13. Ancora e ancora

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<<Fammi capire... tu hai scopato con il tuo migliore amico, che conoscevi dall'inizio dei tempi, e ora siete fidanzati?>>
<<Si, Johnny, ma... non usare il termine fidanzati->>
<<Io nemmeno sapevo che fossi gay!>>
<<Non lo sono! Cioè... non lo ero!>>
<<Ah ecco... credo che tu abbia le idee un po' confuse>>
<<Certo che sono confuso!>>
<<Comunque, quante volte l'avete fatto? >>
<<Solo una... l'altro ieri>>
<<Una?! Sbrigati... >>
<<Non mi serve che sia tu a dirmelo!>> Sam gli chiuse il telefono in faccia e lo lanciò ai piedi del divano. Sbuffò e si mise le mani sugli occhi.
Ora erano fidanzati, o almeno era quello che più o meno pensavano sia lui che Peter... non era molto chiaro. Gli era sembrata molto bella la loro prima volta ma non bella abbastanza da lasciare un vero e proprio segno. Dopo essere stato dieci minuti sul divano a fissare il vuoto decise di alzarsi e andare a scuola. Appena arrivato non ebbe nemmeno il tempo di vederlo che Peter si buttò su di lui e gli baciò un angolo della bocca salutandolo. Sam lo strinse forte e gli baciò il naso. Mentre camminavano per i corridoi si tenevano per mano aspettando di arrivare alle loro aule. Si facevano domande tipo "hai dormito bene?" oppure "cos'hai sognato sta notte?"
Appena arrivato, Sam lasciò la mano di Peter ed entrò in classe facendogli un cenno con la mano per salutarlo. Ed ancora una volta fece una gara di sguardi con la finestra. Peter, appena si sedette, prese la collana che aveva fatto aggiustare e se la mise al collo.

