56.상 Bilico

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<<Signor giudice, mi permetta di dire una cosa.>> Jong Suk parlò prima che l'interessato andasse via, facendomi sperare ancora.

L'ansia, a causa delle ultime parole del giudice, mi stava divorando vivo... ma grazie alle parole di Jong Suk mi ero rincuorato.

<<Assistente Lee, prego.>> rispose lui perplesso, guardandolo con lo sguardo confuso.

<<Mi permetta di dire che conosco Song Iseol e che sono a conoscenza di un po' di cose... un paio di mesi fa la ragazza mi confidò che qualcuno stava minacciando lei e il qui presente Kim Taehyung attraverso dei post it gialli, e che avevano l'intenzione di denunciare tutto.>> Jong Suk fece spallucce come se fosse la cosa più ovvia.

<<E perché non hanno mai denunciato nessuno?>> chiese perplesso il giudice guardandolo dall'alto verso il basso.

<< Perché tra le minacce che ho ricevuto ce n'era una in cui mi diceva che se mai gli fosse arrivata una denuncia avrebbe fatto di tutto perché Iseol soffrisse. Che cosa avrebbe fatto lei?>> la mia voce tremava.

La rabbia mi divulgava dentro.

<<Abbiamo bisogno di un testimone. Non possiamo lasciarlo andare se nessuno ci dà la conferma che tutto questo sia davvero accaduto.>> il giudice sembrava aver cambiato idea...
Ora ero in bilico tra l'essere condannato o no.

<<Lasci solo che almeno uno dei due testimoni sia stato operato e possa testimoniare.>> Jong Suk mise le mani dentro le tasche dei pantaloni.

Guardai con la speranza crescere il ragazzo moro che mi dava le spalle mentre gli altri agenti continuavano a stringere le mie braccia forte.

<<Preparate una macchina, prelevate uno dei testimoni a Busan e portatelo qui per testimoniare, per il momento il ragazzo starà in carcere in attesa del giudizio finale, che dovrà concludersi in giornata.>> fu l'ultima parola del giudice.

Sospirai sollevato mentre il generale mi rivolgeva uno sguardo odioso contro.
Ma lo ignorai... forse mi sarei salvato.

Gli agenti mi chiusero nella cella, ma io avevo un peso in meno nel cuore...
Speravo vivamente che almeno uno dei due riuscisse a ad arrivare in tempo.
Che almeno uno dei due fosse già stato operato e fosse in grado di arrivare.

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Mark's pov

Ero appena arrivato a Seoul e mi ero già messo alla ricerca della persona che desideravo più incontrare.
Avevo tinto i capelli di rosso, lo consideravo una specie di cambiamento per le cose che stavano per cambiare anche!
La mia vita doveva prendere una piega diversa. Per troppo tempo avevo provato dolore a causa di mio padre, volevo trovarlo.

Fu per caso che incontrai Sehun... stavo camminando per Seoul, cercando di esplorare quanto più possibile quel posto... quando lo vidi, fermo su un ciglio di un vicolo stretto e buio a parlare con una persona.

Alzò gli occhi su di me facendo un sorriso, non capivo molto bene il coreano e mi ero perso... lui mi aiutò.
Mi chiese come mi chiamassi, cosa stessi cercando e siccome non sapevo da dove iniziare mi affidai a lui...
Lui sembrava a conoscenza di tante cose, credevo fosse la persona che mi avrebbe aiutato ad ottenere ciò che volevo.

Quando mi disse che voleva essere aiutato, per darmi il nome di chi stavo cercando, mi diede una foto di Iseol chiedendomi di cambiare colore di capelli così che non dessi nell'occhio.

La nostra vendetta iniziò da lì... ma mi pentii quasi subito.
Avevo stretto un bel rapporto di amicizia con la ragazza... mi ero affezionato, lei mi ascoltava sempre, mi aiutava con la lingua... non volevo che le accadesse qualcosa di brutto.

