Epilogo

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I ragazzi lasciarono definitivamente Los Angeles il quattordici maggio, qualche giorno dopo che tutti i tasselli trovarono il loro perfetto incastro in quelli che furono quasi due intensi anni di amori, tradimenti, amicizie e ogni sorta di esperienza che si fosse provata camminando sul filo del rasoio.

Lucy e Slash non parlarono più di quello che era stato rivelato quella sera, né tornarono più sopra l'argomento che li aveva visti come personaggi principali della loro intricata storia fatta di parole non dette, vere emozioni nascoste e intramontabili alti e bassi.

Sebbene avesse scoperto che Slash si fosse concesso più di una bollente esperienza di letto con Sandra, complice una volta Axl, una volta Matt e una volta Duff non riuscì mai a essere totalmente trasparente e sincera con i due chitarristi che le avevano rubato a turno il cuore, facendolo di volta in volta a pezzi, prima di riplasmarlo per il successivo colpo che sarebbe stato inferto senza premeditazione alcuna.

Non era mai riuscita, o meglio non aveva voluto mettere i suoi sentimenti su di un piatto d'argento, per servirli crudi ai due ragazzi. Li aveva amati, entrambi, uno con una passione accecante l'altro con una devozione senza pari e spesso si era chiesta se Sandra, a fin dei conti, avesse avuto ragione nel darle della poco di buono.

La grande macchina scenica dei Guns si mise definitivamente in moto nella primavera inoltrata del mille novecento novantuno, conquistando anima e cuore di chiunque li andasse a veder suonare, mettendo in ginocchio e piegando sotto la sua furia intere città mentre, al suo passaggio, schiacciava prepotente la critica e collezionava a ogni data sempre maggiori consensi, nonostante la cornice di depravazioni e vizi che trascinava con sé.

Haley si era trovata un posto tranquillo dove vivere, a due passi dall'House of music dove continuava a lavorare. Spesso, durante la pausa o prima di iniziare il suo turno, si fermava a leggere le varie testate rock che il reparto di musica vendeva. Si soffermava e leggeva avida le notizie che riguardavano i Guns, sorridendo quando il titolo principale della copertina riguardata una delle loro bravate... che non erano rare. Spesso, ad apparire in foto, erano Axl e Slash mentre era raro che Izzy rilasciasse interviste e se lo faceva era sempre con il gruppo al completo.

Non era poi raro per lei ricevere telefonate da Axl ed erano capaci di parlare anche un'ora di fila. Chiamava solitamente fuori orario di lavoro, o la sera dopo cena o, ancora, il giorno di riposo e le domandava cosa combinasse, come stesse e se sentisse la mancanza dei pazzi che aveva deciso di non seguire in giro per il mondo. L'aveva invitata più di una volta a raggiungerlo per passare insieme un'intera settimana, girare le città d'America e assistere ai concerti, ma Haley aveva rifiutato ogni volta con una scusa scelta a volo, buttando giù un la prossima volta, Bill.

Ma Haley aveva da tempo organizzato in segreto il momento in cui avrebbe rivisto Bill, assistendo da transenna a uno dei concerti che si sarebbero tenuti negli Stati Uniti durante l'estate. Aveva fantasticato sulla sua espressione nel momento in cui l'avrebbe vista, tra i volti anonimi di milioni di fan e aveva immaginato il suo sorriso di rimando al proprio. Avrebbe partecipato attivamente allo spettacolo, cantando le loro canzoni e godendo della strabiliante energia che i ragazzi regalavano a ogni spettacolo. E avrebbe passato del tempo con Axl e gli altri, magari parlando, magari bevendo e scambiando due chiacchiere con Lucy, che non vedeva da tempo.

Quel due luglio arrivò più in fretta di quando avesse potuto immaginare e tra una parola e l'altra, una sigaretta e l'altra, si erano fatte le nove di sera. Sebbene la stanchezza fosse molta, complici i quasi due giorni senza chiudere occhi, la voglia di vivere quell'esperienza era talmente forte da farla rimanere vigile. Haley aveva passato la notte davanti ai cancelli chiusi del Riverport Amphitheater di Maryland Heights assieme a molti altri ragazzi e ragazze, che, come lei, puntavano a godersi lo spettacolo dalle transenne e lasciarsi trasportare dalla forza  devastante dei ragazzi.

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