Shopping time!

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Il matrimonio è pressochè organizzato. Mancano solo i vestiti, le fedi e gli inviti. Rileggo un'ultima volta la lista battuta a computer di cose da fare. Sembra che ci sia tutto. Decido di chiamare Jimin per accompagnarmi a scegliere gli abiti da mettermi il grande giorno.
-Pronto?- risponde.
-Ciao Jiminie, sono Tae. Ti va di venire con me a fare shopping?-
-Ma certo, TaeTae! Ci vediamo alle tre? Vengo a prenderti io.-
-Perfetto, a dopo.-
Jungkook non è in casa, è uscito poco fa con Hoseok, anche lui alla ricerca di uno smoking che gli stia bene. Conoscendolo finirà con il farselo fare su misura perchè non gliene andrà bene neanche uno.
"Hyung! Questo mi è largo sui fianchi! Vai a prendermene un'altro!", "Non mi si chiudono i pantaloni! Un'altro!". Posso immaginarlo perfettamente. Quando ci si mette sa essere un vero e proprio rompiscatole!
Mi alzo in piedi stirandomi. Sarà meglio che vada a prepararmi o arriverò in ritardo. Mi infilo sotto la doccia, insaponandomi in tutta fretta e ne esco bagnato come un pulcino. Mi asciugo con cura e mi spalmo uno spesso strato di crema idradante sutto il corpo. Questa settimana è tornato il freddo, nonostante sia primavera, e non vorrei ritrovarmi con la pelle screpolata proprio il giorno del mio matrimonio. Mi soffermo ancora una volta a guardarmi la pancia, carezzandola affettuosamente. Si gonfia sempre di più, giorno dopo giorno. Spero solo di poter entrare ancora nei miei amati vestiti...
Forse dopo aver scelto lo smoking potremmo andare a fare scorta di maglie larghe. Convincerò il nanetto, in un modo o nell'altro. Mi basterà tentarlo con una ciambella al bar del centro commerciale e forse mi porterà anche le buste. Metto una felpa di Jungkook, per nascondere al meglio tutto, e mi appresto a infilarmi i jeans.
-Dannazione...- mormoro quando vedo che non bastano per cingermi i fianchi. Trattengo il respiro, mi tendo, ma niente da fare. Non vogliono sapere di allacciarsi. Me li sfilo sospirando, affidandomi un'altra volta ai vestiti di Jungkook e prendo una delle sue vecchie tute. Non dovrebbe dargli fastidio. Mi sta larga sulle cosce e stringe sul didietro, ma perlomeno non mi tira sulla pancia. Prendo al volo la mia solita borsa, gli occhiali e la giacca ed esco. Vedo Jimin in fondo alla strada che mi viene incontro, quei due minuti di ritardo che lo caratterizzano ben presenti. Lo aspetto appoggiato al cancelletto che divide il nostro palazzo dalla strada.
-Heilà!- mi saluta. Gli faccio un cenno con la testa sorridendo.
-Quindi...cosa devi comprare?- mi chiede cominciando a camminare verso il centro.
-Scarpe e abiti per il matrimonio. Poi un caffè e qualche jeans nuovo.-
-Jeans? Non pensi di averne già abbastanza?- ridacchia.
-Non me ne va più neanche uno! Tutta colpa di questa stupida, piccola, adorabile creaturina che si diverte a farmi ingrassare.- mi lamento stirandomi la maglia per mostrargli il gonfiore.
-Oh sta già crescendo?- chiede con gli occhi lucidi. Annuisco con un sorrisino fiero.
-Hai già pensato a come farai per il parto?- domanda incuriosito.
-Abbassa la voce! Penso che mi faranno il cesareo...- sussurro guardandomi in giro da dietro le lenti spesse degli occhiali scuri. Pensa se qualcuno dovesse sentirci...
-Non hai paura?-
-Sì, un po'...- sospiro preoccupato.
-Cambiamo argomento...non serve a nulla fasciarsi la testa prima del previsto. Piuttosto...che cosa vorresti indossare il "grande giorno"?- si appoggia a me mettendomi un braccio intorno alle spalle. Se ci fosse qui Jungkook, glielo avrebbe spostato nell'immediato con una mossa di karate, nonostante sappia benissimo che è fidanzato e che siamo amici da tempo immemore. Non tollera che mi si tocchi, mi si guardi o mi si parli in un certo modo. Solo lui ha questo privilegio, il gelosone.
-Pensavo ad un smoking bianco...e magari una rosa rossa nel taschino.- rispondo dopo averci riflettuto su un attimo.
