Uknow number [WATTYS2019]

capitolo 16.

Amanda.

«Amanda, c'è Gabriele.»

Mia madre entrò in camera mia, sorridendo. Chiusi la valigia rosa, e corsi al piano di sotto, ritrovandomi davanti Gabriele con un uovo grande, della Kinder.

Scoppiai a ridere, e lo abbracciai.

«Ga! Sei pazzo! Aspetta però.»

Salii in camera, e gli presi la busta nera. Scesi di nuovo in cucina, e gliela porsi.

«Non è un uovo di Pasqua, ma spero ti piaccia lo stesso.»

Sussurrai, imbarazzata. Il ragazzo mi sorrise, e non appena cacciò lo zaino e la felpa di Lil Peep dalla busta, sgranò gli occhi.

«Oddio, Amy! Sei matta, davvero! Ma come.. Ma cosa.. Io ti adoro!»

Esclamò, abbracciandomi forte. Poi, grazie all'ingresso di mia madre in salone, ci staccammo.

«Mi dispiace rovinare la bellissima atmosfera che si è creata, ma sapete che abbiamo una cena? La famiglia di Gabriele sarà qui a momenti, Amanda. Corri a prepararti.»

Sbuffai, alzando gli occhi. Guardai Gabriele, che continuava a girare e rigirare i regali tra le mani, e scherzando gli diedi una gomitata.

«Smettila, Ga! Stai sbavando.»

Borbottai, ridendo.

Il ragazzo scosse la testa sorridendo, e mi ristrinse a sé.

-

«Amanda, non avresti dovuto.»

La madre di Gabriele, mi strinse in un abbraccio, ringraziandomi. La donna mi diede un bacio sulla guancia, ed io sorrisi.

«Ma tranquilla, signora. Gabri fa tanto per me.»

Mormorai, staccandomi dall'abbraccio.

«Domani partite. A che ora?»

Il padre di Gabriele entrò in cucina, seguito dal figlio. Che come me, si incupii un po'.

«Alle 9:00.»

Mia madre sorrise raggiante, ed io abbassai il capo.

-

La mia casa a Roma non era cambiata, per niente. E non erano cambiati nemmeno i parenti.

La cosa positiva, era che con me c'era Anna.

Probabilmente senza di lei, sarei morta quelle due settimane.

Avevo parlato a telefono con Gabriele per tutto il viaggio.

Il ragazzo, a telefono, non smetteva di farmi complimenti e di farmi ridere. Sono stata bene, lui mi fa stare bene.