Frank è come il prezzemolo, anzi, peggio.

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Visto che ora sono single Luke ha deciso che sarebbe un'ottima idea andare in un bar gay. E naturalmente lui verrà con me, non per provarci con le ragazze bisessuali eh, ma perché è curioso di vedere com'è un locale del genere. Come se io gli credessi. Ci incontriamo a casa sua verso le 19:30. Cam è a casa di un 'amico' e Lily e Delilah hanno una cena di famiglia quindi saremo solo io e lui. Ho trovato il locale più vicino, si chiama The Green Carnation, e sembra piuttosto carino da fuori. Io e Luke entriamo un po' spaventati ma rimaniamo stupiti quando ci guardiamo attorno. È un locale come tutti gli altri. Nessuna drag queen e niente Lady Gaga come musica. C'è dell'indie in sottofondo, la gente pullula, i camerieri corrono ai tavoli. È il bar più normale che io abbia mai visto. "Ma sei sicuro che sia il posto giusto?" chiede Luke a bassa voce "Ho controllato su Google, diceva "locale LGBTQ+" deve essere quello giusto." dico io. Ci sediamo ad un tavolo ed una cameriera sulla ventina ci accoglie, noi le sorridiamo un po' nervosi "Non vi ho mai visti, è la vostra prima volta?" chiede lei gentilmente "È così ovvio?" "Be' sinceramente sì, qui nessuno è impacciato come voi due. Comunque non vi preoccupate, questo è uno dei bar gay più tranquilli in cui sia mai stata. Chi di voi e gay, o bisessuale?" io le sorrido ed alzo la mano, il che ripensandoci è davvero stupido, lei mi sorride di rimando e parliamo per un po' poi prende il nostro ordine e se ne va via. Io e Luke chiacchieriamo e questo locale mi piace sempre di più. È accogliente, è tranquillo, è un posto sicuro per le persone come me. Noto che Luke, ad un certo punto, sbianca "Luke che c'è? Stai male?" mi preoccupo "No, no, sto benissimo. Non è niente." ma inizia a sudare e l'ansia prende anche me. Faccio l'errore di girarmi. Frank. Frank, quel Frank, è qui. Ma che diamine ci fa? "L'hai visto anche tu?" lo osservò per un po', sta parlando con la ragazza al bancone e nel mentre sembra felice, stanno scherzando ed entrambi ridono. "Luke, stai vedendo quello che vedo io?" sono scioccato e vedo che anche il mio amico è sorpreso, annuisce lentamente. Lui si gira verso di noi e non c'è mai stato un momento in cui io abbia desiderato essere invisibile come in questo. Provo a nascondermi inutilmente. Frank sta venendo verso di noi. "Luke! Che facciamo?" sono nel panico più totale "Ma che ne so io! Sono qui solo come supporto morale!" nel frattempo Frank è ormai arrivato, non degna Luke di uno sguardo, si rivolge direttamente con me "Joe potremmo parlare per un attimo?" chiede con voce gentile, il che è piuttosto strano e mi sorprendo ancora di più. "Ehm sì." mi pento subito di quella risposta ma ormai è fatta. Mi alzo e lo seguo zoppicante subito fuori. "So che per te potrebbe essere uno shock vedermi qui. Ma il Frank che vedi a scuola e molto diverso da quello che vedi qui. Vorrei cogliere l'occasione per scusarmi con te per tutto quello che ti ho fatto. Sono sinceramente dispiaciuto. Ma vedi questo è l'unico posto sicuro per uno come me. A scuola la scelta era una sola. Dovevo farmi più grosso degli altri e la gente già ti prendeva in giro ho pensato che aggiungermi agli altri non fosse una cattiva idea. Ma sinceramente io sono un altro e se vuoi potresti conoscere quel lato di me, sabato sera, qui." "Ma sei cretino o cosa? Mi hai torturato per 3 anni assumendo che io fossi gay prime che io stesso me ne rendessi conto e ora mi riveli di essere gay tu stesso?! Ed hai anche il coraggio di invitarmi ad un appuntamento?! Sul serio, ci sei o ci fai?" mi guarda sbalordito come se io fossi il cattivo di una fiaba e lui l'eroe che cerca di farmi passare al lato buono. Rientro e vado furioso verso Luke "Andiamocene, ora. Non voglio nemmeno sentirlo quel coglione! Lo stronzo non solo si è scusato dopo 3 anni, come se non se non mi avesse picchiato ed umiliato tutti i santi giorni, ma addirittura mi ha chiesto un appuntamento. Un. Fottuto. Appuntamento, Luke! Come se dopo tutto quello che è successo con tu sai chi io volessi mettermi con qualcun altro. Gesù, lo amo ancora, ma so anche che ora come ora una relazione non è quello che fa per me, e Luke, la mia vita è un fottuto casino in questo momento, ho bisogno di un po' di maledettissima pace." "Joe, qualcuno ti sta guardando, ti converrebbe abbassare la voce." mi giro e vedo sia Gwylim che Frank che Rami guardarmi. Frank ha le lacrime agli occhi, ed esce correndo, Gwylim ha gli occhi spalancati e Rami è ancora più sbalordito. Vado fuori senza aspettare che Luke esca con me. Inizio a camminare, non so nemmeno dove sto andando. Sento dei passi dietro di me ma non voglio sentire nessuno. Cammino più velocemente "Joe! Aspetta!" è Gwylim che parla. Ormai sto correndo. Lui continua ad urlare il mio nome. Riesce a raggiungermi dopo poco "Joe, fermati!" mi poggia una mano sulla spalla. "Che c'è? Vuoi dirmi anche tu qualcosa che mi rovinerà la giornata?" mi accarezza il viso delicatamente "Joe, intendevi davvero quello che hai detto prima? Riguardo al fatto di amarmi?" chiede lui, ed è così dannatamente dolce, lo guardò negli occhi e poi lo dico "Sì, ti amo Gwyl. Amo tutto di te, dalla passione per i film stupidi, ai tuoi occhi da cerbiatta, sì da cerbiatta, dai tuoi stupidi maglioncini adorabili ai tuoi muffin ai mirtilli con cui hai attentato alla mia vita." "Anche io ti amo Joe. Con tutto il mio cuore, sin da quel primo bacio, ho capito subito che tu avessi qualcosa di diverso rispetto agli altri. Ti amo." E così mi bacia, ed è un bacio lungo e dolce, uno di quelli che non vorresti far finire.

And Love Dares YouWhere stories live. Discover now