Norah

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*5 anni dopo*
Sono appena arrivato in stazione. Oggi devo andare a Bristol a trovare Lily che sta quasi per partorire. Se penso che quando si è diplomata mi disse che non si sarebbe mai 'legata a nessuno' e che ora ha una relazione stabile da 3 anni con un ragazzo adorabile, Isaac, mi rendo conto di quanto siamo cambiati. Ormai siamo adulti, certo, piuttosto immaturi, ma pur sempre adulti. Il treno per Bristol è arrivato ed io mi dirigo verso la carrozza 26. Non appena entro vedo una coppia di ragazze con una bambina sui 4 anni intente a giocare ed un signore sulla cinquantina lì affianco. La bambina è davvero dolce e mi si avvicina ed inclina la testa "E a te piace Harry Potter?" chiede con la voce più tenera che io abbia mai sentito "Se mi piace? Io lo adoro!" esagero, ma non troppo, con lei "E tu preferisci Harry o Draco? Mamma dice che starebbero benissimo insieme ma io credo che Harry stia bene con Hermione, ma ina dice che lei sta con Ron. Tu come la pensi?" "Beh anche io credo che Draco ed Harry stiano bene insieme ma Ron ed Hermione non mi piacciono molto come coppia." "Ah! Te lo avevo detto Anaïs!" esclama la bionda, l'altra, filippina forse, sbuffa. Io e la bambina continuiamo a parlare per un po' finché lei non si stanca e si addormenta in braccio alla madre. "Siete davvero una bella famiglia." "Grazie." dice Anaïs sorridente "Ho come l'impressione di averla già incontrata. Non so dove ma la sua non è una faccia nuova." dice l'altra "Forse l'ho già vista sul tragitto da Londra a Bristol?" "Ne dubito fortemente, ho preso questo treno solo una volta ed è stata quasi 6 anni fa, di solito vengo in auto." "Oddio! Tu sei quel ragazzo che riportò il bambino perso ai genitori! Sì fu proprio 6 anni fa! Holly stavamo andando dai tuoi per Natale, credo." ora ricordo anche io. Parlo con le due per tutta la durata del viaggio. Ormai è sera tardi e tra poco meno di mezz'ora arriverò a Bristol da Lily. Una bambina anche lei sui 4 o 5 anni entra nel nostro vagone "Ehi piccola." la saluta Holly "Io, mi sono... persa." dice la bambina confusa come se lo avesse capito solo adesso. "Tesoro, come ti chiami?" chiede Anaïs gentile, si vede proprio che lei e la moglie sono madri. "Il mio nome è Norah. Norah Lee." risponde lei insicura "Vieni qui Norah." le dico io, battendo una mano sul sedile accanto al mio, vuoto fin da quando sono salito. La bimba, dubita un attimo, come se si stesse chiedendo se ascoltare uno sconosciuto sia la scelta giusta. Si siede vicino a me "Allora, Norah, sei qui con la mamma? O con il tuo papà?" "Sono qui con papà. Siamo saliti nella carrozza 5. Poi lui è andato in bagno e mi ha detto di aspettarlo lì. Però ero sola ed avevo paura. Così sono uscita e sono andata a cercare papà. Ma è tanto che cammino e mi fanno male i piedini. E non riesco a trovarlo più." la bimba sta quasi per piangere, la prendo in braccio e la stringo forte a me. Le accarezzo i capelli e la abbraccio sempre più forte. Quando lei finalmente si calma la porto in braccio fino alla carrozza 5. "Com'è il tuo papà?" le chiedo nel mentre "È alto alto, ha la barba e oggi portava una camicia verde, perché gli ho detto che non mette mai qualcosa di colorato. Sai fa il professore, e mette sempre giacche o maglioni, e si veste sempre di blu, nero, marrone o bianco." Ormai sono entrato nel vagone 5 "E come si chiama?" "Papà!" la bimba scende dalle mie braccia e corre dal padre impegnato al telefono "Oddio! Norah! Principessa mia! Stavo morendo dalla paura di averti persa. Stavo già parlando con la mamma. Tesoro mi - " si interrompe non appena alza lo sguardo ed anche io rimango a bocca aperta "G-Gwylim?" riesco a balbettare. "Joe..." sussurra appena "Papà ma tu conosci Joe! È stato così gentile a portarmi qui da te, vero?" Norah sembra così contenta "Sì è stato davvero gentile." "Papà ma che fai? Non lo ringrazi? Mi dici sempre che è maleducazione!" "Ehm sì, giusto. Grazie mille Joe, davvero, se non avessi trovato Norah..." "Non c'è di che." dagli altoparlanti si annuncia che siamo arrivati a Bristol. Saluto la bambina ed anche Gwylim. Dopo tutti questi anni riesce ancora a mettermi in imbarazzo, a togliermi le parole di bocca. Dopo tutti questi anni non sono mai riuscito a smettere di pensare a lui, di riguardare le nostre foto, i regali, di ricordare gli appuntamenti di nascosto. Dopo tutti questi anni Gwylim non è ancora uscito dalla mia vita, quando ci siamo lasciati con lui se n'è andato un pezzetto del mio cuore, al cui posto c'è una ferita ancora aperta e sanguinante. Ho sempre pensato che dopo la nostra rottura io non ci avrei più pensato, credevo di poterlo eliminare dalla mia memoria, come se, dall'oggi al domani, tutti i ricordi più belli condivisi con lui, potessero sparire. Mi guardo indietro, è chinato in terra, sta legando una scarpetta a Norah. Dopo tutti questi anni nemmeno il fatto che abbia una figlia è capace di spaventarmi, di farmi ragionare, non è in grado di farmi riflettere. Cammino verso di lui, spedito, come non lo sono mai stato. Lui è girato e sta andando via. Lo afferro per il polso. "Joe, ma che-" lo interrompo con un bacio. È un bacio ricco di significato. È un bacio che parla per tutti gli anni di silenzio che abbiamo passato. Non appena ci stacchiamo, lui mi sorride ed io faccio lo stesso. E dopo tutti questi
anni forse lo amo ancora.



NdA: È finalmente finito.
Sequel yay
O
Sequel nay?

And Love Dares YouWhere stories live. Discover now