La tragedia

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Arrivò il giorno della prima. Tutto era pronto per il grande spettacolo. Il palco era allestito, le ballerine si stavano riscaldando o truccando nel lungo corridoio delle quinte, i cantanti gorgheggiavano per riscaldare la voce.

Il tutto mentre dall'altro lato del teatro, quello adibito al pubblico, una fiumana di gente faceva il suo ingresso, prendendo posto sulle eleganti poltrone in velluto rosso. Il palco numero cinque, come deciso dal proprietario e dal Visconte era stato occupato proprio da quest'ultimo, che si era comodamente seduto su una delle poltrone.

Marinette si sistemò i corti capelli, osservandosi allo specchio. Qualcosa la agitava terribilmente, sentiva le mani sudate e il cuore che batteva a mille. Eppure non poteva certo essere dovuto al suo ruolo nello spettacolo, insomma doveva fare un paggio muto, era un ruolo alquanto semplice.

«Marinette, tutto bene? Sei pallida come un lenzuolo!» esclamò Alya, vedendola in quello stato.

«Sì, sì, sto bene...» disse lei dandosi un paio di schiaffetti sulle guance e scuotendo un po' la testa, ma la sensazione sembrò comunque non andarsene.

Proprio in quel momento, alle loro spalle, passò Chloé, con il suo enorme e ingombrante costume di scena giallo canarino e l'altissima parrucca incipriata.

«Fate largo, sta passando la Prima Donna di questo teatro!» diceva la sua assistente, davanti a lei, facendo continui gesti con le mani come a voler scacciare delle mosche.

La bionda lanciò uno sguardo di sfida alla corvina, che però era troppo impegnata a preoccuparsi del suo insensato malessere, per curarsi davvero di lei.

«Quanto non la sopporto!» borbottò invece la castana al suo fianco.

«Lasciala stare Alya, non ne vale la pena.» disse allora lei.


Il sipario si aprì.

Mostrando tre attori vestiti con eccentrici indumenti da cortigiani, di sfavillanti colori accesi e a fianco a loro si aggiunse anche Alya, vestita come una domestica, ma anche lei con una camicetta a righe dai colori sgargianti.

I tre iniziarono a cantare un verso a testa, mentre Alya faceva semplicemente delle smorfie a seconda di cosa sentiva.

Se noi milady insieme al giovanotto troverem,

e per milord un colpo al cuorsarebbe proprio un colpo al cuor,se lui la scoprirà protegga il signor.


La rossa si avvicinò all'ingresso del palco, mettendo la boccetta, che solitamente Chloé usava per rischiararsi la voce, sul tavolino, proprio dietro le quinte, in modo che prima di entrare potesse usarlo.

«Sabrina!» sentì gridare poi alle sue spalle.

Si voltò, correndo verso di lei.

«Arrivò Chloé!» fece, con quella voce da ochetta.

In quel preciso istante lui si avvicinò al tavolino, afferrando il contenitore del liquido e sostituendolo con uno identico.

Li aveva avvisati che se non avessero seguito le sue direttive lo spettacolo sarebbe stato un disastro e così sarebbe andata. Non avrebbe permesso a nessuno di oscurare e lasciare muta la sua adorata.

Se lui lo scoprirà protegga il signor.

La seconda tenda del sipario si aprì, mostrando un grosso letto a baldacchino su cui, vi erano Marinette e Chloé dietro un ventaglio, che fingevano di baciarsi.

My Angel of MusicWhere stories live. Discover now