-Non male! Potresti abbinare la cravatta che hai comprato settimana scorsa!-
-Ora capisci perchè ti ho portato con me?- rido vedendolo particolarmente entusiasta. Ci infiliamo al calduccio nel negozio che avevo addocchiato un po' di tempo fa passeggiando con Jungkook. Mi ricordo di essermi fermato a osservare affascinato tutti i completi esposti in vetrina, con Kookie che mi tirava per una manica, impaziente di tornare a casa. E in quel momento avevo pensato a come sarebbe stato il giorno in cui mi sarei sposato, possibilmente con il mio amore. Chi l'avrebbe mai detto che cinque mesi dopo mi sarei ritrovato con un bimbo ed una fede al dito?
-Buongiorno, posso aiutarvi?- chiede la commessa, una signora sui quarant'anni con un simpatico taglio di capelli rossi molto sbarazzino, uscendo da dietro il bancone bianco con un elegante scritta dorata in corsivo.
-Sì, staremmo cercando uno smoking chiaro da sposo.- spiega Jimin con uno dei suoi sorrisi da cucciolo.
-Molto bene, credo di avere quello che fa per voi! Chi è che si sposa?-
Alzo timidamente la mano.
-Auguroni!- esclama lei dandomi un'affetuosa pacca sulla spalla. Prende qualche completo dalle grucce, dopo avermi misurato velocemente con un metro da sarta, e ci accompagna in una stanza secondaria, con un tre poltroncine, uno scalino imbottito dove le spose salgono quando devono provare quei grandi vestiti pomposi, un specchio enorme e un camerino con una tenda a chiuderlo.
-Puoi provarti questi per cominciare. Poi ci dedicheremo agli accessori o potremo cambiare completamente genere nel caso non ti piacesse nulla.- spiega cordiale ficcandomi fra le braccia una miriade di giacche e pantaloni. Provo il primo completo: è di un bel crema con degli inserti di pelle lucida del medesimo colore. È un po' largo per me, sopratutto in vita, e i pantaloni cadono informi lungo le mie gambe snelle.
-Ehm....credo che sia troppo grande...- mormoro imbarazzato facendo capolino da dietro la tenda.
-Fatti vedere, se ti piace possiamo stringere ed accorciare dove serve.- sorride la signora. Guardo Jimin in cerca di consiglio, mostrandomi a loro. Scuote la testa
-Non è questo.-
Provo tutti gli altri abiti e il responso è sempre lo stesso. Mi siedo accanto a lui sconsolato e stanco.
-Non lo troveremo mai...- piagnucolo. Mi accarezza la schiena cercando di consolarmi.
-Sssh, stai tranquillo...-
Decido di fare ancora un giro nel negozio. Scorro tutti i vestiti, soffermandomi anche a guardare qualche abito femminile. Quei corpetti decorati da pietre, fiocchetti e raso sono a dir poco divini. Per non parlare delle gonne, ce ne sono di tutti i tipi! Strette e lunghe, con lunghi strascichi, con mille strati per renderle gonfie (e probabilmente anche un po' scomode).
In mezzo a tutte quelle gonne trovo l'abito perfetto: un semplice completo bianco ricamato finemente, abbinato ad una maglia scollata di raso color perla, e una cravatta larga e fluida dello stesso colore. Non sono sicuro che sia un modello da uomo, ma è stupendo.
-Mi scusi...potrei provare questo qui?- balbetto prendendo il coraggio a due mani ed indicandolo.
-Ma certo!- esclama tirandolo fuori e lisciandolo con le mani. Mi aiuta ad allacciare la zip sul retro dei pantaloni e mi allaccia la cravatta nel modo corretto. Faccio un profondo respiro e mi faccio vedere da Jimin. Non deve dire nulla, mi basta il suo sguardo e quel sorrisino che gli increspa le labbra. L'abbiamo trovato. È lui, l'abito che mi ha sempre atteso appeso fra gli altri mille. La gentile signora che ci ha servito torna da noi una scatola da scarpe e qualche accessorio. Mi appunta una rosa rossa alla giacca e mi mostra degli orecchini di perla da poter abbinare. Infine mi porge un paio di scarpe lucidissime, grigie.
Mi guardo allo specchio: il completo è magnifico. Faccio qualche giro su me stesso, per potermi ammirare al meglio. Mi sento un vero principe con questo indosso. Il principe del mio principe, che di principesco ha ben poco, Jungkook.
-Prendo questo!- esclamo convinto con gli occhi che ancora brillano.
