Miami (Parte uno)

109 4 13
                                    

Esattamente come aveva detto, Lincoln si recò con Sucre al Molo Arlington, catturando sia Gretchen che l'ex agente federale.

Riuscirono a recuperare tutto tranne che Scylla.

Contemporaneamente a questo, Sucre, rivedendo le proprie priorità, decise di abbandonare la missione per poter iniziare una nuova vita, promettendo, però, all'amico di ricongiungersi in futuro.

Per tale motivo, dopo che il maggiore ebbe riportato la notizia al generale, ricevette da quest'ultimo l'obbligo di creare una nuova squadra formata da Gretchen, Don Self, T-Bag e Kelly, ripresasi del tutto.

Avrebbero svolto il lavoro nella bellissima e maestosa città di Miami.

***

Kelly capiva i buoni motivi di Lincoln di aiutare il fratello, decidendo di lavorare per la Compagnia.

Tutto ciò le sembrava parecchio assurdo, considerato che il loro obiettivo fin dall'inizio era stato quello di smantellarla; per il momento, come lui stesso le aveva detto, proprio quella era l'unica opportunità per salvare sia Michael che mettere fine a tutta la faccenda, sperando una volta per tutte.

Attualmente la ragazza si trovava seduta sul letto di una camera in uno dei lussuosi loft che la Compagnia aveva messo a loro disposizione; spostò gli occhi sull'elegantissimo vestito bianco accanto a sé, di un tessuto morbido e leggero, munito di cinturone grigio scuro metallizzato.

Inarcò un sopracciglio nel rammentare le parole che le erano state rivolte quando le era stato consegnato.

"La Compagnia tiene che i suoi dipendenti siano visti come persone degne di essere guardate da un piedistallo"

Alla fine sospirò, seccata, alzandosi ed iniziando a togliersi uno ad uno i vestiti che indossava.

***

Non le piaceva essere al centro dell'attenzione, le sembrava di dover apparire come una delle dive del cinema che sfilavano sul tappeto rosso dei Red Carpet, con tutti i riflettori abbaglianti puntati addosso.

Si sentiva in imbarazzo al solo pensiero.

Era convinta che fosse troppo per una ragazza come lei.

Ma non poteva neppure rimanere chiusa per sempre in camera.

Si mirò un'ultima volta allo specchio verticale, sistemando nervosamente una piega dell'abito, ed infine si decise a varcare la soglia della porta.

Vagando con gli occhi vide Lincoln trattenere il fiato, intento a chiudere il telefono e con la mano bloccata a mezz'aria, socchiuse labbra ed i lineamenti del viso divennero improvvisamente tesi non appena ebbe incrociato il suo sguardo; quest'ultimo balbettò, dando alla compagna il privilegio di vederlo impacciato per la prima volta, mentre la mirava dalla testa ai piedi ed annuendo con la testa "Ti... ti sta bene il vestito"

I capelli ben pettinati erano lasciati liberi e mossi sulla spalla sinistra, mentre la pelle diafana era perfettamente in contrasto con il trucco sfumato; l'abito candido le fasciava delicatamente il corpo ed i seni, il cinturone le racchiudeva il busto mettendole in risalto le forme sinuose ed infine due spacchi sul lato sinistro le lasciavano libere le gambe, facendo notare la scarpe allacciate alle caviglie, munite di tacco.

Kelly sorrise appena, un lieve rossore le salì sulle guance "Grazie... anche tu stai bene così" ricambiò, notando l'eleganza che la camicia bianca al di sotto del completo nero, sprovvista di cravatta e appena sbottonata, donavano all'uomo.

Il momento fu interrotto da un rumore di passi e la voce di Gretchen alle loro spalle che richiamò l'attenzione di entrambi.

"Lincoln, la Compagnia ha trovato qualcosa sul cellulare del nostro uomo" affermò, portando con se il portatile acceso, seguita dagli altri due componenti del gruppo.

How You Live Me "Prison Break"Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang