Capitolo 5

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Confusione, smarrimento, ansia,sono queste le emozioni che sta provando in questo momento;un peso opprimente si stava espandendo nel suo petto, rendendogli difficile respirare regolarmente;stava entrando in un tunnel buio, senza fine

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Confusione, smarrimento, ansia,
sono queste le emozioni che sta provando in questo momento;
un peso opprimente si stava espandendo nel suo petto, rendendogli difficile respirare regolarmente;
stava entrando in un tunnel buio, senza fine.
Sulle "pareti" di quel posto erano proiettati, come se fosse stato in un cinema, diversi scenari, da quelli felici a quelli tristi e malinconici.

Si soffermò su uno in particolare dove veniva raffigurata una semplice famiglia, i genitori e due figli, uno in fasce che viene tenuto in braccio dalla madre e l'altro, un po' più grande, che abbraccia una gamba del padre; la madre bionda, con degli occhi a mandorla castano chiarissimo che trasmettevano tanto calore, alta e con un fisico asciutto, i capelli le cadevano dolcemente sulle spalle in dolci boccoli e il sorriso che formava una fossetta su lato destro della guancia;
il padre, capelli marroni e occhi azzurri socchiusi a causa di quel sorrisone rettangolare che gli imporporava il viso.
"Assomiglia tanto ad mio"
Aveva le spalle larghe, il corpo slanciato non particolarmente muscoloso ed era alto, molto alto.

Tutti e tre guardavano felici, con un sorriso sornione quel fagottino che la donna teneva fra le braccia.
In un attimo lei si piegò sulle ginocchia e il fratello maggiore, intuiva, si alzò sulle punte per dare un bacio sulla fronte del neonato che aprì gli occhi...quegli occhi.

Era...era senza parole, sembrava li conoscesse così bene quegli occhi, come se li avesse già visti più volte, pur non sapendo a chi appartenessero.

Rimase per un tempo indefinito, non sapeva se ore o minuti, a guardare quella scena felice, spensierata.
Ma si sa i momenti felici non durano per sempre.

Piano piano vide le figure dei genitori venire avvolte da un fumo grigio particolarmente fitto iniziando a schiarirsi, stavano scomparendo,
vide la donna porre dolcemente fra le braccia del bambino più grande il neonato e sempre con il sorriso, ma che in quel momento assunse una sfumatura triste e malinconica, sparì con il marito, come una nuvola di fumo nei giorni invernali, con il freddo che si impossessa del corpo.

Il ragazzino più grande cercò di cullare il minore, sempre con il sorriso, ma poco a poco delle calde lacrime iniziarono a scendere da i suoi occhietti, il neonato allungò, ridacchiando, le braccine verso suo fratello e gli accarezzò le guance, togliendo nel frattempo quelle piccole scie di acqua salata che gli solcavano il viso.
Lentamente il maggiore si girò nella direzione di Taehyung, incatena i suoi occhi a quelli del biondo e solo in quel momento quest'ultimo riconobbe quel piccolo ragazzo, dai capelli castani ondulati e a caschetto e gli occhietti color smeraldo.

Namjoon.
Ora è tutto più chiaro.

I suoi genitori.
Lui e Namjoon.
Erano bellissimi.
Lui assomigliava tanto all'uomo ,l a fisionomia del viso, i capelli non troppo lunghi e mossi, i lineamenti dolci, il sorriso.
Dalla donna aveva ereditato la corporatura, slanciata e magra, l'altezza nella norma e i capelli biondi, con l'unica differenza che lui possedesse anche quelle strane sfumature rosse.

Namjoon era uguale alla madre, solo più virile e maschile, con dei bei occhi verdi, viso sottile, le tenere fossette ad incorniciagli il sorriso, il quale splendido illuminava il viso;
dal padre aveva preso la statura, i capelli castani, non troppo lunghi e ondulati, la corporatura abbastanza muscolosa e massiccia.

Ho visto per la prima volta i miei genitori.

Sembravano così felici.
Felici come una vera famiglia.
Ma la realtà era diversa, lui era diverso.

Con la stessa precedente lentezza, anche le due figure rimaste vennero avvolte dal fumo grigiastro, iniziando a sfumarsi fino a scomparire.

Aveva le lacrime agli occhi, rivivere quei momenti e sapere che non avrebbe più potuto viverne altri era straziante.

Continuò il suo percorso nel tunnel, cercando di asciugarsi con i palmi delle mani le lacrime presenti sul viso.

Si bloccò.
Sentiva il corpo intorpidito.
Non riusciva a controllare ne le gambe ne le braccia.
Un dolore lancinante alla testa, pulsava.
Si accasciò a terra.
Si tenne la testa, urlò, cercò di dimenarsi, stava piangendo, chiedeva aiuto, implorava.

Alzò il viso lentamente, con le poche forze rimaste e sull'altra fiancata del tunnel comparse una frase sfocata:
"tutto ti verrà spiegato, il tempo farà le loro veci".

Non riuscì neanche a dare un senso a quella frase e a capirne il significato che il dolore tornò più prepotente facendogli perdere i sensi.

•••

Si svegliò di colpo.
Aveva il respiro accelerato,
il petto saliva e scendeva velocemente, gli doleva.
Cercava di regolarizzare il battito del cuore.
Era solo un sogno, oppure un incubo;

Accanto a lui c'era Namjoon che con sguardo preoccupato lo guardava agitarsi.
"Taetae un'altro incubo?" chiese dolcemente.

Si girò verso di lui e , con occhi sgranati e braccia tremanti,gli circondò il busto e scoppiò in un pianto disperato;
non riusciva a spiegarsi questi sogni, perché proprio quelli e perché proprio in quel momento.
Quello di quella notte era diverso dagli altri.

"N-Nam ho sognato i nostri genitori, eravamo tutti e quattro insieme, gli assomigliamo tanto, sembravamo così felici" disse piangendo, facendo nascere un sorriso triste sul volto del fratello che subito lo circondò in un abbraccio da orso.

Anche il maggiore, invaso dai ricordi, iniziò a far scendere lacrime dai suoi occhi sottili da drago, con un sorriso triste.
"Ti mancano tanto Tae lo so, come mancano a me, resisti un altro pò, te lo prometto troveremo una risposta a tutto questo".
Dopo quella frase rimasero abbracciati a lungo, fino a quando, distrutti e stanchi , si addormentarono sul letto del minore, ancora abbracciati, stretti l'uno all'altro, con solo la speranza a fare da calore.

•••

E ancora, come tutte le notti, una figura dalla pelle diafana li guardava dall'oscurità con un sorriso triste sul volto dopo aver assistito alla scena e a conoscenza del contenuto del sogno, consapevole che la verità e le risposte sarebbero uscite allo scoperto, da un momento all'altro, bastava solo aspettare.
Ancora un pochino.




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Ragazzi ciao,
Eccomi con questo capitolo,un po più corto scusatemi;
É un capitoletto di passaggio,spero vi sia piaciuto.
Chi sarà questa figura insolita e misteriosa?
Fare ipotesi o teorie sulla storia se volete e scrivetemele nei commenti o nei messaggi privati,io sono sempre disponibile e rispondo a tutti,sempre.
Spero che abbiate gradito la lettura e niente,al prossimo aggiornamento!
(Cercherò di farli più lunghi i prossimi,forse! Hahahahah)

See you in the next chapter!

Ps:scusate l'orario,ma da me sono le 20.25 pm e da voi solo le 2.25 am,quindi molto probabilmente lo leggerete domani mattina.

———
pensare di aver scritto questo capitolo quando ero in vacanza dall'altra parte del mondo due anni fa, mi fa ridere e quasi urlare allo stesso tempo.
spero vi sia piaciuto anche se questa patina di tristezza non è la cosa più felice :')

Marie

What you don't know[Taekook/Kookv]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora