kacchan's pov
-oddio mamma, sei un genio!- l'abbraccio forte -dobbiamo andarci subito! prima che gli faccia del male...--certo, chiamiamo la polizia cosi lo arrestano una volta per tutte. ha esagerato, lo denunceremo e avrà quel che merita va bene?- mi accarezza una guancia.
le stringo la mano, annuendo.
dopo 10 minuti siamo già in macchina, diretti alla famosa prigione abbandonata, insieme a due volanti della polizia con sopra 4 agenti.
l'ansia sta crescendo dentro di me, nonostante io stia cercando di convincermi che vada tutto bene. deku stava bene, deve stare bene.
lo ammazzo quell'uomo di merda se solo l'ha sfiorato.non posso perdere il mio deku, non voglio perderlo.
devo andare a salvarlo, in fretta.
deku's pov
sono steso a terra, il corpo dolorante.
sto piangendo, le guance rosse.ho la schiena a pezzi per le numerose frustate ricevute. fortunatamente non con la spranga di metallo, me ne sono stato buono e zitto tutto il tempo e lui mi ha premiato picchiandomi solo con il bastone.
ha fatto un male boia comunque.
la schiena mi sta sanguinando, spero non si infetti niente.
sono steso a terra.
le mani dietro la schiena, ancora legate dalle manette e dalla catena.non ho più la maglietta.
ho lo sguardo spento, i miei occhi si stanno svuotando. non capisco più niente, vedo tutto sfuocato.
ora lui non c'è.
ma poi torna, per divertirsi con me.
io non voglio.voglio tornare a casa, da kacchan. voglio che mi stringa tra le braccia sussurandomi che mi ama. voglio che mi baci, che mi tocchi.
solo lui può farlo, nessun altro.
perchè io sono solo suo.è mi sto sentendo davvero tanto in colpa, mi sembra di aver appena tradito kacchan.
con suo padre poi.non ero affatto d'accordo, io non volevo farlo ma non ho saputo oppormi quindi mi sembra di averlo tradito. come farò a guardarlo in faccia?
sento un peso, un buco nel petto.
ormai non smetto più di piangere.
la gamba mi fa ancora un po' male, ma mi sto abituando al dolore quindi non ci faccio più molto caso.
non si è infettata, per fortuna.voglio solo che tutto questo finisca, voglio solo svegliarmi nel mio letto e scoprire che questo è solo un incubo e che kacchan dorme accanto a me.
inconsciamente mi giro di lato, come se ci fosse davvero lui.
ma non c'è.chiudo gli occhi, cercando un po' di pace almeno nei miei sogni.
kacchan's pov
finalmente siamo arrivati, vedo il carcere in tutto il suo squallore, è proprio abbandonato.
le pareti esterne sono dipinte di un bianco vecchio, lurido, un po' scrostato ogni tanto. dall'entrata si vedono alcune finestre, anch'esse con le sbarre sudicie, alcune pure rotte.
non so perché io mi stia perdendo a guardarmi in giro vista la situazione, ma sono davvero molto agitato e preoccupato per il mio deku.
gli agenti ci fanno cenno di scendere dall'auto silenziosamente, noi eseguiamo.
due di loro si avviano verso il portone d'ingresso mentre gli altri due restano fuori, pronti in caso di bisogno.
decido di seguire i due agenti che si dirigono all'interno, lasciando mamma con quelli fuori, al sicuro.
una volta entrati iniziamo a guardarci in giro, tenendo occhi e orecchie aperte, in caso di movimenti o rumori sospetti.
qui è tutto pericolante e si vedono anche evidenti segni di vandalismo, si vede che ai ragazzini piace venir qui a colorare i muri. beh, buon per loro.
...
sono ormai venti minuti che giriamo e rigiriamo per il piano terra, abbiamo controllato tutte le celle e non c'è traccia di deku o di mio padre. abbiamo trovato solo calcinacci, rifiuti e altri calcinacci.
decidiamo di salire al piano di sopra.
le scale sono dannatamente pericolanti e ripide, quindi ci mettiamo 10 minuti solo a salirle.
subito ci rendiamo conto che il primo piano è decisamente diverso dal secondo.
non c'è un filo di polvere, è tutto perfettamente in ordine, non c'è niente fuori posto e non c'è nemmeno un calcinaccio a terra, tutti i muri sono perfettamente intatti e dipiniti magnificamente. ma chi diamine c'è passato qui?
in fondo al corridoio sentiamo un grido piuttosto insolito.
non è un grido come gli altri... questa voce, io la conosco... questa voce mi sta chiamando, sta gridando il mio nome!
-KACCHAN, VIENI A SALVAR- il grido si interrompe trasformandosi in un urlo di dolore.
poi si sente un'altra voce -stai zitto, cazzo!- riconosco anche questa voce, è quella feccia di mio padre.
faccio cenno agli agenti di dirigerci verso la fine del corridoio, dove c'è una porta perfettamente laccata e con un sacco di lucchetti e serrature.
i due agenti si mettono ai lati della porta, tirando fuori le pistole.
sento l'ansia iniziare a prendere possesso del mio corpo, non riesco ad aspettare un secondo di più.
deku è oltre questa porta.
è vivo.guardo i due agenti e mi avvicino alla porta, quello a destra mi ferma con un braccio.
lo guardo e lui mi allunga una pistola.
la prendo, con le mani dannatamente tremanti. che mi prende? di solito non sono sicuro di me?? perchè ora no? forse perchè c'entra deku... mi manda sempre in cofusione.
abbasso la mano sulla maniglia, faccio un profondo respiro per calmarmi e apro questa dannata porta.
lo spettacolo che mi si para davanti mi fa gelare il sangue nelle vene e sgranare gli occhi.
deku è ammanettato ad una sbarra di metallo, ha un bavaglio in bocca e le lacrime agli occhi.
è piegato in avanti, nudo.
sento la rabbia montarmi dentro e, come un fuoco, divampare in me.
dietro di lui, mio padre ha in mano una spranga di ferro e in faccia sfoggia un sorriso talmente da maniaco che mi spavento un po' pure io.
notando la spranga, noto anche gli innumerevoli lividi sul corpo di deku e il taglio sulla gamba.
quell'essere spregevole, dopo aver dato un'ultima occhiata a deku, si volta completamente verso di noi -bene, bene, bene- ghigna -chi abbiamo qui?-
il suo sorriso da maniaco si allarga ancora di più, mentre si picchietta la spranga sul palmo della mano.-●-
ehiii, come va?
non so cosa scrivere :/comunque, non c'entra assolutamente nulla, ma ieri ho ordinato degli occhiali perchè ci vedo poco da lontano, ma solo con un occhio.
quindi mi sa che dovrò portare gli occhiali ogni tanto a scuola ^^e voi? occhiali o no?
fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e vi mando un abbraccio, alla prossima ♡
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i need you || bakudeku
Fanfiction{bakudeku completa} L'ho scritta a quindici anni, se fa schifo, non è colpa mia. izuku midoriya, 16enne timido e disordinato, si trasferisce nell'affollata New York, città in cui vive sua madre. li inizierà una nuova scuola e tenterà di fare anche...