-Perfetto! Se desidera possiamo stringere un po' i pantaloni in vita.-
Jimin mi picchietta su una spalla, guardandomi eloquentemente la pancia. Non ci avevo affatto pensato: ora del matrimonio il bambino crescerà ancora e l'abito non mi entrerà più!
-Potrebbe anzi allargarlo sulla zona dello stomaco?- chiedo gentilmente.
-Certo, non c'è alcun problema...ma, se posso permettermi, mi sembra che vada già bene così.-
-Si fidi, questo piccoletto mangerà talmente tanto il giorno dell'addio al celibato che potrebbe non allacciarsi più!- ride Jimin mettendosi in mezzo.
-Come desiderate. Ve lo farò consegnare insieme a tutto il resto la mattina del matrimonio verso le sette direttamente a casa.-
Annuiamo entrambi e io torno a cambiarmi. Lascio indirizzo e data e pago con la carta di credito. Esco quasi saltellando con le guance rosse per l'emozione.
-È davvero bellissimo. E ti sta alla perfezione.- sorride Jimin con un sospiro.
-C'è qualcosa che non va?- chiedo rabbuiandomi.
-No, non è nulla...solo...vedo te e Jungkook così uniti e felici. State insieme dalle superiori, siete andati a convivere dopo poco, avrete un figlio e ora vi sposate. E poi penso alla mia relazione con Yoongi, che va avanti da molto tempo, anche se ci abbiamo messo un po', ma abitiamo ancora agli estremi della città. Ci vediamo tutti i giorni, ovviamente, e a volte rimaniamo a dormire l'uno dall'altro, ma non è la stessa cosa. Siamo fermi nello stesso punto da anni, non si evolve nulla. Io lo amo con tutto il cuore e credo che lui provi lo stesso. Ma perchè non me lo dimostra?- si confessa, soffocando qualche singhiozzo. Lo stringo pattandogli la testolina ormai piegata sulla mia spalla.
-Ehi, non c'è bisogno di piangere...Tu e Yoongi siete una bella coppia e lui è pazzo di te. Basta solo vedere come ti guarda. È un po' timido, lo è sempre stato anche se cerca sempre di far credere il contrario, per questo spesso non riesce a mostrare appieno tutto l'amore che prova per te.-
Si asciuga le ultime lacrime agli angoli degli occhi.
-Sarà..forse dovrei fare io il primo passo...-
-Non preoccuparti, prima o poi ce la farà da solo. Se ci è arrivato Jungkook, ci può arrivare chiunque!- ridacchio. Ride anche lui.
-Lo prendi sempre in giro poveretto!-
-È il mio modo di dimostrargli affetto!- cerco di fare una faccia tenera. Sempre ridacchiando fra di noi come due adolescenti, e raccontandoci annedoti divertenti sui rispettivi fidanzati, ci dirigiamo verso il nostro centro commerciale preferito.
-Mi sta venendo fame...andiamo a prenderci qualcosa al bar.- propongo guardando l'orario dal cellulare.
-Mangi tantissimo in questo periodo!- mi rimbecca il nanetto.
-Senti, ho anche qualcun'altro da sfamare qua dentro!-
Raggiungiamo il bancone di vetro trasparente ricolmo di dolci e panini imbottiti.
-Buongiorno, che cosa desiderate?- chiede la signorina dietro al bancone.
-Mhm, prendiamo due cappuccini e due ciambelle.- ordino per entrambi.
Prendiamo il vassoietto che ci porge la ragazza con i dolci e i caffè e andiamo a sederci ad uno dei tavolini rotondi accanto alle scale mobili.
-Sei pronto per il matrimonio?- mi chiede Jimin addentando la sua ciambellina alla vaniglia e granella di nocciole.
-A dire il vero no...sono nervosissimo. Pensa se dovessi cadere! Ho il terrore di inciampare in una piega del tappeto e finire a gambe all'aria...- confesso assaggiando con la punta della lingua la dolce marmellata alle fragole che riempie il mio pasticcino.
-Tranquillo, ci saranno le mie nipotine accanto a te...lanceranno i petali di fiori, saranno adorabili nei loro abitini azzurri!-
-Sì, gli abiti che abbiamo scelto sono davvero carini! Preparati ad indossare il frac, mio testimone!- ridacchio finendo in due bocconi la mia merenda.
