Good times, Bad times

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Livia, così, era fermamente convinta di non avere la mano. A Jamie veniva parecchio da ridere... insomma, come si faceva a pensare di non avere una mano pur avendola lì?!
≪ Se vuoi la riscaldo col mio stand, così vedì che c'è davvero... ≫ disse trattenendo le risate, mostrando uno sbuffo di lava zampillare sulla mano.
≪ Non è meglio lasciarla toccare da Dirty Ice, però? ≫ chiese Josalynn. La lava l'avrebbe scottata, ma il ghiaccio non le avrebbe fatto del male... l'avrebbe solo aiutata!
William iniziò a ridere di gusto, mentre i tre ragazzini lo guardavano stupiti.
≪ Conosco questi trucchetti stupidi, e si bene a chi appartengono. Qualcuno non ha ancora capito che deve stare al suo posto, evidentemente. ≫ l'agente venne circondato da un'aura zaffirea, e dietro di lui si palesò un umanoide dalla pelle verde oliva; aveva degli occhiali da aviatore sulla testa, sulla quale era posta una specie di lampeggiante - spento, in quel momento, ma che lasciava intravedere un rosso e un verde chiari - e una mantellina beige che ricordava fin troppo quella di un detective. Jojo pensò che quello stand sembrava praticamente cucito a pennello su William, almeno stando a quello che Dizzy le aveva raccontato durante il breve tragitto verso la caserma. Infatti, William a quanto pareva non era solo un poliziotto, ma anche un detective al quale non sfuggiva mai nulla.
Good Times, Bad Times. ≫ disse l'uomo, guardando verso l'Hunky Dory, che grazie ai due criminali arrestati poco prima s'era procurato un bel buco nel soffitto e un enorme pianoforte da togliere di mezzo. Jamie, dal canto suo appariva ancora abbastanza turbato, ma come dargli torto? La vita gli era passata davanti, e aveva visto morire uno dei suoi migliori amici d'infanzia. Nonostante tutto, osservava il padre intento a risolvere il caso dello stand che aveva alterato alla grande i sensi di Livia.
Regnava ormai un silenzio assordante, e sembrava che Jojo fosse l'unica a non capirlo: mai aveva sentito dei silenzi così, nemmeno durante le verifiche della professoressa di storia, che era severissima! La ragazza guardò William, poi Livia, poi l'Hunky Dory. Come poteva uno stand cogliere subito una situazione così complessa? William aveva detto di conoscere già il portatore, ma come avrebbe capito dove si stesse nascondendo?
≪ ... capisco. ≫ Callaway mosse un passo verso la destra del locale e si chinò a terra per raccogliere qualcosa di così piccolo che lì per lì Jojo non riuscì nemmeno a vederlo. Lo esaminò velocemente fissandolo con le sue iridi verdi, poi disse: ≪ come sempre è la stupidità a tradire questo stand user. Davvero non si è reso conto di essersi perso un orecchino? Tra l'altro, è tiepido, non gli è caduto da molto, e il suo stand funziona a corto raggio di distanza... neanche 50 metri, se non erro. È qui vicino, e ho capito esattamente dove. ≫
≪ Ma come ha...? ≫ chiese Jojo, ancora stupita dal ritrovamento di quell'anello. Intanto, Slash, Buckethead e Melissa erano usciti dal locale, e fu proprio quest'ultimo ad intervenire rispondendo alla domanda della ragazza.
≪ Oh, quello stand è assurdo. Non so Jamie come faccia a vivere tranquillo avendocelo in casa, sia perché non gli sfugge nulla sia perché non abbiamo ancora capito secondo quale principio riesce a scovare tutti quegli indizi... e comunque, è anche fisicamente forte, non vorrei avercelo mai contro.
Certo, 14 years potrebbe raggirarlo senza problemi creando qualche abilità specifica, ma il signor Callaway mi supera di gran lunga in astuzia. ≫ William accennò un sorriso, poi riprese la parola.
≪ Nemmeno io l'ho capito subito. Ho bisogno dell'aiuto di uno di voi per entrare nel vicolo, se il portatore di Necronomicon dovesse attaccare dovrete assolutamente distrarmi da una determinata parte del mio corpo... non attaccherà, ma preferisco sempre partire prevenuto. ≫
≪ Vengo io. ≫ Jojo rispose alla chiamata avvicinandosi a Callaway, subito seguita da Jamie, la persona più gelosa di suo padre esistente sulla faccia della terra - e non l'avrebbe mai ammesso! -.
≪ Anch'io. ≫ disse il rosso, muovendosi anch'egli in direzione del poliziotto.
Tutti e tre entrarono nel vicolo, mantenendo un silenzio religioso. Lo stand di William aveva abbassato sugli occhi i gli occhialetti da aviatore, e si stava guardando attorno senza emettere neanche un suono.
≪ Good Times. ≫ lo stand disse ciò con voce robotica, puntando il dito verso un angolo scuro.
≪ Oh, lo so bene. ≫ William si avvicinò a quell'angolo e tirò un calcio alla trincea di scatoloni che lo proteggevano, svelando il nascondiglio di Nox, il bibliotecario dai capelli neri e lunghi, che un'altra volta era stato fregato da quello stand tanto misterioso.
≪ La prossima volta cambi zona d'azione o vuoi farti beccare qui per tutta la vita? Alzati e disattiva lo stand, se vuoi evitare di passare un'altra nottata al fresco, Nox. ≫
Il ragazzo sbuffò e portò una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio, e a quel punto, i suoi occhi da rossi tornarono castani: ciò segnava il concluso effetto del suo stand.
≪ Ti prego di non farti più vedere qua attorno, o inizierò a prendere in considerazione l'idea che tu sia un complice di quel criminaletti da quattro soldi. Lavori in biblioteca tra l'altro, hai davvero così tanto tempo da perdere? ≫ sospirò, aspettandosi una risposta da parte dell'uomo davanti a lui.
≪ Non ne ho, ho solo tempo libero e hanno smesso di credere che io sia un vampiro. ≫ disse lui dispiaciuto della cosa, mentre il poliziotto si tratteneva le risate.