Anche quelle solite sei ore di torture erano finite. Sam vide Peter parlare con il suo gruppetto di amici e, senza nessuna vergogna - che di solito aveva nel fare certe cose in pubblico -  gli si avvicinò da dietro, gli mise una mano sul di dietro e dopo averlo stretto appena, gli sussurrò all'orecchio. <<Oggi pomeriggio vieni a casa mia>> se ne andò subito dopo.
Peter sorrise istintivamente e, quando alzò lo sguardo, vide i suoi amici veramente molto imbarazzati che lo stavano fissando. <<Cazzo volete?>> disse Peter sorridendo. <<C-cos'è che vai a fare a casa sua?>> disse un ragazzo del gruppo con un ciuffo di capelli tinti di rosso con la voce leggermente allarmata.
<<Secondo te? Attiva il cervello e vedrai che ci arrivi>> e se ne andò lasciandoli a fissare il vuoto. Peter, intuendo quello che avrebbe voluto fare Sam, si fece una doccia e si preparò al meglio. Poi andò a casa sua.
Quando Sam aprì la porta gli sorrise.<<Credevo ti fossi perso>> disse, facendolo entrare.
<<Ma figurati!>>
Sam si voltò qualche secondo per aprire la porta della camera da letto e, quando si girò di nuovo, vide Peter senza maglietta che andava verso di lui.
Fece un sorriso furbo e si avvicinò prendendolo per i fianchi e cominciando a baciargli il collo.
<<Sei così perspicace... >>mormorò prima di mordergli il lobo dell'orecchio prendendo anche un orecchino.
<<E tu sei così pervertito... meno male... >> rispose l'altro ridendo all'ultima frase e gettando le braccia attorno al collo di Sam. Entrarono in camera e chiusero la porta. Sam fece sedere Peter sul bordo del letto e, inginocchiandosi davanti a lui, gli slaccio e sfilò i pantaloni. Sgranò leggermente gli occhi mentre le sue guance cominciavano a colorarsi. <<Ci siamo solo baciati e sei...>>
<<... Lo so...>> ansimò Peter mettendo una mano tra i capelli di Sam che sorrise e avvicinò la bocca al suo membro, cominciando a leccarlo da sopra i boxer. Peter sospirò e cominciò a gemere accarezzando i capelli di Sam e chiudendo gli occhi.
Anche i boxer finirono per terra e Sam cominciò a masturbare Peter, che aprì gli occhi e se lo trovò davanti mentre lo guardava. Si baciarono con trasporto, mentre le lingue schioccavano nelle bocche. Sam si abbassò di nuovo e prese in bocca la sua erezione. Peter, preso da una scossa di piacere, gettò la testa all'indietro gemendo e inarcando la schiena. Cominciò a tirare i capelli di Sam per farlo andare più veloce. Il suo sesso s'indurì ancora di più: stava per liberarsi nel piacere. Sam se ne accorse e si fermò di colpo.
<<Che cazzo fai!?>> gli uscì spontaneo dirgli così. Sam lo baciò e Peter gli tolse la maglia.<<.... Non devi venire adesso... Ti farò provare più piacere di quanto immagini...n>> si tolse i pantaloni mettendo in bella mostra la sua erezione sotto i boxer. Peter cominciò a massaggiargliela, continuando a baciarlo. Si stese tenendo le gambe a penzoloni sul bordo del letto e portando con se Sam.
<<Mmh... aspetta... prima di dimenticarmi... >>Sam prese una mano di Peter e cominciò a togliergli gli anelli, Peter capì e si tolse anche quelli alla mano destra poggiandoli sul comodino. Si stesero bene sul letto e Peter poggiò la testa sul cuscino. Tolse i boxer di Sam e cominciò a passare la mano sulla sua erezione facendolo mugolare. <<... Senza quegli anelli va molto meglio... >>.
Sam mise la fronte sul cuscino, tra il collo e la spalla di Peter. Lui aumentò la velocità e Sam gli morse un lobo. Approfittò di quel momento per togliergli anche gli orecchini che poi poggio sul comodino assieme agli anelli. Cominciò a baciargli e leccargli il collo facendolo sospirare. Peter si fermò e prese il volto di Sam cominciando a baciarlo. Sam prese ad accarezzargli le cosce, le natiche e la schiena, per poi soffermarsi di nuovo sulle natiche. Gli portò due dita alla bocca, che Peter cominciò a inumidire con la lingua. Sam lo guardò e si ricordò di una cosa. <<Ti è sempre piaciuto leccarmi le dita... anche quando eri piccolo>> disse a bassa voce e sorridendo, rendendosi conto slo dopo di quanto sembrasse ambigua la frase detta a voce alta. Ma Peter non lo giudicò. Si tolse le dita dalla bocca e disse: <<Si chiama destino>> e si baciarono. Sam cominciò a massaggiare l'apertura di Peter per poi infilarci le dita dentro provocando un gemito di dolore misto piacere da parte di Peter. aumentò la velocità.<<Ah... S-sam... >>
<<... Si?...>>
<<Ti amo...>>
<<... Si, lo so...>>
<<Stronzo...>>disse Peter ridendo. Le posizioni si ribaltarono e Peter prese in bocca l'intimità di Sam, senza farlo venire.
poi Sam tornò a stare sopra. <<Ci sei?>> gli chiese portando il suo membro all'apertura di Peter.<<... Certo...>> Entrò piano dentro di lui cercando di non fargli male. Quando fu entrato per metà si accorse di quanto incredibilmente stretto fosse. <<Cristo...>> fece pressione sulle braccia per tirarsi su.
<<Cosa c'è?>> ansimò Peter con una nota di preoccupazione.
<<... Sei stretto...>>
Peter sospirò e cercò di sistemarsi sotto di lui.
<<... Com'è possibile che tu sia più stretto adesso... che l'altra volta...>>
<<... L'altra volta non ci hai fatto caso... Ti fa male?>>
<<...No... tranquillo... dammi un attimo>>
<<...Certo...>> disse.<<Se non ci riesci puoi prendere del lubrificante->>
<<... Se ce lo avessi lo avrei già preso...>> sospirò ed entrò completamente dentro di lui. Cominciò a spingere lentamente per poi aumentare, piano. Si abituò presto e cominciò a dare spinte sempre più poderose e decise.<<Aah! Sam! Più veloce!>>  E così fece. Cominciò a masturbare Peter e, ormai vicino all'orgasmo, lo prese in bracciò e lo fece sedere sulle sue cosce continuando a spingere sempre più forte. Peter si aggrappò al suo collo e inarcò la schiena gemendo sempre di più e senza controllo. Poi cominciò a calarsi da solo sulla sua erezione vedendo la difficoltà di Sam nel continuare.
<<AH! Sam!>>
<<Peter!>> vennero insieme urlando i loro nomi. Rimasero abbracciati qualche secondo. Sam strinse così forte Peter che gli fece quasi male. Si gettarono sotto le coperte restando abbracciati. Ad un certo punto Peter si voltò e si mise a cavalcioni sul bacino di Sam. Quest'ultimo lo guardò, interrogativo.
<<È stato bellissimo!>>disse Peter sorridendo.
<<Certo... te lo avevo detto>>
<<Lo rifacciamo?>> chiese Peter continuando a sorridere.
<<Tu sei pazz->>non finì la frase che Peter si era già buttato sulle sue labbra. E così lo fecero... ancora ed ancora.

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