Ma nonostante ciò avevo accettato...
Perché a me mancava l'amore di mio padre.
Ero cresciuto solo con mia madre, nella povertà più assoluta. Non avevo mai conosciuto mio padre, la cosa mi rendeva più arrabbiato che mai...
perché mi definiva una disgrazia? Perché non mi aveva mai voluto vedere...? Volevo le rispose che cercavo, ma avevo sbagliato a chiedere aiuto ad una persona che per vendetta voleva uccidere una persona, che scoprii poi essere mio fratello.

Ora, per colpa mia, mio fratello rischiava di essere condannato, ed io non potevo permetterlo.
L'operazione era andata bene, ero sveglio e volevo correre a Seoul.
Iseol era ancora addormentata... per fortuna non avrebbe perso la gamba, anche la sua era andata bene.

Mi vestii velocemente, cercando di non dare troppo nell'occhio, afferrai tutta la mia roba e scappai dall'ospedale.

Iseol avrebbe capito... lei doveva stare ancora a riposo, la sua gamba aveva avuto una brutta infezione, io ero invece pronto a correre da mio fratello per difenderlo davanti a tutti.
Sperai vivamente non fosse stato già condannato... non avrei saputo che fare sennò. Non mi sarei perdonato facilmente una cosa del genere...

Presi l'autobus, appoggiando la testa contro il finestrino e sperando che fosse abbastanza veloce.

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Taehyung's pov

Erano passate altre due ore e mezzo, di nuovo ero in quella stanza piena di gente che mi guardava come se fossi la persona più orribile del mondo. Ma cercai di ignorare quegli sguardi... ero sicuro che da un momento all'altro gli agenti avrebbero portato Mark o Iseol in quella stanza, ed io mi sarei salvato.

L'agente continuava a guardarmi con uno sguardo carico d'odio, mentre Jong Suk era speranzoso che le cose andassero per il verso giusto.

Il giudice guardò l'orologio che aveva al polso, alzando lo sguardo sul mio.

La porta si aprì all'improvviso, facendo voltare tutti gli altri incuriositi.
Feci lo stesso, con l'ansia di nuovo a pervadermi quando gli agenti entrarono soli, senza Mark e né Iseol.

Non potevo crederci... dov'erano?

<<Manca qualcuno o sbaglio?>> chiese il generale guardandomi soddisfatto.
Possibile che fossero ancora in sala operatoria?

<<Mark Tuan è scappato dall'ospedale.>> disse uno di loro, facendo spalancare gli occhi a tutti quanti.

Scappato... perché lo aveva fatto?

<<Chissà perché.>> il generale rise alzandosi dalla sedia, ammiccando verso la mia parte.

<<Anzi, sono sorpreso dal fatto che esista davvero... ma la cosa è abbastanza chiara... nessuno verrà a testimoniare, perché le cose sono andate esattamente come penso io siamo andate...>> la sua voce mi faceva arrabbiare.

Perché era così convinto che fossi stato io ad architettare tutto? Perché Mark era scappato?!

La gente iniziò a mormorare. Era finita.
Non c'era altro che mi avrebbe salvato... quella era la mia unica salvezza, ma era scappato.

<<Le cose quindi sono chiare...>> il giudice mi guardò quasi in pena.

<<Avremmo dovuto subito capire che era stato lui... da questi fogli ci risulta che il ragazzo è figlio di Kim Jin-Woo.>> continuò.
Quel nome provocò ancora più scompiglio.
C'erano troppe cose contro di me...
Se non avessi saputo come erano davvero andate le cose anch'io lo avrei fatto... anch'io mi sarei condannato.

<<Condannato...>> disse, ma venne interrotto dalla porta che si aprì di nuovo.

In lacrime abbassai lo sguardo...
Sarei morto.

<<Comandante... Song?>>
Quelle parole mi fecero voltare all'istante.

The devil lives in Seoul|Kim Taehyung🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora