capitolo 7.

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Amanda.

Lessi l'ultimo paragrafo di letteratura, e chiusi l'evidenziatore, sbuffando.

Odio la scuola.

Il cellulare mi squillò, e risposi.

«Amy!! A che punto sei con letteratura?»

Sbuffai, e rivolsi un'altra occhiata al libro aperto sul letto.

«Non ci capisco nulla, non sono concentrata, Noe! Tu?»

«Amo, sono messa peggio di te!»

Risi.

«La festa é sabato, mica te ne sei dimenticata?»

Scossi la testa, alzandomi dal letto e camminando per la stanza.

«No, no, Gabriele me l'ha ricordato fino a quindici minuti fa, tranquilla.»

Noemi ridacchiò, poi tornò seria.

«Ti piace tanto, eh?»

Annuii, mordendomi il labbro.

«Tantissimo.»

Sussurrai.

-

Il sabato sera era arrivato. Ero un po' in ansia.

Mi sentivo a disagio, mentre le mie amiche ballavano in pista disinvolte, come se fossero abituate a tutto ciò che le circondava.

Da Gabriele:
Sono alla festa.. Ma non ti vedo.

Da -A:
anch'io sono alla festa, ma non vedo te.

Sospirai, quando Gabriele visualizzò il messaggio e non rispose.

«Io esco, vado a prendere una boccata d'aria!»

Urlai a Naomi, che navigava su Instagram, visibilmente annoiata. La mia amica annuii, ed io uscii dal locale.

Mi sedetti su un muretto, e cercai il pacchetto di sigarette nella borsa.

«Non ditemi che le ho perse..»

Sussurrai, continuando a cercare, a vuoto.

Sospirai affranta, e rivolsi lo sguardo al cielo.

«Amanda?»

Sussultai, e mi voltai. Gabriele era di fronte a me.

Indossava una camicia bianca, e dei jeans neri. Il ciuffo sempre ribelle e le labbra screpolate. Mi sorrise, ed io ricambiai subito, sentendo le gambe gelatina.

Rimasi a fissarlo per qualche minuto, ma poi non ce la feci più. Camminai verso di lui, e, Gabri sembrò capire.

Allargò le braccia, ed io mi ci tuffai dentro, sentendo il cuore battere talmente forte che avevo il timore che sarebbe potuto uscire fuori dalla gabbia toracica.

«Mademoiselle..»

Sussurrò, lasciandomi un bacio casto tra i capelli.

Sentii dei brividi.

Tanti brividi.

Alzai di poco la testa, e lo guardai.

Era così bello, era bello abbracciarlo, era bello sapere che ormai era mio amico.

«Gabriele.. io.. non ci credo.»

Sussurrai, felice. Non mi rispose, mi riabbracciò. Risi, contro la sua spalla.

Ci staccammo a causa di alcuni colpi di tosse finti, e quando ci voltammo incrociammo lo sguardo delle mie amiche, e anche di Matias e Alfre.

«Vi abbiamo disturbati?»

Luca, fece un sorriso innocente, ed io alzai gli occhi al cielo, maledicendolo.

«No, figurati.»

Risi, acidamente.

«Raga, sta festa é una noia. Vi va se andiamo a fare un giro?»

Mi levai i tacchi, e annuii. Tutti risero, poi ci incamminammo per le strade di Varese.

-

Da Gabriele:
Grazie per la bella serata, Amy.
É stato bellissimo poterti finalmente incontrare.
Ti voglio bene.
Buonanotte, Mademoiselle.❤️

Arrossii, e sorrisi.

Da -A:
grazie a te, Ga.
È stato fantastico poterti finalmente abbracciare.
Ti voglio bene anch'io.
Notte, Gabrie.❤️❤️

Uknow number [WATTYS2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora