Il cuore di Miami

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Slash tornò allora indietro, e prese da parte Melissa per spiegargli la sua idea. Il ragazzo accettò immediatamente poiché la sua ragione e la bassa stima per Axel non aspettavano che quella proposta. Dunque, incaricarono Dizzy di restare lì e di vedersela col "capo" in caso d'arrivo improvviso, e andarono subito verso l'aeroporto dov'era stata vista la ragazza circa una mezz'ora prima.
Anche se sul posto non c'era nessuno, Melissa optò per restare fuori di vedetta, mentre l'amico si allontanò per chiedere in giro di una famiglia appena arrivata a Miami... probabilmente, una decisione inutile.

Intanto, Josalynn era stata costretta ad alzarsi perché in casa mancava l'acqua, dunque sarebbe dovuta andarne a comprare delle casse. Ricordava di aver visto un mini market poco fuori l'aeroporto, quindi si mise in cammino nonostante fosse lontano. Non appena arrivata nei pressi dell'aeroporto, il caso volle che la persona a cui la ragazzina chiese indicazioni per un market più vicino fosse proprio Melissa.
Lui sgranò gli occhi, incredulo: sembrava quasi che un bizzarro gioco del destino avesse voluto farli incontrare proprio lì, in quel momento. ' Meglio così ', si disse lui, ' Slash avrebbe di sicuro sollevato questioni inutili... si crede calmo, ma a volte agisce esattamente come Ax '.
A quel punto focalizzò la sua attenzione sulla domanda della ragazza, e rispose con tono calmo e dolce, come suo solito.
≪ Ti basta proseguire dritto verso l'aeroporto, lo troverai poco prima. ≫ rispose, indicando la strada alla sua destra. Non appena la biondina ringraziò, Melissa non esitò a fermarla per farle, a sua volta, una domanda.
≪ Non conosci proprio il posto, vero? ≫
≪ No... in realtà non è la prima volta che vengo qui, però le ultime due volte ero molto piccola, quindi ricordo ben poco... comunque, mi chiamo Josalynn Jokela, grazie ancora per le indicazioni! ≫ rispose lei allegra. Socievole e solare, non era raro che Josalynn utilizzasse occasioni del genere per tentare di fare amicizia; difatti, a Parigi era piena di amici e conoscenti, tra persone aiutate per strada e compagni di classe. Il sorriso della ragazza infatti colpì subito Melissa, che decise di presentarsi a sua volta, avendo capito che la ragazza non era altro che una portatrice di stand pacifica e tranquilla. Quello stand sarebbe stato solo di passaggio lì, ed era felice di poterlo comunicare con certezza al resto della banda.
≪ Puoi chiamarmi Melissa. Hai un nome un po' lungo, posso chiamarti Jojo? ≫ propose lui. La verità era che probabilmente non avrebbe mai saputo pronunciare quel nome alla francese, e l'imbarazzo nella pronuncia gli suggerì una soluzione pratica e carina. Jojo assentì con un cenno della testa, per poi riprendere a parlare.
≪ Sono felice di aver trovato qualcuno simpatico, sarei impazzita senza amici in una città che non conosco... senti, ti va di accompagnarmi al mini market? Dopo essere andata lì dovrei solo portare gli acquisti a mia madre... poi mi piacerebbe fare un giro della città. Miami è immensa! ≫ disse, continuando a guardare Melissa. Nonostante non fosse enorme di stazza ed avesse un fisico esile, era come se Jojo avesse immediatamente individuato in lui una sorta di protettore, o meglio, si sentiva come se lui potesse capirla meglio di chiunque altro.
≪ Certo. Ascolta, prima ti ho chiesto se conoscessi la città perché io e i miei amici eravamo preoccupati. Un po' di tempo fa ti ho vista proiettare il tuo stand fuori l'aeroporto, e avevamo pensato fosse una preoccupazione... devi scusarci, ma ogni volta che un portatore di stand arriva qui non porta mai nulla di buono. ≫ spiegò. Alla parola stand, la bionda non risultò altro che confusa: che diamine era uno stand? Stava forse parlando di Dirty Ice? Dunque, cercando di capire il punto della situazione velocemente, Josalynn rispose azzardando una teoria.
≪ Riesci a vedere la mia Dirty Ice? ≫ la proiettò dietro di sé, indicandola con un pollice.
≪ Certo che la vedo... davvero non hai idea di cosa sia uno stand? ≫ in quel momento, un'aura color zaffiro avvolse Melissa, e dietro di lui apparve un piccolo fantasmino ovale, che si nascose immediatamente dietro di lui.
≪ Non aver paura, non ci farà nulla. Questo è 14 years, il mio stand. Se ti stai chiedendo cosa siano esattamente, gli stand sono la concretizzazione della forza d'animo di un individuo. Io ci sono nato, ma a quanto pare c'è chi li acquisisce durante il loro cammino. ≫ spiegò con calma. Jojo era incredula: aveva davvero posseduto un qualcosa del genere per così tanto tempo senza sapere minimamente cosa fosse?
≪ Non ci credo, è fortissimo! E io che pensavo fosse una specie di amica immaginaria...! Il tuo che potere ha? Io posso creare, disgregare e modellare il ghiaccio! ≫ disse emozionata. Melissa accennò un sorriso, ed invitò Jojo a camminare al suo fianco, mentre si dirigeva verso il supermercato.
≪ 14 years è uno stand molto particolare, a parer mio... il suo potere è quello di generare a sua volta poteri per me o per gli altri. Ha una durabilità bassissima su di me, ma è meraviglioso per gli altri. ≫ disse. ≪ Prima o poi te lo mostrerò in azione! ... Vorrei anche farti conoscere i miei amici. Sai, ci siamo parecchio allarmati vedendoti con uno stand perché è da un po' ormai che in città persone spariscono nel nulla, senza una spiegazione... pensiamo ci sia lo zampino di qualche piccola mafia locale, ma il problema è che c'è sempre più gente con nuovi stand. Nessuno è granché e ce ne siamo occupati noi, ma abbiamo paura che il problema alla base sia più grande di noi, sai? ≫
≪ Come mai lo pensate? Io so che ogni anno spariscono tante persone a causa della mafia... certo, è brutto, ma sinceramente credo sia più che normale. ≫ ribatté la ragazza.
≪ Lo pensiamo perché già in passato si è verificata una cosa del genere. Un assassino si aggirava tra Miami e le zone limitrofe, ed è sparito all'improvviso, non è mai stato identificato o catturato. Ecco, noi abbiamo paura sia tornato, e non da solo! Ci sono tantissimi piccoli criminali ce l'hanno a morte con tutta la città, dato che per paura tutti iniziarono a segnalare qualunque movimento strano... qualcosa non va, Jojo. Ne sono certo. ≫

Le bizzarre avventure di Jojo - Pitch Black IceWhere stories live. Discover now