Antenati Dal Campo Mezzosangue

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Jason's pov
Devo ammettere che Loki guida in modo meraviglioso, davvero magnifico! E poi la Maserati è una macchina fantastica!

Jason: "Mio signore... Dov'è che stiamo andando?"

Loki: "In un posto con delle persone, mi sembra logico"

Jason: "Si, certo. Mi perdoni per la mia ignoranza"

Loki: "Non importa. Domandare è lecito e rispondere è cortesia."

Jason: "Sagge parole mio signore; come sempre"

Ehm... In realtà non ho ben capito dove stiamo andando, perciò presumo che dovrò intuirlo da solo.

Allora... C'è una strada, una specie di bosco... E in lontananza... Oh no, non può essere!

Jason: "S-sire... Q-quello È i-il..."

Loki: "Purtroppo si. Il campo Mezzosangue"

PURTROPPO?! Oh santi numi i miei parenti di sangue sono semidei!!! Il che... Ok, c'era da aspettarselo vista la mia magnificenza, ma... WOW! Ah, se lo sapesse Giulia! Sono sicuro che darebbe di matto; adora questo posto e... E perché ultimamente penso sempre a lei? Prima era solo una mia pedina; ma da quando sono "guarito" e non rischio più di morire da un momento all'altro, io... Non so, forse era lei che aveva un non so che di speciale...

Loki mi picchietta su una spalla, risvegliandomi dai miei pensieri

Loki: "Senti, dovrei andare anche dai romani e non mi va di fare tre mila giri; non è che potresti portarci un po' indietro nel tempo... Circa... Dopo l'attacco di Gea e pochi giorni prima che i Romani partissero?"

Jason: "Ovviamente! Ogni suo desiderio è un ordine padre, cioè... Padrone"

Loki's pov
Padre. Gli è venuto spontaneo chiamarmi così.
Riesco a nascondere un sorriso, ma è come se dentro di me si fosse accesa una piccola scintilla. Ah ma di che sto parlando? Sto diventando pazzo, non c'è altra spiegazione! Affezionarmi a qualcuno? Io? Mai.

Certo che ne è passato di tempo, ma a me sembra l'altro ieri che ci siamo incontrato per la prima volta

Flashback

Era un giorno come tanti altri, uno di quei giorni in cui Thor e compagnia festeggiavano le loro vittorie e io venivo ignorato. Ero stanco di crescere sotto la sua ombra, ma chi si credeva di essere? Pensava di poter avere tutto e tutti, ma non era altro che un bimbo viziato.

Stavo passeggiando per Asgard, con la unica compagnia della notte, quando sentii un pianto. Il pianto di un bambino.

Seguii il rumore finché non ne trovai la fonte: un bimbo paffutello di circa un anno, vestito con pochi straccetti.

Non so cosa mi attirò in lui, ma lo presi in braccio con l'obiettivo di portarlo da Heimdal; però appena fatto un passo il fanciullo smise di piangere e iniziò a fissarmi un modo inquietante.

Acellerai il passo e quando finalmente intravidi il Bifrost inizia a correre, ma il bimbo sparì, letteralmente.

Loki: "Non mi sono sognato di te e non ho voglia di perdere tempo, fatti vedere. Ora"

Lui ricomparve ai mie piedi, con in mano una barretta di cioccolato e il viso tutto sporco

Lo presi per mano e lo condussi dal guardiano del ponte, ma a pochi passi dalla destinazione scomparì di nuovo

MONDI PARALLELI [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora