Congratulations! It's a...

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-K-kook....Kookie! KOOKIE!- lo chiamo scuotendolo per svegliarlo.
-Mh...Taehyungie?- mugola ancora mezzo addormentato. Tocca le coperte accanto a sè, per coprirsi, e nel sentirle fradice si alza di scatto.
-Chiama l'ospedale...- mormoro in preda al panico.
-Il bambino...- balbetta passandosi entrambe le mani sul viso per svegliarsi.
-...sta nascendo!- completo al posto suo.
Balza in piedi afferrando il cellulare.
-Tae, ce la fai a preparare la borsa o devo aiutarti?-
Provo ad alzarmi e zampetto fino all'armadio.
-P-penso di farcela...- mormoro prendendo qualche vestito e ficcandoli in un vecchio borsone da palestra di Jungkook. Mi metto una felpa sopra al pigiama e mi infilo le prime scarpe da ginnastica che trovo.
-Ok, andiamo.-
Jungkook mi prende la sacca di mano e mi fa appoggiare un braccio alle sue spalle per sostenermi. Mi posa sul sedile della macchina, continuando a ripetermi "Respira, respira, respira". Guida a velocità sostenuta fino all'ospedale, buttando un occhio anche a me di tanto in tanto con fare preoccupato.
-Stai tranquillo, siamo arrivati...- cerca di calmarmi riprendendomi a braccetto una volta nel parcheggio.
-Fa malissimo, Kookie...- mugolo soffocando i lamenti contro il suo collo.
-Lo so, amore, lo so....resisti, presto passerà...- dice, ma non ne è convinto.
Vengo salvato dagli sguardi indagatori della segretaria dall'amico di Jimin, il medico che mi aveva aiutato mesi fa, che mi porta nel reparto gravidanze. Jungkook viene fermato proprio davanti alla porta della stanza.
-È meglio che lei stia fuori. La chiameremo non appena il bambino sarà nato.- dice fermo il dottore.  Gli rivolgo una sguardo disperato, allungando debolemente una mano verso di lui.
-Andrà tutto bene, ci vediamo dopo.- mormora dandomi un bacio sulla fronte.
Mi fanno sdraiare su un lettino e mi fanno quella che credo sia un'anestesia totale. Sapevo di dover fare il parto cesareo e ai tempi l'idea non mi spaventava granchè, ma ora è diverso. Devo aver la preoccupazione dipinta in faccia, infatti il dottore viene ad accarezzarmi i capelli con una mano guantata cercando di farmi rilassare:
-Non si preoccupi, non dovrebbero rimanere cicatrici vistose e la sua pancia, con un po' di esercizio, tornerà come prima. Ora provi a contare fino a cento...e si concentri sui numeri, magari disegnandoli nella sua mente. Sarà tutto finito ancor prima che lei se ne accorga.-
Annuisco piano, cercando di concentrarmi su ciò che mi è stato detto. Intorno al numero tredici comincio a sentirmi intorpidito e le palpebre mi si abbassano da sole, facendomi sprofondare nel buio di un sonno senza sogni.

-Amore...sveglia!- sussurra la voce di Jungkook vicinissima al mio orecchio. So che è lui, anche senza aprire gli occhi, riconosco subito il calore del suo tono un po' roco, il braccio muscoloso che mi cinge le spalle e il profumo dolciastro ma mascolino della sua pelle. Mi rotolo su un fianco, o almeno ci provo, ma un dolore lancinante me lo impedisce. E solo in quel momento ricordo. Mi alzo di scatto guardandomi frenetico intorno alla ricerca del mio bambino.
-Dov'è?- chiedo semplicemente aguzzando la vista.
-Stanno per portarcelo, aspettavano che ti svegliassi.- dice dolcemente.
Un'infermiera entra nella stanza, reggendo un biberon più piccolo rispetto al normale.
-Oh, signor Jeon si è svegliato! Vado subito ad avvertire il dottore!- esclama. Neanche due minuti dopo il medico fa la sua entrata, reggendo un fagottino bianco.
-Congratulazioni, è una bambina.- esclama emozionanto almeno quanto noi due mettendomela fra le braccia.
-U-una bambina?! Intende...una femmina?!- esclama Jungkook con gli occhi spalancati.
-Kook! Non strillare...sta dormendo.- lo riprendo dandogli una gomitata leggera. Scosto con la punta dell'indice la copertina che la avvolge per poterle vedere meglio il viso piccolino e tondo. Ha le stesse ciglia lunghe e nere di Jungkook e il suo neo sul mento, il mio naso e le labbra a cuoricino rosa e carnose. È stupenda.
-Haneul.- dico dopo qualche secondo di attenta osservazione.
-Cosa?-
-Haneul. Sarà il suo nome. Guarda i suoi occhi.- spiego, riferendomi agli occhi, leggermente schiusi, di un innaturale color cielo.
-Sì, hai ragione....- mormora Jungkook osservandola, per poi aggiungere impacciato:
-Fammela tenere in braccio...-
Gliela passo, stando attento a sorreggerle la testa con tutta la delicatezza di cui sono capace.
-Oh, è leggera!- esclama cullandola piano.
-Se volete potete darle da mangiare.- sorride l'infermiera porgendomi il biberon.
-A te l'onore.- ridacchio passandolo ad Jungkook. Guarda a turno la bimba e il latte, non sapendo bene da che parte cominciare. Mi allungo per dargli una mano, mostrandogli come fare. Quando Haneul comincia a succhiare contenta si gira a sorridermi beato, con gli occhi che gli brillano. Mi accoccolo contro la sua spalla.
-Quanto è bella...- sussurro. Lui si limita ad annuire assorto, concentrandosi per non fare troppa pressione con la punta in gomma. Una volta sazia, Jungkook la appoggia contro il proprio petto dandole due colpetti sulla schiena, per poi riprendere a cullarla fino a quando non si addormenta.
-Che bravo papà!- rido scompigliandogli i capelli.
-Ci so fare con i bambini io, cosa credi!- esclama dandomi un buffetto sulla guancia.

