Le bizzarre avventure di Jojo - Pitch Black Ice

Dirty Ice

In quel pomeriggio d'agosto 2022, Parigi era più calda che mai. La quiete regnava stranamente sovrana, ed il sole batteva forte su qualunque cosa incontrasse.
Anche il Marais era assurdamente soleggiato, nonostante fosse di solito uno dei quartieri più scuri e freschi.
Proprio vicino al museo Pompidou, dei bei raggi di luce solare s'infiltravano nella stanza di un'adolescente parigina che cercava di far funzionare una diretta sul suo piccolo portatile.
≪ Ma dai, così mi perderò l'apertura del concerto! ≫ borbottava, constatando che la connessione casalinga non voleva proprio saperne di funzionare in maniera corretta, quel giorno. Sbuffò scocciata, e si lasciò cadere sul suo enorme letto coperto da lenzuola azzurre, per poi afferrare il suo cellulare, posato in precedenza su uno dei cuscini.
Non s'era arresa: se la connessione casalinga non funzionava, avrebbe usato i dati del suo cellulare, anche a costo di finirli tutti! Prima di aprire il sito sul quale trasmettevano la diretta del concerto, la ragazzina fu come folgorata da un banner pubblicitario, che recitava parole semplici, ma che la colpivano più di quanto si potrebbe immaginare.
"TEST DEL DNA ONLINE!"
Non ci credeva minimamente, ma la questione del DNA l'aveva sempre attratta. Assurdo, come alcune persone nascano con caratteri particolari, segni unici nel loro genere che le contraddistinguano dalle altre, come per esempio la sua voglia a forma di stella.
La aveva sin da quando era piccola, e non aveva mai visto nessuno con quella cosa sulla spalla... fino a qualche anno prima, durante il suo ultimo viaggio in America. Josalynn ne era certa, durante quella giornata nel parco divertimenti aveva visto una ragazza con la stessa voglia, esattamente nello stesso punto in cui lei l'aveva... e non aveva mai pensato potesse essere coincidenza, era tutto troppo strano e preciso.
In effetti, non sapeva molto delle sue origini, a detta di sua madre l'uomo che assieme a lei l'aveva messa al mondo è un perfetto sconosciuto, incontrato ad uno speed date anni prima a Miami; e Miami era esattamente il posto in cui aveva avvistato la ragazza con la stella.
Una sorella segreta? Una zia? Una cugina? Non ne aveva idea, ma era certa del fatto che quella persona fosse strettamente legata a lei, in qualche modo... e avrebbe dovuto scoprire come e perché.
Casualmente, poche settimane prima sua madre aveva trovato quella che aveva definito un'offertona: tre biglietti per Miami, andata e ritorno, alla metà del prezzo normale. Presa dalla voglia di vivere di nuovo quella realtà dopo così tanto tempo, li aveva comprati senza pensarci due volte. Sarebbero partiti solo qualche giorno dopo, e Josalynn si era prefissata il ritrovare quella ragazza come obiettivo del suo soggiorno di qualche settimana... no, non sarebbe affatto stato facile. Sapeva, però, che avrebbe avuto un grande aiuto dallo "spirito" che da sempre l'aveva accompagnata. Quella figura slanciata, pallida, tempestata di cristalli di ghiaccio, era sempre stata con lei, ricordava di averla vista per la prima volta quando aveva quattro o cinque anni, e da allora l'aveva sempre considerata sua amica. Ciò che le dispiaceva, era il bizzarro fatto di non poterla mostrare a nessuno; o meglio, nessuno sembrava vedere la sua amica.
Dirty Ice, era così che l'aveva chiamata, per omaggiare la sua cantante preferita.
Quella strana figura le conferiva poteri legati al ghiaccio, poteva crearlo, modellarlo a suo piacimento, e addirittura far retrocedere il suo stato d'aggregazione, rendendolo liquido o gassoso. Il ghiaccio era la cosa che preferiva, e in estate, non era raro che lo usasse come alternativa al mare o alla piscina, per rinfrescarsi e divertirsi.
Ancora sdraiata sul letto, guardò la sua valigia celeste preparata accuratamente la sera prima, pensando alla sua partenza; le ore che la dividevano da Miami ormai si potevano contare sulle dita di una mano, e l'emozione la stava assalendo più del solito. Forse, avrebbe finalmente scoperto la verità sulle sue origini.

Ore dopo, quello straziante viaggio aereo si era finalmente concluso. La stanchezza iniziava a farsi sentire, com'è normale che fosse, 12 ore di volo con due scali erano più che sfiancanti, soprattutto se, esattamente come nel caso di Josalynn, non si fosse chiuso occhi per l'emozione, che l'aveva ormai divorata.
Appena mise piede in quella città non esitò a proiettare Dirty Ice com'era abituata a fare, ma per la prima volta, una strana sensazione la pervase. La voglia sulla spalla formicolava all'impazzata, come a volerle dire che... qualcuno con quello stesso segno era vicino. Nonostante Jules le propose un giro di ricognizione prima di raggiungere il bed&breakfast, la stanchezza vinse su di lei, e chiese di andare direttamente lì. Appena varcò la soglia della sua stanza, si stese sul letto e lasciò che il sonno la avvolgesse; dopotutto, assonnata com'era, non avrebbe nemmeno ragionato lucidamente sull'identità di quella ragazza, e soprattutto, non avrebbe dovuto fare alcun errore, in terra straniera... stava andando tutto davvero bene...

Intanto, nei bassifondi della grande città, qualcosa si stava muovendo più del solito. Un'agitazione generale aveva investito improvvisamente un piccolo gruppetto di teppisti, che si occupavano di rapine e piccoli crimini quasi per passione. Uno di loro si mosse dal fondo del vicolo, mostrando alla poca luce solare che filtrava nel vicolo i suoi riccissimi capelli neri.
≪ Se non stai scherzando, Melissa, qui c'è qualcosa che non va. Nessun portatore è mai arrivato qui mostrando il suo stand senza pudore, subito dopo essere uscito dall'aeroporto. Le cose sono due, o è un'idiota totale, o quella era una provocazione bella e buona. Il problema è che solo indagando e affrontando la cosa di petto lo scopriremo... c'è bisogno che io consulti Axel, prima di confermare tutto, ma ho già qualcosa in mente. Tornate qui tra due ore, e vi spiegherò tutto. ≫ detto ciò, egli si allontanò velocemente, imboccando velocemente uno degli altri vicoli.
Forse, quella storia stava già prendendo la piega sbagliata.