Il respiro irregolare, le mani strette a pugni. Si strinse le gambe al petto, posando lo sguardo fuori dalla finestra da cui entrava la luce della mattina. Si dondolò per tranquillizzarsi, i ciuffi corvini che ondeggiavano davanti agli occhi.
Dopo una manciata di minuti, sentì la porta aprirsi da cui entrarono due infermiere.
"Buongiorno Minho, ti abbiamo portato la colazione e le tue medicine" Disse una delle due avvicinandosi lentamente a lui con i due bicchierini, mentre l'altra posizionava la colazione sulla scrivania.
Minho si voltò a guardarla, muovendosi lentamente per afferrare prima le pastiglie e poi l'acqua.
L'infermiera osservò l'internato portarseli alla bocca, poi riprese con se i bicchieri ed uscirono, lasciandolo solo.
Appena la porta si chiuse, Minho infilò un dito tra le labbra, infilandole fin dietro ai molari, tra la piega delle guance ed estrasse le tre pastiglie colorate.
Le osservò per un po' sul suo palmo, poi capì.
