017

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"Jimin...hey? Jimin, svegliati" sussurrò una voce ancora lontana al suo orecchio.

Non ebbe la forza di aprire gli occhi, sentiva la testa scoppiargli e le ossa fargli male, mentre ricordava cosa fosse successo la sera precedente: non aveva dato retta a Jungkook e si era ritrovato sulla strada, sotto la pioggia e con un piede incastrato nella bicicletta.

Ricordò quanto fosse stato gentile Yoongi, che era corso a prenderlo e si era preso cura di lui e...aveva fatto il bagno insieme a lui...

Oh dio santo... pensò ricordando le cose che gli aveva detto, delirante a causa della febbre alta.

Pensò che sicuramente avrebbe finto di niente e lo avrebbe ignorato come era solito fare, ma non fu affatto così, perché solo in quel momento capì che era lui a chiamarlo e ad accarezzare i suoi capelli.

Con fatica aprì gli occhi, sentendoli pesanti come macigni. "Yoon...Yoongi?" lo chiamò con voce flebile e stanca, cercando di guardarlo.

"Sì Jiminie, sono io...come ti senti?" domandò  a bassa voce, sedendosi accanto al corpo del minore.

"Uno schifo..mi scoppia la testa e mi fa male tutto, e la caviglia...ugh" mugolò in un lamento, stringendosi nelle coperte e stringendo gli occhi. "Ma tu...non dovresti stare a scuola, hyung?" fece poi, notando che fossero le dieci e mezza del mattino.

"Non sono andato, non ho mai fatto un'assenza quest'anno, quindi potevo permettermelo" rispose il maggiore portando una mano alla sua fronte. "Sei ancora bollente...tieni, misurati la febbre, io ti porto del thè e dei biscotti così mangi e puoi prendere la medicina, okay?" disse passandogli il termometro.

Jimin mugolò qualcosa e assentì, prendendo il termometro e portandolo sotto l'ascella, tra il torace ed il braccio, chiudendo nuovamente gli occhi e sentendo Yoongi uscire dalla sua stanza.

Beh, quantomeno non aveva finto di nulla, anzi, stava continuando a preoccuparsi per lui e gli stava facendo molti favori, cosa che il Yoongi che aveva imparato a conoscere non avrebbe mai fatto.

Il 'nuovo' Yoongi entrò in camera dopo circa dieci minuti, con una tazza di thè ed un piattino con circa una decina di biscotti nelle mani, che poi appoggiò nel comodino accanto al letto di Jimin. "Ecco qui...dammi il termometro" disse sedendosi nuovamente accanto a lui.

Il grigio annuì flebilmente e senza neanche vedere gli passò il termometro, girandosi a guardarlo in attesa di una risposta.

"Cavolo...hai ancora 39 di febbre, appena finisci di mangiare devo portarti dal dottore, okay?" fece il moro passandogli la tazza di thè ancora fumante.

Jimin si alzò a sedere con molta fatica ed appoggiò la schiena alla testiera del letto, scuotendo la testa vigorosamente. "Non mi va, non ce la faccio..." si lamentò stringendo gli occhi.

"Infatti ti ci porto io, mica ci vai da solo" alzò gli occhi al cielo il maggiore.

Il piccolo sbuffò e bevve un sorso di quella bevanda calda, per poi assentire. "Sì ma non riesco neanche a reggermi in piedi"

"Se questa è una scusa fai prima a dire che vuoi che ti porti in braccio, Park" ridacchiò Yoongi, prendendo il piattino con i biscotti e rubandone uno.

"N-no, ma che dici..." abbassò lo sguardo e sentì le guance scaldarsi ancora di più di quanto già non fossero bollenti.

"Sì, come vuoi, ora mangia un po' di biscotti dai, fai il bravo bambino" rispose il maggiore con un sorriso divertito.

"Sei antipatico" sbuffò Jimin, mettendo un tenero broncio sulle labbra.

"Sì? Dopo ciò che ho fatto per te hai il coraggio di dire che sono antipatico?" inarcò un sopracciglio il maggiore.

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⏰ Last updated: Feb 23, 2019 ⏰

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