi proteggerebbe da qualsiasi cosa, una volta si è incazzato davvero tanto con un ragazzo che mi ha picchiato"

"E come...come lo conosci?" Domandò Jimin sempre più curioso, non immaginandosi un Yoongi così protettivo.

"Beh, Yoongi è il migliore amico di mio fratello, Seokjin hyung"

Ah. Merda.

εxcнαηgε [м.үg+ρ.נм]Where stories live. Discover now