Capitolo 41

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Avete presente quel momento in cui avete sognato qualcosa di bello e combattete con tutte le vostre forze per non svegliarvi?
Ecco, quel momento per me è stato esattamente così.
Jordan mi guarda in un modo che non saprei descrivere, ed io stento a credere a quello che ho appena sentito.
"Vuoi che io...io diventi la tua...".
"La mia fidanzata", posa le mani sulle mie gambe. "La mia donna, solo mia", prende a muovere quelle mani dal basso verso l'alto, e mi chiedo come riesca ad essere tutto così perfetto in questo momento. "Se lo vuoi", aggiunge sfiorando le mie labbra con le sue.
Chiudo gli occhi ma non mi bacia e quando li riapro so cosa voglio, e forse l'ho sempre saputo.
"Certo che ti voglio", gli sorrido, sono così emozionata da non riuscire a controllare i miei occhi lucidi.
"Piccola", avvolge i miei fianchi ritrovandoci così vicini con una nuova consapevolezza.
"Sei mio", accarezzo i suoi capelli giocando con le sue labbra proprio come lui ha fatto pochi secondi fa con me.
"Mi piace", tira il mio labbro inferiore con i denti, e nei suoi occhi c'è una luce diversa. "Mi piace essere tuo", con un monumento troppo rapido mi ritrovo sotto di lui, e dopo aver infilato il preservativo, torna a guadarmi negli occhi, "e amo....stare dentro di te", chiudo gli occhi aggrappandomi a lui.
"Menomale", ora tocca a me mordere le sue labbra, lui sorride al ricordo di questa parola che ormai sembra essere un po' nostra.
"Menomale", sussurra iniziando a muoversi in me, e so per certo che questo posto è appena diventato il mio preferito per tutta la vita.

Ho letto parecchi libri in vita mia, alcuni dei quali parlavano di amori forti, difficili e passionali. Ho vissuto le vite d'altri e immaginato le loro sensazioni quando erano con la persona amata, ma viverlo è tutta un'altra cosa.
"È quasi sera", ho la testa poggiata sul suo petto e le sue dita che tracciano disegni sulla mia schiena.
"Tu non vai da nessuna parte".
"Vuoi tenermi qui?" Ridacchio poggiando il mento sul suo petto.
"È quello che voglio", le sue parole ma sopratutto i suoi occhi mi rendono così bisognosa di lui, così completamente persa per lui.
"È quello che voglio anch'io", bacio il suo mento, "ma mia madre mi ha già chiamata due volte, ha detto che devo tornare", abbasso lo sguardo. Ho sempre provato un senso di attaccamento nei confronti di Jordan davvero molto forte, ma dopo oggi sarà ancora più difficile gestirlo.
"Glielo dirai?"
"Si, lo griderei al mondo intero", credo di avere due cuori al posto degli occhi. "Se...se per te va bene", i primi dubbi e le prime paure si insinuano nella mia testa, ma quello che dice dopo spazza via tutto.
"Parlerò con la mia famiglia, sia con mio padre ma sopratutto con mia madre", bacia la mia fronte. "Dovranno rispettarti, e mia madre dovrà spiegarmi un po' di cose. Nessuno potrà mettere bocca sulla mia vita privata, ma non nasconderò mai la nostra relazione. Sei la cosa più bella che mi potesse capitare, posso solo vantarmi di avere te al mio fianco".
"Sei ingiusto", nascondo il viso contro il suo collo. "Non puoi dirmi queste cose quando devo separarmi da te", mi stringo a lui. "Non riuscirò a dormire senza di te stanotte".
"Non dovresti mai stare senza di me", bacia la mia spalla nuda, e mi perdo nelle carezze sul mio corpo per tanto altro tempo.
Le sue parole, le sue intenzioni mi danno coraggio per credere ancor di più in noi.
Non so come mia madre prenderà questa cosa, non so come la sua famiglia reagirà.
È tutto molto complicato, ma amare Jordan è la cosa più semplice e naturale che abbia mai fatto in vita mia.

