Rami : l'ultimo etero rimasto.

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Ho passato le scorse due settimane in quello schifo che chiamano ospedale, ogni giorno dopo la scuola Luke mi ha fatto compagnia e spesso sono venute anche Lily e Delilah assieme a Cam e Simon. Oggi dovrò tornare a scuola e non sono affatto pronto. Ho dovuto parlare ai miei genitori di cosa mi ho subito per quattro anni ed entrambi mi hanno guardato scioccati. Stamattina ho due ore di lezione con Gwylim e sono abbastanza sicuro di non poterle evitare. Luke, che ha insistito per portarmi lo zaino, mi accompagna in classe, alla prima ora ho matematica, per fortuna. I miei compagni mi accolgono con sguardi curiosi ma nessuno prova a chiedermi niente, non hanno il coraggio di farlo e come biasimarli. Aspetto che Lily venga a prendermi, ho ancora un po' di difficoltà a camminare quindi ho sempre bisogno di uno dei miei amici che mi accompagni. Andiamo a lezione insieme e vorrei che quest'ora non finisse mai. Dopo questa avrò due ore con Gwylim e non so come affrontarle. Mentre Delilah mi accompagna nell'aula 409 mi sorride speranzosa "Se hai bisogno di una mano posso fingere una dissenteria improvvisa o qualcosa di un po' meno elaborato." prova a scherzare. Appena entriamo incrocio il mio sguardo con il suo e posso vedere dietro quegli occhi impauriti da cerbiatto del vero terrore e per un attimo, e solo per un attimo, mi illudo che lui ci tenga ancora a me. Poi vado al mio posto in mezzo a Luke e Delilah che mi fanno un po' da scudo. Lui parte con la spiegazione ed evita in tutti i modi di guardarmi o di chiamarmi. Per tutte e due le ore lo ignoro e lui ignora me. A fine lezione sistemo le mie cose e provo ad uscire ma lui mi ferma. "Joe, come ti senti?" chiede lui come se fosse quasi spaventato di pronunciare quelle parole "Strano che ti interessi." rispondo io, non so a che gioco voglia giocare ma di certo non mi farò abbindolare di nuovo. "Joe se tu mi lasciassi spiegare-" inizia lui ma io lo fermo subito "Che cosa vorresti spiegare? Che io sono stato uno stupido a credere di poter stare con uno come te?" rispondo io "Joe, per favore, ascoltami. Io so cosa credi d'aver visto ma non l'ho baciato io. È stato lui. Adam è il mio ex ed ha provato a farti ingelosire. Non ci siamo lasciati nei migliori dei modi e perciò crede che se lui non può avermi non mi avrà nessuno. Ma Joe io non avevo affatto intenzione dì ferirti in quel modo." spiega lui e quasi gli credo ma poi mi rendo conto che come mi ha raggirato una volta lo sta facendo una seconda ed io non starò qui a farmi prendere in giro. Me ne vado. Torno a casa nel silenzio più totale. Appena torno a casa trovo Rami che parla con Ben in cucina. Appena mi vede la sua espressione cambia. "Joe." dice semplicemente con un'espressione severa in volto. "Ehi Rami." lo saluto io anche se lui non è esattamente accogliente come al solito.  Si alza e mi fa gesto di seguirlo. Saliamo nella sua macchina e non dice nulla. Andiamo verso casa sua. Appena entriamo vedo l'ultima persona che vorrei vedere seduta al tavolo della cucina, probabilmente sta correggendo dei compiti. Alza lo sguardo e rimane un po' perplesso dalla mia presenza come io lo sono dalla sua. "Bene, ora che siete entrambi qui potrete spiegarmi che cosa state facendo?" chiede lui "In che senso? Noi - gesticolo tra lui e me - non stiamo facendo niente." dico io amaro "A me non sembra così, guarda questo." mi passa il telefono e vedo una foto di me e Gwylim intenti a baciarci, entrambi ci guardiamo "Chi te l'ha mandata?" chiede lui "Quindi non state nemmeno negando che sia vera. Mio fratello, di cui, tra l'altro, non sapevo nemmeno fosse gay, ed il mio migliore amico, che, a quanto pare, se la fa con i diciassettenni. Davvero? Prima di tutto, da quanto va avanti questa storia?" mi guarda furioso "Da quasi due mesi." rispondo io "Due mesi! Ma a che cosa stavate pensando? Joe dovresti dietro i ragazzi della tua età non ad un un uomo! E tu - indica furioso Gwylim - non solo esci con mio fratello, tenendomelo nascosto, ma te la fai con un ragazzino! Un minorenne, tuo alunno. Potresti andare in prigione, sai?" "Non dovrai preoccupartene, non stiamo più insieme." dico io "Ti ho detto che è stato Adam a baciarmi, io non ti ho tradito. Joe devi credermi, io non avrei mai fatto una cosa del genere. Dammi un'altra chance." "Gwylim non posso. Con tutto quello che è mi successo ultimamente non posso aggiungere altro. Ti perdono ma non posso tornare con te. Non ora perlomeno. Mi dispiace, davvero." lo abbraccio ed è uno di quegli abbracci lunghi e dolorosi, uno di quelli che ti apre una ferita in petto, profonda e sanguinolenta. Sto piangendo ormai ma non me ne vergogno. So che ha detto la verità e che non aveva intenzione di farmi male ma non posso stare con lui. Ho bisogno di tranquillità dopo tutto quello che Frank mi ha fatto non ho la forza nè la stabilità mentale di riprendere una relazione, per quanto questa possa andar bene, non è ciò di cui ho bisogno. Ho bisogno di un po' di calma per ora. Ho bisogno di stare con i miei amici e la mia famiglia. Gwylim se ne va e restiamo solo io e Rami. "Joe, potevi dirmelo prima. Non parlo di Gwylim ma dell'essere gay. Perché non ti fidavi di me?" "Io mi fidavo di te. Non ero pronto però, devi capirmi. Non è facile rendersi vulnerabile davanti a chi più ami. Quindi ti prego non dirlo a nessuno. Ai nostri genitori e Ben lo dirò io quando vorrò." non voglio pressione anche da parte di mio fratello. Voglio solo un po' di supporto.

And Love Dares YouWhere stories live. Discover now