Il giorno dopo, Josalynn e il gruppo decisero di incontrarsi all'Hunky Dory per presentarsi in maniera decente, finalmente. Erano disposti a cerchio attorno ad un tavolo ben lontano dal buco, e ognuno di loro sorseggiava una bevanda fredda, chi una cola, chi un thé.
≪ Allora, dovremmo fare un giro di presentazioni come si deve! Io mi chiamo Ava, ho 16 anni. ≫ disse Dizzy, giocando con un ciuffo di capelli viola intenso tinti da poco - il giorno prima, tendevano più al lilla -. ≪ Lui invece è Dylan e ha 17 anni. Non gli piace tanto parlare quando siamo in troppi, però è molto simpatico. ≫ indicò Buckethead, che salutò Jojo con un cenno della mano.
≪ Io sono Jamie, ho 16 anni anche io! Sono il leader autoproclamato del gruppo, anche se poi alla fine decide più Ava che io a volte... ≫ sorrise, mordicchiando la cannuccia del suo thé freddo alla pesca. Fu poi il turno di Melissa, che sin dall'inizio aveva incuriosito parecchio Jojo - pessima nel nasconderlo, tra l'altro -. ≪ Io mi chiamo Noah e ho 17 anni. ≫ si limitò a dire, rivolgendo un sorriso alla nuova arrivata.
≪ Cavolo, la tua presentazione è la più completa di tutte! ≫ disse Ava prendendolo in giro, per poi indicare Slash, intento a sorseggiare la sua cola.
≪ Io mi chiamo Jess e ho 16 anni... preferirei che tu mi chiamassi Slash in ogni caso, non amo essere chiamato col mio vero nome, e tra l'altro, lo rivelo raramente... ≫
≪ Va bene allora, Slash. ≫ disse Jojo, prendendo finalmente la parola. ≪ Io mi chiamo Josalynn e ho 15 anni, vengo da Parigi. ≫
≪ Non si sente troppo dalla tua pronuncia dell'inglese, lo sai? ≫ osservò Noah, pur conoscendo la sua provenienza.
≪ Veniamo spesso in vacanza qui in Florida, in California, e qualche volta nel Regno Unito, quindi ho potuto fare molta pratica! ... quest'anno comunque ho un altro obiettivo in testa. Non ho mai conosciuto il mio vero padre, e qualcosa mi dice che è proprio qui in Florida che abita. Una volta, tanti anni fa, proprio qui vidi una ragazza con la mia stessa voglia alla fine del collo, e da quel giorno mi sono convinta del fatto che lui dev'essere qui, e lo troverò anche se mamma non si ricorda il suo nome. ≫ spiegò lei, mostrando a tutti la sua stella. Slash fu l'unico tra tutti ad abbassare lo sguardo, e a non commentare affatto la situazione, mentre gli altri facevano domande su come avesse scoperto di averla, da quando la avesse... domande di rito, insomma.
A lui quella stella aveva fatto venire il mal di stomaco fin troppe volte, e non ne avrebbe parlato anche quella volta rinunciando ad una cola fresca.
≪ Cosa ti è rimasto di tuo padre, Josalynn? Proprio nulla? ≫ chiese curiosamente Ava, mentre osservava il biondo platino dei capelli di Jojo, che sembrava piacerle parecchio.
≪ Nulla, non so né come sia fatto né come si chiami! ≫
≪ Vogliamo aiutarti davvero tanto, Jojo, tutti! Vero, Slash? ≫
Slash rispose all'affermazione di Jamie con un semplice cenno della testa.
≪ Prima dobbiamo muoverci sul caso dei criminali che stanno tornando in città, anche perché tuo padre sembrava preoccupato, Jamie... è stato strano vederlo con quella faccia. ≫ disse Ava, mentre Josalynn assentiva.
Si sarebbe messa anche lei al lavoro per aiutare al meglio, le era sempre piaciuto indagare dopotutto!
≪ Dovremmo ripercorrere le orme di quello che era il loro capo in passato, a parer mio. ≫ disse finalmente Dylan, mantenendo un tono di voce parecchio basso. Noah fece di sì con la testa, per poi fare una constatazione piuttosto importante: ≪ Era uno storico, e aveva già dato problemi al signor Callaway in passato, sarà stato per questo che sembrava preoccupato. Sarà di sicuro un portatore di stand. ≫
I ragazzi passarono ore e ore a discutere sul da farsi, e giunsero ad una sola ed unica conclusione: avrebbero dovuto solamente aspettare il prossimo attacco.

Le bizzarre avventure di Jojo - Pitch Black IceWhere stories live. Discover now