42. IL TRIO ANTI-RAMIREZ

8.7K 381 78
                                    

YAGO

Dovevo smetterla di piangere. Isabella non avrebbe voluto vedermi così. Mi asciugai le lacrime e decisi di parlarle.

'Mi manchi, mia bella addormentata. Mi manchi come l'aria. Mi manca quella tua finta spavalderia e ogni volta che urlavi contro di me. Mi manca il tuo viso sorridente e il tuo naso che si arriccia quando metti il broncio. E mi mancano le tue labbra. Oh Isabella, tu non sai quanto vorrei baciarti ora e ridarti quella vitalità che dovresti avere di diritto. Quel posto era mio su questo maledetto letto, e invece hai voluto fare l'eroina che ha salvato il cattivo. E il cattivo ora è innamorato pazzo di te, la mia guerriera. Tu ce la devi fare, Isabella, mi senti? Non te lo perdonerò mai se ti arrenderai e in quel caso mi toglierò la vita solo per raggiungerti e dirti che non sei stata la Isabella che conoscevo. Perché questa Isabella, la vera Isabella, non si arrende mai e combatte per se stessa e per gli altri. Quindi risparmiami questo viaggio nell'aldilà e risparmiati la mia furia.' Risi malinconico e poi feci un respiro profondo. 'Ho intenzione di farla pagare a tuo padre. Volevo che lo sapessi. Forse non sei d'accordo, ma deve avere quello che si merita, anche se non intendo farlo con la morte. Mi hanno insegnato che la morte è una via troppo facile per chi è malvagio. La pagherà in un altro modo. E poi volevo dirti che tua sorella è qua fuori e ti sta aspettando a braccia aperte. Magari sarai tu stessa a darle la notizia perché lei non lo sa ancora. Un motivo in più per combattere. E infine ricorda una cosa piccola mia: tu sei la fonte della mia vita e senza di te mi spegnerò anche io. Perciò, fa sì che il tuo sacrificio sia valso. Fa sì che tramite questo possiamo vivere insieme felici, perché è quello che faremo non appena ti sveglierai. Vivremo insieme e ti renderò la donna più felice di questo pianeta. Faremo l'amore ogni minuto. Vivremo la vita che hai sempre desiderato. Quindi combatti piccola mia. Sii forte. Io sono sempre quì con te. Ti amo.' Dissi e le lacrime ricominciarono a scendere. Quanto la amavo.

'Signor Garcìa? È ora di uscire...' Il dottore mi chiamò. Io mi alzai facendole una piccola carezza su una guancia e mormorandole un altro "ti amo". E infine uscii.

Uscii sbattendo la porta mentre tutti mi guardarono scioccati. Chloe mi seguii mentre percorrevo il corridoio.

'Yago? Mica sta male??'

Non le risposi. Ero arrabbiato. Ero triste. Ero in pena.

'Yago?' Disse quando entrai in ascensore. E prima che le porte si chiudessero tra me e lei, le risposi.

'Tranquilla. È stabile.'

<><><><><><><><>

Entrai nella mia macchina e chiamai i miei uomini.

'Carlo?'

'Sì capo?'

'Rintraccia Rodrigo Ramirez. Devo sapere dov'è e se è già diretto a Milano.'

'Sì capo. Le farò sapere nel più breve tempo possibile.'

'Ottimo. E in due minuti mi devi trovare il numero di Giordano Riveira. Mandamelo via sms.'

'Subito capo.'

E in due minuti esatti, il numero mi arrivò. Chiamai in quello stesso momento.

'Risponde Riveira, chi è che parla?' Riconobbi subito la voce del bastardo.

'Monteiro.' Gli dissi semplicemente.

'Monteiro...mi sembra di ricordare di aver lasciato in pace la tua bambola, o sbaglio? Cosa diavolo vuoi da me?' Hai paura, Riveira?

'Non aver timore, Riveira. Non ti chiamo per minacciarti. Ti chiamo per fare affari.'

'Affari? Che tipo di affari potremmo avere in comune io e te?' Giusto, ma non del tutto.

My Protector - Il Mio Protettore ✔Where stories live. Discover now