Kacchan's pov
-ti faccio nero- sussurro tra i denti, stringendo i pugni.Vedere deku in quel modo mi sta facendo salire una rabbia assurda. Voglio picchiare questo stronzo che ho davanti, voglio andare dal mio deku, voglio abbracciarlo e sussurargli che sono qui con lui e che va tutto bene.
Faccio un passo sicuro, diretto verso deku, ma vengo colpito alla pancia dalla spranga che tiene in mano. Un gemito di dolore mi attraversa.
Al mio grido, deku si volta e si accorge finalmente di noi, di me.
I suoi occhi si illuminano di nuovo, incatenandoli ai miei.
Subito dopo tornano vuoi, riempiendosi di lacrime -kacchan...-
Mi si stringe ancora di più il cuore, vederlo così mi fa male.
La rabbia di prima si mischia a della delusione e del disprezzo verso me stesso. Non sono riuscito a proteggerlo e ora sta male, ha sofferto a causa mia... Non riesco a perdonarmelo.
Distolgo lo sguardo, puntandolo verso quello stronzo di mio '' padre'' -come hai osato fargli questo? Come hai osato anche solo sfiorare?- stringo i pugni ancora di più, facendo diventare le nocche bianche. Lo odio, dal profondo del mio cuore.
-è così che ci si rivolge al proprio padre? Non ci siamo, katsuki, pensavo di averti insegnato le buone maniere- sogghigna.
Se finora gliel' avevo fatta passare liscia, stavolta no. Ha esagerato, nessuno si deve permettere di toccare il mio deku!
Avanzo verso di lui, ricordandomi di avere una pistola. Gliela punto addosso -tu non sei più mio padre, mi fai schifo-
La sua espressione cambia di colpo, diventando decisamente più severa, incazzata e pazza -COME OSI?! SEI SOLO UN MOCCIOSO DI MERDA, IO CERCO DI INSEGNARTI LE BUONE MANIERE, CERCO DI FARTI CAPIRE CHE CERTA GENTE È SOLO FECCIA- lancia un'occhiata in direzione di deku -MA TU NON MI ASCOLTI MAI!!-
Con tutta la calma del mondo gli rispondo -preferisco essere feccia, piuttosto di essere anche lontanamente come te- abbasso la pistola.
Detto questo, lo ignoro e mi dirigo di nuovo verso deku.
Noto con piacere che uno dei poliziotti lo ha raggiunto e lo ha coperto con una coperta rossa.
-mani in alto!- sento gridare dall' altro poliziotto, rimasto sulla soglia della porta di questa stanza infernale.
Mio padre scoppia a ridere -cosa vorresti fare tu, pivello? Vuoi forse morire?-
Il poliziotto gli punta la pistola addosso -se qualcuno deve morire, quello sarai tu- parte un colpo che gli centra la gamba sinistra.
Un urlo esce dalla sua bocca.
Mentirei se dicessi che non sono stato felice di sentirlo urlare di dolore.
Si accascia a terra, dolorante, tenendosi la gamba ferita -come hai osato, brutto schifo??! TI AMMAZZO-
-ti conviene stare fermo e zitto- gli risponde il poliziotto in tono freddo, mantenendo la pistola alta.
Non ha di certo bisogno del mio aiuto, quel poliziotto può cavarsela da solo, io devo andare da deku.
Raggiungo il poliziotto rimasto con lui finora -vai dal tuo collega e immanettate quel bastardo. Qui ci penso io, grazie-
Lui annuisce e se ne va.
Mi abbasso all'altezza di deku, seduto a terra con lo sguardo fisso nel vuoto, stringendo il bordo della coperta.
Sta continuando a sussurrare qualcosa che non Capisco, mi avvicino di più.
-kacchan...kacchan...kacchan... Kacchan...- oddio, mi Sta chiamando. Il mio cuore fa un balzo e le lacrime premono per uscire.
-deku, ehi deku, amore, sono qui- gli sorrido anche se non mi sta guardando -il tuo kacchan è qui per te-
Lui si gira verso di me, gli occhi puntati nei miei.
Mi sta guardando eppure ho la sensazione che non mi veda -davvero il mio kacchan è qui?--si, deku- d'impulso lo abbraccio.
Lui subito s'irrigidisce iniziando a dimensioni -no, no, ti prego, lasciami! Non toccarmi! Tu non puoi, solo kacchan può! Ti prego non farmi male!- inizia a singhiozare.
Lo lascio subito, evidentemente non si è reso conto che sono io kacchan.
-deku, ohi, sono io- gli sussurro dolcemente -sono kacchan-
Lui mi guarda con due occhi che farebbero sciogliere chiunque -kacchan, sei tu... Sei veramente qui? Non sto sognando, vero? Ti prego salvami-
Mi si butta addosso, stringendo le mani attorno al mio collo, singhiozzando rumorosamente.
Io lo stringo subito, notando che è molto più rilassato di prima e ora non mi respinge più.
Appoggio la testa sulla sua e gli sussurro -deku, ora ci sono qui io, niente e nessuno potrà farti del male, mai più, te lo giuro. È tutto finito, ora, torniamo a casa-
Lui annuisce, per poi addormentarsi addosso a me, finalmente tranquillo.
Quello che è successo dopo è avvenuto abbastanza in fretta.
Mio padre ha tentato di attaccarci, ma i poliziotti lo hanno fermato e ammanettato. Hanno chiamato un'ambulanza e hanno portato deku in ospedale.Mio padre è stato trasportato in centrale, dove sarà presto giudicato per le sue colpe e pagherà per i mali che ha fatto.
Sono passati due giorni, deku si è appena svegliato. Siamo in ospedale e lui ha una fasciatura sulla gamba dove aveva il taglio e diversi bendaggio su parecchie parti del corpo dove si vedono ancora i lividi delle botte che ha preso.
Mi sento dannatamente in colpa.
Ho continuato a piangere finch è non si è svegliato.
E ora è qui che mi guarda sorridendomi -kacchan...--ehi deku- gli sorrido -come ti senti?-
-mi fa male tutto- ammette lui.
-mi dispiace, mi sento così in colpa... Potrai mai perdonarmi?- abbasso lo sguardo.
-perchè dovrei essere arrabbiato con te? Cosa dovrei perdonarti? Mi hai salvato- mi guarda interrogativo.
-si, ma... È stato mio padre a rapirti e a farti tutto questo...- stringo i pugni.
-e tu che c'entri? Mica gliel'hai detto tu di farlo!- sta iniziando a spazientirsi, lo sento dalla sua voce.
-si, ma...-
-niente ma, kacchan!- urla -come puoi anche solo pensare che sia colpa tua? Sei forse stupido?? TU MI HAI SALVATO, te ne rendi conto o no? È grazie a te se sono vivo e posso stare vicino alla persona che amo di più al mondo-
Le sue parole mi feriscono... Con chi deve stare? -chi è questa persona che ami tanto...? Fortunata lei...- cerco di trattenere le lacrime.
-allora sei proprio stupido- sospira lui quasi ridendo. Io alzo di scatto la testa, ormai sto piangendo, non capisco cosa ci trovi di divertente.
Lui mi guarda negli occhi, sorridendo -sei tu, scemo-
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OK, capitolo finito :)) spero vi sia piaciuto... Penso che il prossimo sia l'ultimo e lo scriverò il prima possibile.Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo, alla prossima 👾 (che carina sta faccina)
Ps. Se ci sono errori grammaticali o parole a caso senza senso vi preso di scusarmi e di farmelo notare, visto che ho il telefono nuovo e non riesco a togliere sto schifo che mi fa le parole automatiche. Scusate
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i need you || bakudeku
Fanfiction{bakudeku completa} L'ho scritta a quindici anni, se fa schifo, non è colpa mia. izuku midoriya, 16enne timido e disordinato, si trasferisce nell'affollata New York, città in cui vive sua madre. li inizierà una nuova scuola e tenterà di fare anche...