"termiti "

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-così le hai chiesto scusa. - dice mio fratello Hugo. Siamo stesi su una coperta alla tana, mangiando cioccorane guardando il sole. Mi passa una cioccorana ed io la apro, dandogli la figurina di Beda il Bardo. Annuisco, ingoiando la testa dell'animaletto.

-beh, e adesso vediamo che succede. Ho detto ad Albus tutta la verità. - dico poggiando la fronte sul suo petto mentre lui mi mette un braccio attorno alle spalle. Stiamo un po' in silenzio, gustandoci l'aria fresca dell'estate. È il mio ultimo giorno di ferie. Dopo il matrimonio devo andare direttamente a lavorare, l'ufficio di capo direttore mi aspetta.

Sorrido. Mi mancherà la mia famiglia, stare in silenzio nel mio appartamento mi farà un brutto effetto. Tra i pianti dei bambini e le urla di mia madre, qui il silenzio è quasi simile ad un utopia. E poi mi mancherà mio fratello. Tantissimo. Non mi sono mai sentita così vicina a mio fratello come in questo periodo.

Passare le mie serate a progettare la morte prematura della mia futura cugina con il mio fratellino era la cosa più bella di tutte. Lo stringo forte mentre lui mi posa un bacio sulla fronte.

-eri sporco di cioccolato vero? -

-sicuramente. - dice per tutta risposta, dando un morso alla mia cioccorana. Assottiglio lo sguardo e gli mollo un pugno sul braccio. Lui ridacchia, scompigliandomi i capelli. Sbuffo. Stupido ragazzo. Non mi mancherà così tanto forse.

-Dove sono Albus e Joanna? - chiede lui.

-sulla casa sull'albero. -

-che cosa? - strilla alzandosi di scatto e facendo cadere tutte le cioccorane.

-si stanno facendo le coccole, non è un male-

-cosa.. Il punto è che non volevo che Albus se la portasse e ho cominciato a smontarla per nasconderla. -

-scherzi? Sei un mago o cosa, potevi nasconderla più facilmente! - i geni granger stanno organizzando un evasione di massa dagli eredi di mia madre, dato che nemmeno mio fratello sta dimostrando molta intelligenza.

- senti il punto è... - dice lui innervosendosi e facendomi cenno di stare zitta.
-che ho allentato le viti, ma non ho finito il lavoro. -

-ecco questo è grave! - dico alzandomi di scatto e avvicinandomi alla casetta.

-ragazzi, potreste scendere un secondo, dobbiamo dirvi qualcosa di importante!- ho appena aggiustato la vita di mio cugino, non posso rompergli tutte le ossa qualche ora dopo.

-certo! - dice mio cugino affacciandosi. - come va? - la casetta fa un pessimo scricchiolio. Cerco la bacchetta nei pantaloni. PERCHÉ QUELLA BACCHETTA NON È MAI DICE SERVE. Adesso mi tocca fargli scendere, perché dall'aria preoccupata di mio fratello mi pare di capire che nemmeno lui abbia quella cosa del cavolo.

- ehi ragazzi! - un altro scricchiolio sinistro. Merlino, Morgana e Priscilla, vi prego non fateli cadere. Mi sentieri troppo in colpa dopo, per favore, e mi dovreste sopportare di più di quanto mi sopporti mio fratello.

-tutto a posto! - sillaba Joanna alzando i pollici nella mia direzione e facendomi l'occhiolino.

-anche quello che succede quassù tra noi due è importante- dice Albus mettendo un braccio attorno alle spalle di Joanna.

- aspettate, che adesso scendiamo. - altro rumore, una vite cade per terra. Poveri noi.

-ci mettiamo poco! - dice Joanna prendendolo per mano e trascinandolo dentro.

-Molto meno di quanto crediate- dice mio fratello prendendomi la mano e spingendomi più dietro possibile. In quel momento tutti e due urlano e la casetta cade letteralmente a pezzi, buttando all'indietro mio cugino e la sua ragazza, sommergendoli di legno, calcinacci, viti e guai.

Io ed Hugo ci guardiamo negli occhi.
-secondo te dobbiamo scappare per non farci prendere da mamma o aiutarli? - mi dice mio fratello guardando la montagna con aria pensierosa. Il mio primo pensiero è "scappiamo", ma subito mamma e nonna Molly escono di casa e con le bacchette fanno lievitare via la montagna. Operazione scappare : non riuscita.

-beh, almeno siete insieme. - dice zia Ginny porgendo ad entrambi una tazza di caffè bollente. Beh devo dire che Merlino, Morgana e Priscilla hanno largamente ignorato le mie preghiere. Alla faccia della fede. Sono tutti ingessati al San Mungo con Molly che li riempie di ossofax.

-mi dispiace così tanto ragazzi! - dico io con un espressione dispiaciuta.

-e di che cosa? - infatti non è colpa mia, è colpa di Hugo e dei geni Granger che vanno in vacanza sempre quando si ha bisogno di loro.
-papà dice che sono state le termiti, infatti vuole far controllare l'albero. - si come no. Tu credici Al, e vedi che se lo ripeti andrà meglio.

-Le termiti sono killer silenziosi. - dice mio fratello con aria comprensiva mentre io gli mollo un pugno sul braccio. Stupido idiota.

-ciao Molly! - dice Hugo cambiando argomento.
-come stanno. -

-la buona notizia è che le ossa guariranno entro poche ore. -
Un sospiro di sollievo si alza tra tutti quanti, sopratutto mio fratello, che aveva paura di essere la causa di un eterna malformazione di nostro cugino.

-la cattiva notizia è che il matrimonio verrà rimandato. A domani almeno. - tutti sbuffano e Joanna guarda dispiaciuta Albus.

-nessuno potrà lasciare questo ospedale per oggi. Tranne voi ragazzi, tutti fuori forza, devono riposare! - dice spingendoci fuori.

-è assurdo, noi.. - protesta debolmente Albus.

-non discutete, fuori- mentre i due malati ci salutano doloranti, mia cugina ci sbatte letteralmente la porta in faccia. Prima che Molly chiuda la porta vedo Joanna stendere la mano sana verso Albus, che l'afferra tra la sua. Un sorriso esce spontaneo sulle mie labbra.


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