Twist e Shout

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Più le due ragazze avanzavano, più i rumori e le voci s'innalzavano; capirono così di essere vicine al loro obbiettivo.
Josalynn si affacciò sul cortile alla fine del vicolo dov'erano appostate, e lì scorse due sagome, un uomo e una donna di media statura, entrambi dai capelli castani. La biondina pensò fossero fratelli, ma Dizzy colse un dettaglio in più, che la portò ad aver ragione senza nemmeno esporre il suo pensiero: i due avevano delle fedi dorate all'anulare. Dovevano essere certamente sposati! ... e si divertivano a far fastidio ad una banda di ragazzini del posto? I loro gusti particolari fecero sbuffare divertita la mora, che rimase con un sorrisino stampato sul volto, come sempre coperto dalla sua mascherina nera. Qualche istante dopo, fece segno a Josalynn per farle intendere che in quell'esatto momento, davanti a loro due, quei tizi stavano facendo qualcosa che proprio non andava; gli occhi azzurri di Jojo erano fissi da un po' sulla donna che stava salendo sempre più su grazie ad una piattaforma nera, mentre aveva tra le mani quella che sembrava una bomba. Erano due stand quelli, quindi? Moglie e marito stavano facendo associazione a delinquere per qualche scopo al momento sconosciuto, pensando di non venire mai scoperti? Che cosa stupida da fare, disse Josalynn tra sé e sé, che aveva sempre pensato che prima o poi tutti i nodi venissero al pettine. A quel punto, la bionda spostò lo sguardo sull'attuale compagna di avventure, che sussurrò: ≪ Penso che sia lo stand più semplice da aggirare che io abbia mai visto, ma è necessario consultare una persona prima di provvedere ad attaccare o a fare qualunque cosa con 'sti due. Il problema è che non possiamo lasciarli qui a far quello che vogliono, farebbero troppi danni con quelle bombe che non lasciano traccia! ≫
≪ Potrei chiuderli in una cupola di ghiaccio. Posso inspessirlo a mio piacimento, ma con i 30º di oggi avremmo comunque meno di un'ora e mezza per... parlare con chi dici tu, Dizzy. ≫ propose lei, dopo aver riflettuto per pochissimi istanti. Alla mora, l'idea di Jojo parve davvero geniale; li avrebbero momentaneamente intrappolati, in modo che non sarebbero potuti andare da nessuna parte.
≪ Ottima idea, Jojo. La centrale è vicina, ci metteremo poco! ≫ esclamò. Ricevuta la conferma dell'amica, Josalynn mise in atto la sua idea, circondando i due con una cupola di ghiaccio spesso, bianco e candido.

All'interno della cupola, si scatenò subito il panico... almeno, dalla parte della moglie di Paul, l'uomo con lo stand pedana.
≪ Paul, che diamine sta succedendo?! Si muore di freddo qui, moriremo ibernati! ≫ urlò la donna verso il compagno, intento a manovrare la pedana blu. Lui restò tranquillo, e cercò subito di tranquillizzarla esplicando il suo punto di vista.
≪ Courtney, non urlare, rimbomba! ... ne usciremo presto, è ghiaccio. Fa caldo oggi. Sono sicuro sia qualcuno che ha a che fare con quel poliziotto, quello che ci ha cacciati anni fa. Mi sono informato, quel tizio è ancora in servizio, purtroppo! Per fortuna, suo figlio non ha preso la sua stessa strada, e penso che schiacciando l'amico sotto il pianoforte l'abbiamo spaventato a dovere, e se correrà dal padre a lamentarsi saremo solo fortunati, fidati di me! Lo scoveremo! ≫
Lei sospirò, assecondando il marito. Era così da anni dopotutto, la normalità per la donna, che in cuor suo, sapeva d'essersi cacciata in una brutta situazione. La sete di vendetta di Paul verso l'uomo che lo aveva costretto ad allontanarsi dalla sua amata Miami, a dieci anni di distanza non era ancora stata placata; per questo motivo aveva deciso di tornare a delinquere, per cercare di mettere a ferro e fuoco i nervi di quel poliziotto che tanto odiava. Il suo Twist da solo, però, gli sarebbe stato inutile, ed era per quel motivo che aveva contattato un amico di vecchia data, un altro recidivo di Miami messo alle strette da quello stesso poliziotto. Egli era in possesso di uno strumento, un metodo (mai svelato né a Paul né alla moglie) per generare e donare nuovi stand a chi non ne aveva; da quell'incontro, era nato Shout, lo stand di sua moglie.
I due erano davvero una coppia invincibile, dal punto di vista dell'uomo.

Nel frattempo, Dizzy aveva praticamente trascinato Jojo alla centrale della polizia di Miami. Appena entrate, la mora inziò a cercare qualcuno in maniera frenetica; chiese prima al receptionist, poi ad un agente di polizia che passava di lì, che indirizzò le due verso l'ufficio numero 20, al secondo piano. Inutile dire che le due ci si precipitarono. Una volta bussato alla porta blu della stanza, Jojo iniziò a chiedersi effettivamente il motivo per il quale dovessero incontrare un poliziotto... quei due dovevano essere arrestati? Beh, in effetti aveva senso. Avevano ucciso una persona ed avevano provocato danni gravi ad un edificio pubblico, quindi si meritavano un arresto, o perlomeno una multa.
≪ Avanti! ≫ esclamò decisa una voce femminile, che Dizzy sembrava conoscere alla perfezione. Fu infatti lei ad aprire definitivamente la porta, svelando a Jojo chi ci fosse realmente all'interno di quello studio.
Un poliziotto dai capelli rossi, d'alta statura e possente era lì in piedi di fronte ad una scrivania, dietro la quale era seduta un'altra poliziotta, dai corti capelli biondi. Lei era esile e bassina, praticamente l'esatto contrario dell'uomo di fronte a lei; sembrava però parecchio sveglia.
Ava? Che ha combinato Jamie stavolta? ≫ chiese l'uomo guardando Dizzy, mentre il suo volto assumeva un'espressione rassegnata.
Ava? Jamie? Quei nomi erano completamente nuovi alle orecchie di Jojo! Andò però per esclusione: era chiaro che Ava fosse il vero nome di Dizzy a quel punto, ma chi diamine era Jamie? Forse Slash, o Buckethead?
≪ No, signor Callaway... è che mi sembra di aver riconosciuto uno degli stand di cui Livia mi aveva parlato l'altro giorno. ≫ disse Ava, guardando la ragazza bionda seduta dietro la scrivania. Lei sembrava sorpresa, e subito volse lo sguardo verso l'amico, che quasi sbiancò.
≪ Per favore, dimmi che stai scherzando. ≫ disse lui.

Le bizzarre avventure di Jojo - Pitch Black IceWhere stories live. Discover now