Nei giorni a seguire gli altri vengono a farci visita in ospedale. Jimin si diverte a girellare per tutti i corridoi con Haneul in braccio, parlottando sottovoce con lei.
-Ciao Haneul, io sono il tuo zietto, Jiminie.- l'aveva salutata sequestrandomela e accarezzandole il nasino.
-Park, hai intenzione di lasciarmi tenere in braccio la mia bambina almeno per qualche secondo o vuoi portartela a casa?- gli chiedo spazientito vedendolo passare per l'ennesima volta davanti alla stanza.
-Ma...tu puoi averla tutti i giorni, lasciamela spupazzare ancora un po'!- dice ferito stringendosela al petto. Lo fulmino, il sopracciglio destro che lentamente comincia ad alzarsi per raggiungere l'attaccatura dei capelli. Mi ridà la bimba spaventato.
-È piccolissima, eh.- mormora Yoongi avvicinandosi pian pianino.
-Già...- mormoro tenendola sulle ginocchia. Le carezza una guancia delicato ridacchiando.
-Quando tornerete a casa?- chiede Namjoon sedendosi accanto a me e giochicchiando con le manine di Haneul.
-Non lo so di preciso, suppongo tra un paio di giorni.- rispondo carezzando la testa della bambina.
-E...per il lavoro?- tenta.
-Non lo so Namjoon...fino a quando Haneul non sarà un po' più grande sicuramente non potremo mai esserci entrambi. Più in là forse la porterò in studio.- sbotto passandomi una mano sul viso.
-D'accordo, d'accordo.- mormora tornando al suo posto, in piedi accanto a Seokjin.

Finalmente possiamo tornare nella nostra nuova casetta, io con la bimba nell'ovetto e Jungkook carico di borse e vestiti.
-Ecco Haneul, questa è casa tua.- sussurro camminando per le varie stanze. Mi fermo nella sua cameretta, facendole vedere tutti i giocattoli precedentemente comprati e inventando dei nomi per ognuno di loro.
-Mi sembra un po' stanca, forse è meglio metterla nella culla.- suggerisce Jungkook raggiungendomi e prendendomela di mano. La posa sul cuscino, allungandosi per baciarle la tempia e si sofferma qualche minuto a canticchiarle una ninna nanna a voce bassa, lasciando che gli stringa il pollice della mano destra, fatta passare attraverso le sbarre.
Rimango a guardarlo intenerito appoggiato allo stipite della porta: ha il senso paterno che gli scorre nelle vene, come si fa a non amarlo. Una volta fatta addormentare, si alza in piedi.
-Ti amo...- sussurra all'immprovviso abbracciandomi forte. Rimango senza fiato, le mani a mezz'aria.
-Anche io ti amo...- soffio socchiudendo gli occhi e stringendolo a mia volta. Si gira a guardare Haneul con gli occhi lucidi.
-Io...farò di tutto per lei. Metterò in pericolo la mia stessa vita se dovesse servire. Se qualcuno dovesse mai farle del male penso che sarei capace di ucciderlo con le mie stesse mani. Quella...quella è mia figlia.- mormora senza smettere di fissarla. Mi alzo sulle punte dei piedi per baciargli la mascella ombreggiata di barba:
-Questo è l'uomo che amo.-

-FINE-

BABY -KookV-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora