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Giorno dopo.

Sasha ieri è stata davvero molto comprensiva con me.

Vado verso gli armadietti e tiro fuori il libro di Letteratura.

-Ei mora.- Mi saluta Mirko.
-Ei pensavo fossi morto!- esclamo ridendo.
-Andiamo in classe.- dice ridendo.

Mi siedo accanto alla ragazza che devo aiutare,ed inizio a fargli qualche domande per l'interrogazione.
-Sei preparata tranquilla.-
La campanella suona ed entra la professoressa.

-Allora oggi,Nicole?- chiede.
-Si prof-
Va accanto a lei e inizia a spiegargli Dante.

-Brava,non avrai più bisogno di Marta.-
Yuuu.

Cam e Valerio non fanno altro che guardarsi.

-Prof posso uscire un attimo per parlare con Cameron e Valerio?-
-Si ma rientrate presto.-

-Allora chiarite basta.-
-Io non parlo con i coglioni- Urla Valerio.
-Non parlo solo perché ti farei fare la figura dello scemo.-
-Parla coglione.- Si avvicina Valerio.
-Valè devi parlare civilmente.-Dico toccandogli la spalla.
-Vattene- Mi dice.
-No Marta rimani qui,ascolta quello che ho da dire.- dice Cameron ridendo.
-Okey-

-Dato che sono un coglione,diciamo tutto a Marta no?-
-Dimmi- Dico perdendo la pazienza.
-Valerio in quest'arco di tempo che tu non ci sei stata,non faceva altro che parlarmi di te,sarà innamorato?-
Oh mio dio.
Oh mio dio.

-Tu sei uno stronzo.Avevi promesso.- Urla Valerio.
Allora è vero.
Scappo da lì e torno in classe.

Mi siedo accanto a Sasha e gli dico tutto,non facendomi beccare dalla prof.
-Domani faremo un breve test,per Marta diciamo sarà un recupero dato che non c'è stata.
Per voi un ripasso.-
Se ne va ed entra matematica.
-Allora ho portato il tuo compito Marta,diciamo che è andato bene,non c'eri neanche alle spiegazioni.-

Suona l'ultima campanella e mi dirigo verso casa.
-Vuoi un passaggio?Passo di lì.- Urla Sasha per farti sentire.
Attraverso e salgo in macchina.Poso lo zaino sui sedili dietro e vedo Valerio.
-Oddio che paura!-Esclamo mantenendomi il cuore.
Ride ma non parla.
-Oggi io ed enzo andiamo al centro commerciale vieni?- Propone.
-Mi dispiace ma domani c'è il test ed io non so niente,sarà per la prossima volta.- La saluto e scendo dalla macchina.

Non posso credere alle parole di Cameron.

Entro e noto una strana chiave sul tavolo.
-Mamma-La chiamo facendogli capire che sono tornata.

Scendono lei e papà.
La vera domanda è che ci fa qui papà.
-Abbiamo una sorpresa per te.-
Mi portano in garage dove c'è una macchina nera opaca a quattro posti.
-È mia?- Urlo.
-Si amore.-
Li abbraccio e li bacio a tutti e due.
-Mamma posso andare a fare un giro con la mia amica?-
-Si ma fai attenzione.-

Accendo il motore e al primo semaforo vedo Valerio.
-Tua?- Chiede picchiettando sul finestrino.
-Non sono affari tuoi.-
Si appoggia con i gomiti al finestrino e dice:
-La cosa che ti ha detto Dallas ti ha dato alla testa vero?-
-Valerio quello è l'ultimo dei miei pensieri.-
-Vai da Sasha?- Chiede cambiando discorso.
-Si.-
-Accompagnami- apre la portiera ed entra.
-Oh mio dio,davvero!- Esclamo esasperata.

-Scendi.- dice Valerio
-Ehm c'è un problema,la macchina è nuova,non so come togliere le sicure è la mia prima macchina.-
Si avvicina e la toglie.
-Facile.-
Stronzo

Mi arriva una chiamata.
-Pronto?-
-Ehi Marta sono Simone,tua madre mi ha raccontato,stai bene?-
-Ciao! Sisi sto bene,grazie.-
-Menomale dai.Ci sentiamo.-
-A presto.-
Attacco e raggiungo Valerio che stava già per bussare.

-Chi era?- Chiede
-Valerio,ma se pure te lo dicessi,non lo conosci.-Gli dico gesticolando.
-Tua madre,per forza.- dice facendo una faccia confusa.
-Gli affari tuoi?-

Busso ed entro dentro.
-Sasha,scendi.- Urlo,non c'è nessuno.
-Sto per uscire con Vincenzo,vieni.-
-No,la terza in comodo no.- Urla Valerio dalla sua camera.
-Invito Cameron.- Urlo

-Sasha vado un attimo in bagno,ma tu vai in macchina con Enzo nel frattempo.-
-Okey.-

Dal bagno sento delle voci.
-Dov'è la tua camera?- sussurra una ragazza con voce sensuale.
-Lì-
-Ti aspetto di sopra allora- dice baciandolo.

Sorpasso il bagno un pò troppo velocemente,da far girare Valerio verso di me.
-Ehm...tu eri ancora qui?-
-Si,dovevo andare in bagno,continua a fare quello che stavi facendo.- Gli rispondo.
Nei suoi occhi in quel momento leggo tanta rabbia,ma può essere solo rabbia riferita a se stesso.

Quanto vorrei baciarlo.
Ma non posso.
Non adesso.

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SCUSATE PER L'ATTESA.
Spero vi piaccia.
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