Cap. 1

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Col passare degli  anni anche le creature più carismatiche e irrefrenabili sfumano il loro essere nella normalità. Questo perché si comincia restare coi piedi per terra, ad abbandonare il peso dei sogni considerati futili, quelli che fanno i bambini, i più surreali. I più belli.
Ci si arrende alla normalità, si capisce che non saremo mai ciò che volevamo, ma in qualche modo ci si sente delusi, e allo stesso tempo si sente di star deludendo quella piccola te che ti sta guardando, lontana anni.
E allora ti chiedi, erano davvero così amari, i sogni di una bambina?

MC era persa nei suoi pensieri. L'università Cheritz era grande e piena di corridoi, le grida dei ragazzi riempivano le aule e c'era un vago odore di ciliegia. Sua madre stava finendo di firmare qualche scartoffia, e la ragazza la aspettava sulla porta della presidenza.
QuelL'università era molto famosa, soprattutto perché riuniva tante facoltà sotto lo stesso edificio. Ed MC era iscritta alla facoltà di lettere.
Quando sua madre uscì teneva in mano una mazzo di chiavi con sopra scritto un numero, 707, il suo numero di stanza.
Le due salirono le scale in silenzio. C'era un'aria triste e strana, MC non era mai stata così tanto tempo lontana da casa.
Quando arrivarono all'appartamento 707 avevano già salito parecchie rampe di scale e attraversato molti corridoi.
La ragazza bussò timidamente, senza sapere precisamente cosa aspettarsi dalla sua compagna di stanza.
La risposta non tardò ad arrivare.
La porta bianca verniciata, con sopra inciso il numero 707, cigolò aprendosi.
Nella stanza c'era una ragazza minuta, ma di una bellezza unica quanto particolare.
Aveva i lunghi capelli biondi che ricadevano come boccoli sulla schiena, due occhi verdi che catturavano lo sguardo con fare allegro e disponibile. Il fisico era magro, non era esattamente prosperosa ma le sue forme le davano un effetto angelico.
"Buongiorno, potete chiamarmi Rika, sono al quinto anno della facoltà di beni culturali ed è un piacere fare la vostra conoscenza"
La voce della ragazza era squillante ma gentile e il suo sguardo pareva comprensivo.
"Ehm... sì, io sono MC e sono al primo anno della facoltà di lettere..."
La ragazza prese per mano la nuova arrivata. MC notò subito come la stretta fosse delicata, ma comunque decisa, la pelle era morbida e le unghie curate. In confronto lei era una cornacchia e pure spennacchiata.
"Mi farebbe piacere farti fare un giro della scuola questo pomeriggio, ma forse ora è meglio se ti accomodi, sarai stanca e vorrai riposare."

La stanza era abbastanza ampia per essere usata da due collegiali, le pareti erano chiare e i due letti erano sui lati opposti.
MC identificò subito lo stile della sua compagna di stanza, le coperte erano candide e morbide, sul letto erano riposti una decina di cuscini, tutti colorati chiari, sulle pareti erano attaccati poster di band musicali o cantanti pop. Accanto ai tanti manifesti c'erano altrettante foto.
Fra i tanti soggetti raffigurati alcuni erano più frequenti: un bambino dagli occhi violacei e lo sguardo innocente, un ragazzo un po' più grande dal ciuffo Moro e lo sguardo serio, probabilmente un suo amico.
Eppure il soggetto che tornava più frequentemente era un ragazzo dai capelli azzurri e gli occhi del medesimo colore
"Lui è V, il mio ragazzo, magari una volta te lo presento, è molto gentile" disse Rika allegra notando come MC fosse catturata dalle foto.
"Io... non... cioè... sono contenta per voi... non lo stavo guardan..."
La bionda scoppiò a ridere.
MC arrossì notevolmente, per poi spostare lo sguardo su qualcos'altro.

Quello stesso pomeriggio le due ragazze uscirono per il giro della scuola che avevano fissato.
Dopo aver visitato la palestra e le aule speciali, le due universitarie si fermarono a prendere un caffè in una aula ricreativa
"Spero che la scuola ti stia piacendo"
"Si è molto... grande"
"Si hai ragione, avrei voluto farti vedere anche il consiglio studentesco ma mi sa che sarà per domani" disse Rika guardando fuori dalla finestra
"Consiglio studentesco?" Sussurrò MC stupita
"Sì, in questa scuola si cerca di agevolare gli studenti, per questo c'è un numero ristretto di universitari che formano il consiglio studentesco, che influisce sulle leggi scolastiche, e organizza feste ogni tanto" disse la ragazza con un accenno di fierezza
"Io faccio parte del consiglio, e volevo presentarti gli altri membri, domani a pranzo ti va di stare con noi, così ti presento?"
MC sembrò stupita di essere invitata
"Oh... Ehm... sì, sarebbe un  piacere"

Angoletto dell'autrice
Buondì, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, anche se non è successo essenzialmente niente :)
Cercherò di aggiornare il più possibile, contando di scrivere capitoli piacevoli da leggere. Ci tengo a precisare che è la prima storia etero che scrivo, ero abituata allo yaoi, sono stata attirata dal fatto che non ci sono tante storie serie su MysticMessenger, almeno non in italiano. Ho scelto di fare Zen perché è il mio personaggio preferito, spero che la storia vi piaccia :D.

Rotten heart ~ Zen x readerWhere stories live. Discover now