-Piuttosto voglio vedere Yoongi alle prese con il papillon! Scomettiamo che se lo toglierà dopo due minuti? E non voglio neanche immaginare le lamentele che voleranno la mattina!-
-Non preoccuparti, non le sentirai! Perchè ovviamente verrai da me per aiutarmi, con Seokjin! Jungkook non può stare a casa, per tradizione, quindi credo che andrà a dormire da Yoongi. E probabilmente chiameranno anche Hoseok e Namjoon e si faranno una delle loro serate. Spero solo che non si tirino neri...non voglio sposarmi uno zombie con i postumi da sbornia.-
-Se Yoongi osa bere anche solo un sorso di birra giuro che lo faccio rimanere in astinenza per mesi!- borbotta lappandosi via dalle dita lo zucchero rimasto.
Scoppio a ridere, quasi strozzandomi con il caffè.
Ci alziamo spazzolandoci via dalle giacche le briciole.
-Bene....e ora shopping!- esclamo tutto felice. Jimin mi segue per una miriade di negozi, senza batter ciglio, aiutandomi a scegliere qualche abito più comodo, ovvero maglioni lunghi fino alle ginocchia, jeans nuovi, maglie e felpe.
-Mi sto gonfiando tutto...non mi entrano neanche più i miei anelli preferiti...- dico sconsolato tornando a casa carico di sacchetti.
-Ma smettila! Sei in perfetta forma...è normale ingrassare un po', ma sono sicuro che tornerai al tuo solito peso appena passata la gravidanza. Sei ancora giovane.- mi da un buffetto sulla guancia. Sorrido mesto cercando di credere nelle sue parole.
-Dai ora vado, tra mezz'oretta dovrebbe tornare Yoongi e sono sicuro che vorrà venire da me a mangiare e lamentarsi di Seokjin. Ci vediamo domani allo studio!- mi saluta scompigliandomi i capelli.
-Sì, ciao, a domani.- sorrido aprendo il cancelletto. Infilo la chiave nella toppa dell'appartamento e non faccio neanche in tempo a girare la maniglia che Jungkook spalanca la porta.
-Amore! Sei tornato! Come è andata?- esclama schioccandomi un bel bacio sulla guancia.
-Benissimo! E a te?- entro in casa togliendomi le scarpe.
-Lasciamo perdere...ricordami di non andare mai più a fare compere con Hoseok!- borbotta alzando gli occhi al cielo e aiutandomi a togliere il cappotto.
-Piuttosto mi sembra che tu ti sia dato alla pazza gioia! E spiegami un po' perchè hai su i miei vestiti, eh?- dice notando solo ora le buste. Le porta tutte in salotto, accanto al divano.
-Non mi entra più nulla! Ho dovuto rinnovare tutto l'armadio...- mi lamento cominciando a tirare fuori i miei acquisti.
-Sento la mia carta di credito piangere fino a qua...-
-Scemo, ho pagato con i miei soldi!- gli do uno scappellotto sulla nuca. Si limita a mugolare qualcosa di incomprensibile, ben contento del fatto che non abbia dissanguato il suo conto in banca.
-Ma...cos'è questo profumino?- chiedo annusando l'aria.
-Sorpresina!- ridacchia schiacciandomi delicatamente la punta del naso con l'indice. Va in cucina, guantone imbottito per non bruciarsi alla mano, e apre il forno, lasciando fluire una scia di dolce profumo per tutta la casa.
-Che cos'è? Che cos'è?- chiedo saltellando per cercare di sbirciare sopra alle sue spalle.
-Ah! Non si guarda!- mi spinge di nuovo sul divano e si chiude a chiave nella nostra piccola cucina.
-Dai Kookie!- mi lamento bussando più volte.
-Torna a sederti e chiudi gli occhi o non esco!- strilla da dietro la porta. Mi lancio sulla prima sedia che trovo e mi precludo la vista con le mani.
-Fatto, sbrigati!-
Lo sento camminare a passo felpato fino a dall'altra parte del tavolo e poggiarmi un piatto davanti.
-Ecco, ora puoi guardare!-
Tanti piccoli muffin a forma di cuore mi fissano, avvolti nelle loro cartine colorate.
-Li hai fatti tu?- chiedo con gli occhi lucidi. Annuisce fiero, spezzandone uno a metà.
-Sono quelli che ti piacciono tanto, con il ripieno di cioccolato fondente, vedi?-
Lo attiro a me sussurrando:
-Grazie amore...sei il miglior marito che possa desiderare.-
Sorride ricambiando il bacio.
-Questo ed altro per il mio principe...-
-Aaah mi stai mettendo all'ingrasso!- sospiro assaggiandone uno. È delizioso.
