Amnesia||Park Jimin|| SOSPESA MOMENTANEAMENTE

||CAPITOLO 8||

Jimin Pov's

"T..." Le labbra di Lizzy si socchiudono e il mio cuore comincia ad accelerare.
"Lizzy" Urlo e un sorriso mi si dipinge in volto
"Tae.." dice lei. Tae...perché sta chiamando Taehyung e non me?
"Elizabeth." Tae si avvicina a lei e le prende la mano. La testa mi gira, le lacrime solcano le mie guance. Mi guardo intorno e mi sento barcollare.
Indietreggio ritrovandomi tra le braccia di Namjoon.
"Tae chi sono queste persone?" Chiede lei guardandosi attorno spaesata.
Il mio cuore cede ed io sento che devo uscire da qui.
Corro fuori dalla stanza e appoggio la mia fronte alla fredda parete blu intenso.
"Jimin" Comincia Nam.
"Cosa...cosa vuol dire? Non si ricorda di nessuno? Solo di Taehyung?" Gli chiedo guardandolo. Lui scuole la testa e vedo che un sentimento di pena gli vacilla negli occhi.
"Io non lo so amico, ora chiamiamo il medico per farla visitare, sono sicuro che lui saprà rispondere alle tue domande ."
Guardo nella stanza e vedo Taehyung accarezzare il viso di Lizzy, la mia Lizzy.
Cosa vuol dire questa cosa?
Rimango lì a fissarli mentre il medico entra e chiede ai ragazzi di uscire per poter visitare il mio piccolo girasole.
Sono come pietrificato, non mi sento le gambe, le braccia...sento solo un grande dolore al petto e la testa che mi gira.
"Jimin" Taehyung mi risveglia dallo stato di trance in cui ero.
"Perché si ricorda solo di te?" Lo guardo fisso negli occhi.
"Non lo so Jimin, non lo so.
"Che vuol dire che non lo sai? C'è qualcosa tra di voi?" Alzo la voce e il cuore si spezza per l'ennesima volta.
Immagini di Taehyung e Lizzy mi inondano la testa e per poco non vomito sul pavimento splendente di questo Ospedale.
"Cosa? Come ti salta in mente?!" Alza la voce e si passa una mano tra i capelli "Non devi dirlo mai più, come puoi anche solo lontanamente pensare che tra me e Lizzy ci sia qualcosa? Sei il mio migliore amico, hai così poca fiducia in me?" Lo guardo negli occhi, sono sinceri, capisco quando mi mente e capisco di aver detto una cazzate enorme quanto questo Ospedale.
"Mi dispiace, perdonami." Gli dico portandomi una mano sul petto. Lui mi guarda perplesso, scuote la testa e si allontana da me.
Il medico esce dalla stanza.
"Allora?" Gli diciamo in coro, lui sobbalza dalla sorpresa e poi tossisce per riprendersi dallo spavento.
"Bene, a quanto pare la signorina si è risvegliata, il suo logo temporale non sembra essere tanto danneggiato, probabilmente la sua perdita di memoria durerà qualche mese, ma in questi mesi è necessario che voi le facciate rivivere la sua vita esattamente com'era prima." Spiega il medico pulendosi gli occhiali sul camice.
"Perché si è ricordata solo di Taehyung?" Chiedo, ma forse non voglio sapere la risposta.
"Questo non glielo so spiegare signor Park, probabilmente ha meno ricordi brutti associati al signor Taehyung. In ogni caso, dobbiamo tenerla sotto osservazione per almeno un'altra settimana. In questo arco di tempo, le faremo tutti gli esami necessari per monitorare la sua salute. Domande?" Scuoto la testa, saluta e se ne va'.
"Cosa...cosa vuol dire che ha meno ricordi brutti associati a te?" Chiedo a Taehyung cercando di ignorare il mio subconscio che mi ricorda di tutte le volte in cui abbiamo litigato ed io l'ho lasciata da sola nel suo dolore.
"Jimin non lo so, non sono un medico. Forse non si ricorda di te perché l'hai fatta piangere tanto in questi due anni, non credi?" Mi guarda con aria di sfida ed il mio pugno entra in collisione con la sua guancia.
"Hey siete impazziti per caso?" Urla Yoongi separandoci.
"Ha ragione Yoongi, non facciamo stronzate, siamo in un ospedale e Elizabeth ora è più importante." Interviene Jin.
Hanno ragione.
Taehyung si pulisce il sangue dalla bocca, mi guarda e se va, seguito da Yoongi.

Guardo Elizabeth. Perché non si ricorda di me? Le ho fatto così male? Posso rimediare al dolore che le ho causato? Eppure io la amo, la amo talmente tanto che morirei per lei. Per davvero. Se le fosse capitato qualcosa, probabilmente l'avrei seguita.
Non so se voglio entrare e sentirmi dire "Tu chi sei?" non  penso di essere pronto psicologicamente.
Il mio bellissimo girasole ha calato la testa, non mostra più i suoi bellissimi petali gialli e non mi guarda più come se fossi l'unica ragione della sua esistenza.