Capitolo 12

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Sbatto le palpebre più volte. La luce del sole è fastidiosa ma illumina meravigliosamente il suo viso. Louis è addormentato vicino a me, il petto che si alza e si abbassa. Mi prendo la testa tra le mani ricordandomi di ieri notte. Le nostre labbra unite, i suoi caldi abbracci. È sbagliato, tutto sbagliato. Scuoto le spalle di Louis. Un grugnito lascia le sue labbra, facendomi ridacchiare. 

"Grace" mugugna il mio nome. Il mio viso si fa cupo. Si siede sul materasso, rivelando il suo busto nudo. Si stropiccia gli occhi con le mani, prima di sbadigliare rumorosamente.

"Scusa per ieri sera" dice a testa bassa. Scuoto la testa.

"Abbiamo sbagliato" sussurro.

"Sentivo che era la cosa più giusta da fare" afferma a voce più alta. I nostri occhi azzurri si incontrano.

"Louis lo so..." dico sconfitta.

Posa le sue labbra sulle mie, fancendomi zittire. È tutto così calmo e lento, la sua mano che accarezza la mia guancia destra. Quando si allontana, mugugno in assenso

"Era sbagliato, secondo te?" Dice sarcastico

"No Louis, non lo era ma io sono fidanzata!" Sbotto.

"Anch'io lo sono"

"Quindi è sbagliato Lou." Affermo.

"Solo amici?" la sua mano è tesa davanti a me

"Solo amici" affermo. Il mio cuore si restringe nel mio petto e abbasso lo sguardo.

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"Sono £9" dico al ragazzetto davanti a me. Mi porge una banconota e gli do il resto. Rumore. Quello che mi sta facendo letteralmente rincoglionire.
"Hai bisogno di una mano?" Chiede Louis dietro di me.

"Tu dici, Tomlinson?" Ribatto acida. Ride divertito

"Prendidi una pausa" lascio la vasta struttura, prima di sedermi in un luogo appartato. Prendo la mia testa tra le mani. Il mal di testa mi sta letteralmente uccidendo.

"Ti senti bene?" Chiede, la voce di un ragazzo.

"Si, non importa" mugugno, senza guardare negl'occhi l'interessato. Sento che si siede accanto a me. L'odore di sigaretta invade i miei sensi.

"Ti dispiace allontanarti? Mi stai affumicando!" Dico arrabbiata. Incontro gli occhi color cioccolato del ragazzo.

"Mi dispia...Grace?" Non può essere lui. Non è possibile. I miei occhi sono sbarrati dalla sorpresa. Felicità e rabbia si uniscono insieme.

"Zayn?" Il risultato è un verso strozzato. Sento le sue mani circondarmi i fianchi. Il suo odore. Dio mi era mancato troppo. Sento le lacrime cadere sul suo giubbotto di pelle. Ma non ci faccio molto caso. Quando ci allontaniamo, scruto il suo viso.

"Cosa ci fai tu qui?" Chiedo. Abbassa lo sguardo.
Flashback

"Come Evans, non lo sai? Il tuo amico Malik è stato rinchiuso in prigione." Dice il ragazzo dagl'occhi azzurri. 
"Siete solo dei bugiardi!" Mi libero di loro e chiamo più volte Zayn al telefono. Cerco ovunque, per tutta Londra. Busso alla porta di casa Malik e incrocio le dita. La mamma di Zayn mi apre la porta. Sta piangendo.
"Dov'è Zayn?!" Chiedo allarmata.
La donna, presa dai singhiozzi, non risponde.
"Me l'hanno portato via. Il mio bambino era uno spacciatore" piange. Le lacrime non tardano ad arrivare. Corro a casa e piango. Neanche Niall che mi abbraccia riesce a tranquillizarmi. Ho bisogno del mio migliore amico. Ma lui non c'è.
Fine Flashback.

"Mia madre mi ha spedito qui quando sono uscito dalla prigione" spiega. Mi alzo di scatto.

"Ho passato gli ultimi tre anni a piangere per te. Un semplice messaggio mi avrebbe fatto respirare. Che cazzo Zayn!" Urlo.

"Scusa Grace! Volevo voltare pagina, farmi una nuova vita." Spiega

"Non potevo far parte anch'io della tua nuova vita? Non ero abbastanza importante per te?!" Sbotto. Abbassa nuovamente lo sguardo.

"Non è questo Grace..."

"Ho capito! Vorrei poter dire che è stato un piancere rivederti ma..."

"Aspetta Grace ti prego. Mi sei mancata. Voglio rivederti."
Scusate il ritardo! State aumentando tantissimo, grazie infinite! Ora, vi prego, andate a leggere anche l'altra mia storia? Ci terrei veramente molto. Grazie a chi lo fará. Vi adoro.xxx

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