-Su su, non ti fanno male un poco di energie in più!-
Mangio un paio di muffin, sebbene abbia già divorato un'enorme ciambella con Jimin poco fa, non sentendomi ancora del tutto sazio.
-Per quanto pensi di poter ancora lavorare?- mi chiede giocherellando con le briciole sul tavolo. Le mette in fila ad una ad una, per poi spargerle di nuovo con il dorso della mano.
-Non molto...guarda qua.- mormoro notando la pancia che, da seduto, mi tira leggermente la maglia.
-Non puoi capire quanto mi possa far felice vedere la tua pancia che cresce sempre di più...alcune volte faccio quasi fatica a realizzare di stare diventando padre.- sussurra accarezzandomi lo stomaco infilando la mano sotto al maglione.
Mi mordo il labbro commosso.
-Vieni qui...- lo abbraccio, stringendolo fortissimo e affondando il viso nel suo collo morbido.
-Oh, amore...- singhiozza sommessamente. Gli asciugo gli occhi umidi con il bordo della manica baciandogli la fronte.
-Basta piangere...- sussurro raccogliendo le lacrime che gli bagnano le guance con le labbra. Sorride pacifico per poi chiedermi:
-Che cosa vuoi per cena?-
Ridacchio divertito dall'improvviso cambio di argomento e gli rispondo:
-Comandiamo una pizza?-
Annuisce prendendo in mano il telefono e chiamando la pizzeria ad asporto più vicina. Mangiamo sul divano, di nuovo.
-Uh...domani dovremmo andare a prendere le fedi.- commento leccandomi le dita per levare ogni traccia di olio piccante.
-Già fatto!- sorride portando il suo ed il mio piatto in cucina.
-Cosa?!- salto in piedi seguendolo.
-Sh! Non chiedere nulla! È una sorpresa...-
Sbuffo infastidito tornando a sedermi, la testa che mi gira leggermente. Devo stare molto attento, sembra che la mia pressione si stia divertendo a farmi qualche scherzo. Mi sarebbe piaciuto andare a sceglierle insieme ma mi fido di Jungkook, sono sicuro che ha fatto una buona scelta.
Mi sdraio sul divano lanciando le pantofole sul pavimento con uno scatto dei piedi, un paio di cuscini a tenermi su il capo e telecomando alla mano. Lascio su un canale qualsiasi, sentendo le palpebre già un po' pesanti. Un turbine molto arrabbiato mi riscuote dal mio torpore.
-Kim Taehyung!- mi richiama Jungkook tenendo fra due dita qualcosa di indefinito. Inforco gli occhiali per poter vedere meglio. Il mio pacchetto di sigarette, aperto, dondola a mezz'aria.
-Che cos'è questo?- sibila innervosito.
-Sono le mie sigarette.- rispondo come se fosse la cosa più naturale del mondo, alzandomi su di un gomito per afferrarle. Le alza ancora più in alto.
-Perchè diavolo hai un pacchetto di sigarette, aperto per altro, nella tasca?- continua sempre più irritato.
-Jungkook ma che ti prende?! Ho sempre fumato, non ti sei mai lagnato.-
-Forse non prima, ma ora che sei incinta permettimi di lamentarmi almeno un po'.-
Lo guardo stralunato.
-Non puoi fumare! Non con il bambino! E non guardarmi così! Ora questo finisce dritto nella spazzatura!- esclama.
-No Jungkook! È nuovo, cavolo!- mi alzo a sedere.
Lo stringe nel pugno, spezzando a metà tutte le sigarette. Ormai sono inutilizzabili, tanto vale buttarle. Ed è esattamente ciò che fa, sedendosi poi accanto a me. Mi mette un braccio intorno alle spalle, come è suo solito fare quando guardiamo la televisione insieme. Mi scosto imbronciato, raggomitolandomi nell'angolo del divano, il più lontano possibile.
-Dai, Tae, non fare così...- piagnucola abbracciandomi.
-Lasciami stare. Erano vecchie, in ogni caso.- borbotto scuotendomelo di dosso.
-Lo faccio per te...sono solo preoccupato.- dice ancora accarezzandomi lo zigomo con il dorso dell'indice. Addolcisco lo sguardo e sciolgo le braccia.
-Non volevo strillare in quel modo, mi dispiace.- si scusa tentando un'altra volta di stringermi. Lo lascio fare strofinando il naso contro la sua guancia.
-Scusa...- mormoro masticando per metà la parola. Troppo orgoglioso per potermi scusare normalmente...
-Sh, non importa.- sussurra baciandomi fra i capelli.

BABY -KookV-Where stories live. Discover now