Necronomicon

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Non fu importante come e quanto tempo dopo furono arrestati Courtney e Paul, fu scioccante - sia per Ava che per Josalynn- sentire quanto Livia e il signor Callaway fossero stati turbati dall'accaduto. Ava poco prima aveva detto sottovoce all'amica che il padre di Axel, o Jamie, che dir si voglia, non perdeva la calma facilmente, dunque le era parso davvero strano vederlo innervosirsi per una cosa così leggera.
Doveva esserci qualcos'altro, pensava e ripensava Josalynn. Magari, qualcosa legato a quei malviventi di cui Melissa le aveva accennato qualche ora prima, che volevano vendicarsi per esser stati cacciati "ingiustamente" dalla loro città.
≪ Pensi sia colpa sua, William? ≫ chiese Livia con un velo di preoccupazione sul viso, qualche istante dopo aver accompagnato i due criminali fino alla macchina di uno dei colleghi. Callaway esitò, ed esitò ancora. La verità era che non sapeva da dove iniziare a ragionare sull'accaduto, da dove fosse sbucato di nuovo fuori quel tizio, e soprattutto, non aveva idea del perché Courtney, che mai aveva avuto uno stand in vita sua - e ne era sicuro, dato che aveva parlato per tanto con lei dopo il primo arresto del marito - ne avesse acquisito uno.
≪ Non metterei in mezzo quel tipaccio nemmeno fosse l'ultima strada da seguire per investigare e risolvere tutto, Livia. ≫ disse infine, cercando di sciogliere la tensione di quel momento. A quel punto, alla sua mente sopraggiunse un altro pensiero: il figlio. Prima si maledisse per averlo trascurato fino a quel momento, poi pose una domanda alle ragazze.
≪ Jamie sta bene? ≫
≪ Non lo so, signore... era piuttosto scosso, il pianoforte avrebbe potuto uccidere anche lui. ≫ disse Ava. Josalynn finalmente capì che Jamie non era altro che Axel, dunque annuì lievemente, ripercorrendo con la mente le scene avvenute poco prima.
≪ Provano a colpire lui perché non hanno il coraggio di colpire te, William, questo è palese. Proprio per questo motivo a parer mio c'è lo zampino di Vincent Hells, qui. Ascolta, pensa a Paul: si sarebbe fidato di altri, se non di quel ciarlatano che si spaccia per un cacciatore di vampiri e non so cos'altro? È un abile persuasore, ed è questo che frega tutti quelli che entrano in contatto con lui. ≫ Livia rispose così riguardo alla questione del figlio dell'agente. Jojo le diede completamente ragione, pur non sapendo chi fosse quell'Hells di cui stava parlando: colpire direttamente il signor Callaway sarebbe stato un rischio che in pochi avrebbero corso... colpire un ragazzino, invece, era più facile.
≪ Non amo che lo si nomini in mia presenza, Livia. Lo sai bene. ≫ l'agente risalì in macchina occupando il posto del guidatore, ed invitò le tre ragazze rimaste giù a salire anche loro; voleva riportare Ava e Josalynn in un posto sicuro, e soprattutto, andare a prendere il figlio, che era ormai diventato un pensiero fisso.
La macchina partì, e qualcuno sbucò fuori da un vicolo lì vicino, sorridendo soddisfatto. Capelli lunghi e neri, carnagione chiarissima, fisico slanciato. Mosse un passo verso la traiettoria della macchina, e proprio a quel punto qualcuno urlò: ≪ Ma quel tizio non è quello svitato della biblioteca, quello convinto di essere un vampiro? ≫
Il ragazzo si fermò sospirando, e fulminò con lo sguardo il ragazzino.
≪ ... bada bene a chi dai dello svitato, tu. ≫ girò le spalle, e sorrise, tornando sulla sua strada; fu a quel punto, che il ragazzino che aveva parlato poco prima si fermò davanti ad un amico in preda al panico, ed iniziò a tremare, guardandosi sconcertato il piede sinistro.
STACCAMI QUEL DANNATISSIMO COSO! ≫ da lì, iniziò a pestarselo, a prenderlo a pugni... finché, in preda al panico, non cacciò dalla tasca un coltellino, e se lo infilò dritto al centro del piede, per poi urlare agonizzante. L'amico era sconcertato: quel tipo era per caso impazzito?! O... oppure il tipo della biblioteca era una specie di stregone con qualcosa contro i piedi?! Fatto sta, che nel dubbio, scappò via lasciando indietro il ragazzo del piede, ancora in panico per quell'arto a dir suo estraneo.

Intanto, William era arrivato da Jamie assieme alle due ragazze e alla sua collega.
≪ Dimmi che stai bene, ti prego. ≫ disse l'agente preoccupato, mentre portava una ciocca dei lunghi capelli biondi fragola del figlio dietro il suo orecchio destro. Il volto di Jamie era profondamente turbato, e i suoi occhi verdi erano rivolti verso il basso.
≪ Sono parecchio scosso, papà. Myles è morto, e volevano uccidere anche me. ≫ si limitò a dire, mentre stringeva il padre in un abbraccio, sorprendendolo parecchio; le dimostrazioni d'affetto non erano affatto il suo forte, soprattutto da quando sua madre, anni prima, era scappata assieme al suo amante... da quel momento, in realtà, non aveva mai più realmente dimostrato il suo affetto verso qualcuno, nonostante fosse estremamente buono e amichevole con tutti.
Jojo stava discutendo fittamente con Livia, riguardo alcuni ignoti con stand più pericolosi o parecchio particolari, di cui nemmeno lei stessa aveva capito appieno il funzionamento. D'un tratto, una particolare richiesta scatenò una strana reazione nell'agente bionda: ≪ Livia, passami il taccuino che hai in mano. ≫
Callaway sobbalzò, nel sentire le due parole che usciron fuori dalla bocca di Livia.
≪ Quale mano? ≫

Le bizzarre avventure di Jojo - Pitch Black IceWhere stories live. Discover now