14 years e Rocket Queen

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Jojo non ebbe il tempo di assentire, che in lontananza si sentì un forte scoppio. Immediatamente, Melissa vide Slash uscire frettolosamente dall'aeroporto e fargli segno di andare via, nella direzione in cui anch'egli si stava dirigendo. A quel punto, non ebbe più dubbi: un attacco stand era in corso.
Tirò subito via con sé Josalynn, ed iniziò a correre in direzione del moro, circondato da un'aura argentea.
≪ 14 years, trigger! ≫ quando Melissa finì di pronunciare quelle parole, un secondo fantasmino apparve al fianco di quello già presente, ed alla velocità della luce una pantera nera, anch'essa circondata da aura argentea lo acchiappò al volo, assorbendolo all'istante.
' Stanno collaborando alla grande! ' pensò Jojo, capendo al volo che il ragazzo dai capelli ricci e il suo stand fossero amici di Melissa. Notò, inoltre, nonostante non fosse affatto il momento, quant'era carino Mel mentre si preoccupava per la sua città, e correva portandola al sicuro. Non appena tornò in sé, decise di proiettare il suo stand per aiutare in caso di bisogno.
Slash, il quale stand aveva assorbito la capacità di captarne altri nelle vicinanze, non aveva trovato un bel nulla, se non quello di Jojo e quello dell'amico. Si trattava di un attentato terroristico, dunque? Si fermò d'improvviso per riflettere.
≪ Mel, che raggio ha lo scanner? ≫ chiese.
≪ Non è altissimo, ma l'aeroporto è qui dietro. Se c'è qualcuno dovrebbe captarlo senza alcun tipo di problema. ≫
≪ Non ho trovato nulla... è strano, al giorno d'oggi è difficile che qualcuno riesca a far saltare una parte di aeroporto. ≫ Slash indicò l'aeroporto, il cui tetto era ormai forato.
≪ E se la bomba facesse parte dello stand? ≫ ipotizzò Jojo, guardando verso Slash, il quale rifletté per qualche istante, e subito dopo annuì brevemente.
≪ Può essere. Shotgun Blues, lo stand di uno di noi lo usiamo per creare armi giocattolo, quindi potrebbe esistere anche uno stand che crea vere armi, e di conseguenza vede bombe. ≫
≪ No, penso sia diverso. La bomba era vera, ma è palese sia stata sganciata attraverso uno stand, dall'alto, poiché ha bucato il tetto. Pensaci, Slash, ha molto più senso così. ≫ osservò Melissa, indicando l'enorme foro sul tetto dell'aeroporto.
≪ E se lo stand... fosse una sorta di... base con i missili? Insomma, sentendo dei vostri poteri mi sono resa conto del fatto che esistono fin troppe bizzarrie, quindi... non potrebbe essere anche così? ≫ aggiunse in fine Jojo, mandando in totale confusione Melissa.
Jojo provò nuovamente a pensare: aveva visto qualcosa di sospetto in aeroporto? Qualcosa che potesse portarla a pensare che pronto nell'ombra ci fosse un portatore di stand pronto ad attaccare? ... nulla.
E la cosa più assurda, fu proprio il fatto che -una volta andati a controllare i residui della bomba per raccoglierli e analizzare eventualmente le impronte digitali- sul posto non ci fosse assolutamente nulla.
Di già rassegnati, i due ragazzi decisero di tornare al locale dove erano soliti andare con il loro gruppo, per presentare ufficialmente a tutti quella che poco prima era stata definita una minaccia. Dunque, si recarono velocemente sul posto; era un bel localino quello, il barista - Geoff - era simpatico, e la gente che lo frequentava era piuttosto tranquilla.
Appena varcarono la soglia, Jojo non ebbe molti dubbi su chi fossero i compagni dei due: in fondo alla sala, infatti, c'erano quattro ragazzini della loro età che discutevano animatamente - Josalynn non riuscì a capire bene di cosa stessero parlando, ma le parve di capire ci fossero dubbi sull'autore di una canzone - . Tra questi, Dizzy e Buckethead. Si erano spostati poco prima, ed evidentemente avevano incontrato Axel, che era seduto su un divanetto rosso poggiato contro il muro, affianco a qualcun altro - che, come spiegò subito Melissa, era solo un amico d'infanzia di Axel, nulla a che fare col gruppo.
≪ Aspetta aspetta, ce la stai presentando perché è tua amica o perché è una nuova ragazza nel gruppo? Cavolo, finalmente smetterò di essere l'unica! ≫ disse Dizzy, prima che Slash o Melissa potessero aprire bocca.
≪ È la ragazza dello stand alla stazione ≫ disse Slash serio, ≪ non vuole fare nulla, è qui in vacanza. ≫ per poi volgere completamente il suo sguardo ad Axel e all'amico.
≪ Era da tanto che non ti vedevo, Myles, come stai? ≫ Slash accennò un sorriso, immediatamente rotto dal pesante scricchiolio delle travi del soffitto, e subito dopo da un suono forte, fortissimo.
Un pianoforte era caduto dal nulla, schiacciando ed uccidendo Myles. Immediatamente, Axel s'alzò come una furia, proiettando al contempo il suo stand.
Devo uccidere qualcuno oggi, non è così?! ≫ urlò, in preda alla rabbia. L'amico gli era morto davanti agli occhi, per poco non era rimasto schiacciato anche lui... in quel momento, ribolliva di rabbia, più del solito.
Mentre tutti erano sotto shock, e mentre Jojo tappava il buco nel soffitto con una lastra di ghiaccio spessa - che non si sarebbe spaccata nemmeno con la caduta di un secondo pianoforte -, Dizzy e Buckethead si erano già messi in moto: difatti, mentre quest'ultimo generava delle armi con il suo Shotgun Blues, Dizzy aveva iniziato a progettare e creare dei razzi da ricognizione con il suo stand.
Quella ragazzina con la maschera non era stata mai realmente vista in volto da nessuno, non usciva mai senza una delle sue mascherine, e soprattutto, non aveva spiegato realmente nemmeno ad Axel il motivo di quella scelta; nonostante ciò, il suo stand, Rocket Queen, era a dir poco micidiale. In effetti, chi si sognerebbe mai di mettersi contro qualcuno che può creare razzi a proprio piacimento?
≪ Ho iniziato la ricognizione, Melissa. ≫ lui annuì, mentre osservava Slash, in procinto di aiutare e calmare Axel.

Non passò molto, che si sentì esclamare Dizzy: ≪ Trovato! ... chi viene con me? ≫
Subito, Jojo si fece avanti; si sentì quasi in dovere, poiché, in qualche modo, avrebbe comunque dovuto guadagnarsi la fiducia di quei sei ragazzi, agli occhi dei quali era ancora una sconosciuta.
Le due partirono subito, ma non senza precauzioni: Jojo, infatti, stava coprendo la testa di entrambe servendosi di una lastra di ghiaccio piuttosto leggera e sottile, grazie la quale avrebbe in realtà potuto percepire qualunque tocco anomalo in tempo per fermarlo.

Le bizzarre avventure di Jojo - Pitch Black IceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora