Capitolo 8

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Mio padre divenne immediatamente teso, lo so per certo; riuscivo sempre a capire quando qualcuno era teso, soprattutto se quel qualcuno era mio padre poi...
Volevo essere sicura, era convinta che quell'uomo fosse Mark Hoffmann ma per esserne certa dovevo avvicinarmi e...Non lo so, cercare di capire se fosse realmente lui...
-Logan io vado un attimo da mio padre , devo chiedergli una cosa...- in quel momento avrei tanto voluto saperlo anche io cosa dovevo chiedergli.
-Ok- rispose cordiale - ci vediamo dopo-
- A dopo, ciao Trevor- salutai quest'ultimo che si ritrasse dietro il fratello, però mi salutò con la mano, mi fece piacere.

Mentre mi dirigevo verso mio padre pensavo ad una domanda. Pensai di chiedere qualche soldo per andare velocemente in edicola a comprare un giornale o roba simile...l'edicola si trovava proprio vicino alla nuova gelateria. Vidi papà che, alzatosi dalla sedia, parlava con il presunto Mark Hoffmann. Era un uomo alto quanto lui, era biondo e aveva gli occhi azzurri. "Dev'essere tedesco quello" pensai.
-Papà- lo interruppi, parlava con il presunto Mark, però era più rilassato di prima. "Meglio così", pensai.
-Oh, Buongiorno- salutai cordialmente il presunto Mark che mi sorrise scrutandomi mentre chiamavo mio padre.
-Ciao- rispose cordialmente.
-Che ti serve, Zelda?- domandò mio padre. Udendo il mio nome, il presunto Mark si incupí o comunque divenne leggermente teso. Era bravo, però: sapeva nascondere bene che era teso, purtroppo lui non sapeva quanto fossi brava a capire quando qualcuno era teso.
-Mi dai dei soldi? Volevo andare in edicola a comprare un giornale o roba così...- con il sorriso più innocente e supplicante del mondo. Il presunto Mark sorrise. Forse gli ricordavo mia madre con quel sorriso: da quando sono nata tutti ni hanno sempre detto che ho il sorriso di mia madre.
-Ci sono andato questa mattina in edicola, non ti ricordi?- e improvvisamente ricordai.
-Ah si, è vero...scusate il disturbo- risposi imbarazzata. Poi però quel dubbio di pochi istanti prima riaffiorò nella mia mente:
-Lei è tedesco, vero? N-non mi fraintenda: glielo chiedo perché la maggior parte dei tedeschi che ho visto in vita mia -veramente pochi- sono biondi e occhi azzurri e lei è biondo e ha gli occhi azzurri. E ha la pelle chiara. Ho notato che i tedeschi sono anche di carnagione chiara- conclusi. In effetti in vita mia -prima che scoppiasse la guerra- gli unici tedeschi che avessi mai visto erano Logan e la sua famiglia.
Il presunto Mark rise alla mia domanda per poi rispondere:
-Si, sono tedesco-. Poi aggiunse, rivolto  a mio padre:
-Sveglia la ragazza, eh?- Mio padre sorrise, annuendo con la testa. Che dire, Mark mi aveva conquistata: prendevo sempre in simpatia chi mi faceva complimenti, e da allora di lui ho un bel ricordo.
-Sai sono un vecchio amico dei tuoi genitori...-disse rivolto a me.
-Si, lo so. Mamma mi ha parlato di lei...-risposi e mio padre si irrigidí.
-Claire ti ha parlato di me?- e i suoi occhi si illuminarono. Cominciai a sospettare sempre di più che fosse successo qualcosa in passato...Tra Mark Hoffmann e mia madre, però non lo dissi mai.
-Si beh, mi ha detto che eravate amici al liceo e che con papà vi siete conosciuti quando ha cominciato a frequentarlo...- E in quel momento capii che le mie parole valevano oro per Hoffmann che fece un'espressione che non riuscii a definire.
-Ah- rispose con un tono che tradiva il suo volto perplesso. Ci fu un istante di silenzio, ma poi mio padre aggiuse:
-Zelda torna a giocare con Logan, no?- supplicante con gli occhi.
-Così l'avete chiamata Zelda, vostra figlia- marcò la parola "vostra" con un'espressione...triste direi. Io feci un sorriso leggermente imbarazzato per poi dirigermi verso Logan e l'adorabile Trevor. Sentii, tuttavia, mio padre che diceva a Mark:
-Senti Mark io- Ma fu interrotto dal devo ammetterlo affascinante Mark.
-No, davvero, non devi spiegarmi nulla- e poi disse qualcos'altro che non riuscii a capire.

Quello era un ricordo particolare, in realtà non sò perché ho collegato questo ricordo alla barretta di cioccolato. Forse perché lì ne vendevano tante di quella marca. A volte non mi capisco. Ma soprattutto ora non capisco lo strano comportamento di Mark e dei miei genitori. Quando tutto questo finirà farò luce sui fatti. Se finirà.
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Ciao!
Qui finisce il ricordo di Zelda. Vi consiglio di leggerlo tutto molto attentamente dato che questo ricordo sarà un protagonista fondamentale nella storia.
Vi invito a commentare e a farmi sapere cosa pensate della storia, se vi piace, cosa vi aspettate ecc...
Detto questo vi saluto, ou'revoire.

Se solo fosse eternoWhere stories live. Discover now