"Dove sei stata?"
Chiudo la porta di casa, mi volto e trovo mia madre con un espressione furiosa stampata in faccia, ed ha ragione.
"Mamma ascoltami".
"No", urla. "Non ti ascolto, sono passata già troppe volte sulle tue fughe notturne".
"Ero con Jordan".
"Lo so", sbuffa una risata. "Ha risposto lui alle mie mille telefonate, ma questo non giustifica più il tuo comportamento. Non ho più un lavoro Lily, e tu non fai altro che aumentare i miei problemi", si porta una mano sul viso. È sconvolta, e solo in questo momento mi rendo conto di quanto sia stata egoista.
"Mi dispiace, mi dispiace tanto", mi avvicino. "Hai ragione su tutto, ho pensato solo a me stessa".
"Le cose non vanno affatto bene Lily, non è facile trovare un lavoro alla mia età, e i soldi che ho da parte sono pochi". La stringo fra le mie braccia, è distrutta e so di esserne anch'io la causa.
"Mi troverò un lavoro domani", asciugo le sue lacrime.
"N-non intendevo questo", singhiozza. "Tu devi studiare".
"Lo so, ma posso fare entrambe le cose, e ti prometto che sarò più sincera con te".
"Lily", sospira. "Dove sei stata tutta la notte e...tutta la giornata?"
"Ieri ho litigato con Jordan, o meglio....ero arrabbiata con lui e quindi sono uscita con Trevor", non le racconterò proprio tutto, ma deve sapere la cosa più importate. "Abbiamo litigato perché io...io gli ho detto che non voglio essere una qualunque".
"Che cosa?" Sgrana gli occhi. "Glielo hai detto sul serio?"
"Si", abbasso lo sguardo. "Ero un po' brilla".
"Lily", mi guarda male, "però racconta".
"Sei curiosa?" Ridacchio.
"Sembra una di quelle telenovelas spagnole, ora voglio sapere tutto".
"Ehm, si ok", prendo un lungo respiro cercando di capire bene cosa sia giusto dirle e cosa no. "Lui mi aveva mandato tanti messaggi perché voleva parlarmi di una cosa, ma io non gliene davo modo, ero completamente fuori di me, ma allo stesso tempo ci abbracciavamo". Non so chi delle due abbia le guance più rosse. "Insomma mamma, ora io e Jordan siamo fidanzati", lo dico d'un fiato, sicura che dopo questa rivelazione non le importerà molto sapere dove sono stata.
"Come scusa?" Sbatte le palpebre.
"Mi ha chiesto di diventare la sua fidanzata e....ha detto che mi ama". Dirlo mi rende ancor più consapevole di quello che è successo, e senza ombra di dubbio, felice.
"O mio Dio", non so ponderare la sua reazione. Fissa il vuoto e continua a ripetere queste tre parole. "Lily", alza lo sguardo verso di me. "Sei seria?"
Non è questa la reazione che mi aspettavo, ma almeno non sta dando di matto, non ancora almeno.
"Si mamma, sono seria. Anch'io lo amo".
"Voi siete pazzi", scuote il capo. "Completamente pazzi".
"Perché?" Sbotto. "È così strano che due persone si innamorino l'uno dell'altra?"
"No Lily, non è strano, è la cosa più bella del mondo ma ci sono situazioni in cui..."
"So di non piacere alla sua famiglia, se è questo quello che intendi".
"Già, intendo proprio questo e da madre mi dispiace sapere che mia figlia non è accettata dalla famiglia del ragazzo che ama, da una famiglia che ti ha messo nei casini".
"Lui non ha colpe di questo", sospiro lasciandomi cadere sulla sedia.
"Lo so, e nemmeno tu...ma, Lily....io...davvero non so che dire. Questa situazione mi spaventa", si avvicina sfiorandomi una guancia.
"Non puoi essere felice per me?" La supplico con lo sguardo, anch'io ho paura ma ho bisogno di lei, ora più che mai.
"Non pensare che non lo sia, dai tuoi occhi leggo quanto sei felice e vorrei che nessuno ti spezzasse mai il cuore".
"Jordan non lo farà, parlerà con la sua famiglia. Dirà loro che ora siamo fidanzati".
"Cavolo", si siede bevendo un abbondante sorso d'acqua direttamente dalla bottiglia.
"Non è una semplice cotta, io...sono la sua prima fidanzata. Mi ha portata...ecco lui...mi ha portata in una casa che suo nonno gli ha aveva regalato poco prima di morire".
"E?" Il suo sguardo non promette nulla di buono, ci sono cose che forse le mamma non vogliono sapere, così mi limito ad una sola informazione.
"Suo nonno gli disse che in quella casa avrebbe dovuto vivere con sua moglie".
"Aspetta un attimo", si alza di scatto facendo stringere la sedia al suolo. "La risposta è no".
"Ma di cosa stai parlando?"
"Mi sto sentendo male", si passa le mani fra i capelli. "Non puoi sposarti, Dio mio Lily sei così giovane".
"Mamma", scoppio a ridere. "Hai frainteso, lui non mi ha chiesto di sposarlo ma ha portato solo me in quella casa".
"Ah...cioè...sono confusa", sembra una bambina che fa i capricci e nonostante provi a restare seria, non ci riesco.
"Mamma", poggio le mani sulle sue spalle. "Io sono felice, Jordan è perfetto con me e sono sicura che le cose si aggiusteranno. So che sua madre è....insomma, so di non esserle molto simpatica", deglutisco al ricordo delle parole di Jordan, ma sono quasi sicura che anche questo può risolversi. Forse l'amore fa vedere solo il lato positivo delle cose.
"Ma non posso rinunciare a lui, non posso".
"Oh, Lily", poggia la fronte contro la mia. "Quanto vorrei che tuo padre potesse vedere la donna che stai diventando", i miei occhi, così come i suoi diventano lucidi.
"L'avrei tanto voluto anch'io".
"Se tu sei felice, devo esserlo anch'io ma non posso non metterti in guardia da quella famiglia, in particolare modo da sua madre".
"Starò attenta".
"Spero che le parole di Jordan bastino".
"Mi dispiace davvero tanto che ti abbiano licenziata".
"Forse è meglio così, o forse no. Non lo so, troppe cose da assimilare tutte insieme ma ci rialzeremo bambina mia, come abbiamo sempre fatto".
"Certo, troverò un lavoro il prima possibile. Devi riposarti un po'".
"Hey, non sono così vecchia come sembra".
"Ovvio che no", ridacchio perdendomi in un suo abbraccio, il mio posto preferito in assoluto. "Ti voglio bene, mamma".
"Te ne voglio anch'io, piccola Lily".

Attraverso i miei occhiOnde histórias criam vida. Descubra agora